POETRIA s.f.

0.1 poetria, poetría, poetrie.

0.2 Lat. tardo poetria (DEI s.v. poetria).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 4.1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante, Vita nuova, c. 1292-93.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Accento: poetrìa in A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), incerto negli altri casi (poètria, più prob. almeno nei titoli di opere latine).

Locuz. e fras. fiorire in poetrie 3; poetria tragedica 3; poetria tragica 1.

0.7 1 Arte, dottrina o pratica del comporre opere letterarie in versi. 2 La materia di cui tratta un'opera letteraria in versi o una sua parte; modo dell'esposizione, stile. 2.1 Favola, narrazione fantastica o espressione figurata, interpretabile per allegoresi. 3 Opera letteraria in versi, poema. 3.1 [Rif. al livello stilistico, al genere specifico di un componimento,secondo la teoria degli stili antica e medievale]. 4 Trattato sulla tecnica e l'arte di comporre in versi. 4.1 Titolo di diversi trattati antichi e medievali sull'arte di comporre in versi.

0.8 Zeno Verlato 12.10.2012.

1 Arte, dottrina o pratica del comporre opere letterarie in versi.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 21, 76-102, pag. 436, col. 1.23: Honora: qui exalta la poetria.

[2] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 71, pag. 379: Poscia descrive una bella forteçça / di poetria, come un' aquila vène / nel pensier suo da la divina alteçça. || Se vale: 'una forte immagine poetica'.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 16.16: così dietro a llui picciolo poeta succederanno degli altri, che diverranno eccellenti in poetria.

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 55, terz. 76, vol. 3, pag. 118: E tal prende la penna, per far chiose, / che non discerne per la corta vista / le gran sentenze, che vi son nascose. / Che se non è perfetto autorista, / non può comprender la sua poetría, / e benchè legga poco frutto acquista.

- Poetria tragica: nella teoria degli stili medievale, il genere poetico che obbedisce alle norme e ai procedimenti propri della tragedia (la pratica di tale genere nell'es.).

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 124.25: Ma que cosa fu plù clara oy ca la poetria tragica di Euripedes oy ca la rethorica [de] Demostenes?

2 La materia generale di cui tratta un'opera letteraria in versi o una sua parte; modo dell'esposizione, stile.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 2, 1-9, pag. 49, col. 2.10: Qui segue so Poema pregando la scienzia che l'aidi a trattar tal poetria...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 18.9: E prima denota la desposizione del Cielo per adornare la sua poetria...

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 716.4: Qui fa punto, cioè termine a sua poetria, non volendo più nomare de' beati della rosa, e solo ad intendere a compiere suo poema.

2.1 Favola, narrazione fantastica o espressione figurata, interpretabile per allegoresi.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 136, vol. 2, pag. 337.4: E fece la Commedia, ove in pulita rima, e con grandi e sottili questioni morali, naturali, strolaghe, filosofiche, e teologhe, con belle e nuove figure, comparazioni, e poetrie, compuose e trattò [[...]] dell'essere e istato del ninferno, purgatorio, e paradiso...

3 Opera letteraria in versi, poema.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 25 parr. 1-10, pag. 115.6: e non solamente sono parole d'Orazio, ma dicele quasi recitando lo modo del buono Omero, quivi ne la sua Poetria: Dic michi, Musa, virum.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 25, 46-66, pag. 604, col. 2.3: Si è da savere ch'i poeti àno parlado fitiva et exemplificativamente in le soe poetrie...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 1, 7-12, pag. 3, col. 1.39: Or qui vocando l'A. dixe 'aiturionme le Muse in questa mia poetria con quel sono...

- Poetria tragedica: componimento appartenente al genere tragico.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 135.1: Nì eciandeu Euripedes [[...]] non parssi aruganti [[...]] quandu adimandandu lu populu que issu levassi [[...]] una sentencia da una sua poetriatragedica, issu [[...]] dissi que issu sulia cumpuniri favuli per amagistrari lu populu...

- Fiorire in poetrie: raggiungere la maturità artistica, il proprio floruit (rif. a un autore).

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 67-75, pag. 29, col. 2.3: ma quando [[scil.: Virgilio]] fiorí in poetrie, si fo a lo tempo d'Augusto Zexaro...

3.1 [Rif. al livello stilistico, al genere specifico di un componimento,secondo la teoria degli stili antica e medievale].

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 20, 106-114, pag. 506, col. 1.6: Tragedia, si è una poetria opposita a la Comedia...

4 Trattato sulla tecnica e l'arte di comporre in versi.

[1] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 255.6: sebene vorrai rettorica imprendere studiando, Gualfredi d'Inghilterra e Orazio di Roma nelle loro poetrie il ti dimosterranno...

4.1 Titolo di diversi trattati antichi e medievali sull'arte di comporre in versi. || Negli esempi, l'Ars poetica di Aristotele, l'Ars poetica di Orazio, la Poetria Nova di Geoffroy de Vinsauf.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 2: Et i· nela Poetria novella si co(n)tiene che tre cose co(m)pieno la cosa...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 124.2: sì come dice Orazio nel principio della Poetria...

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 4, par. 6, pag. 217.10: Aristotile in Poetria. Conviene che si guardi il poeta ch' e' non usi soperchio parole disusate...

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 33, cap. 1, par. 11, pag. 481.13: Gualfredo nella Poetria. Spesse fiate la saetta sa ripercuotere lo saettatore...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 100, pag. 404.7: E, secondo che dice Alberico nella sua Poetria, questa Stige fu nutrice e albergatrice degli idii del cielo... || Probab. il termine qui ha senso estens., poiché non risulta che il mitografo Alberico da Londra abbia scritto un'Ars poetica.