PUPILLA (1) s.f.

0.1 popilla, pupila, pupilla, pupille, puppilla.

0.2 Lat. pupilla (DEI s.v. pupilla 1).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Anche s.m. (pupillo).

Locuz. e fras. pupilla dell'occhio 1.

0.7 1 Apertura circolare al centro dell'occhio che si contrae o si dilata in presenza di uno stimolo luminoso. [In partic.:] il luogo deputato a ricevere l'immagine sensibile. Estens. Occhio. 1.1 Estens. La parte di forma circolare del seme di una leguminosa che costituisce l'attaccatura al legume. 1.2 Masch. Estens. Fig. Intelletto.

0.8 Diego Dotto 12.10.2012.

1 Apertura circolare al centro dell'occhio che si contrae o si dilata in presenza di uno stimolo luminoso. [In partic.:] il luogo deputato a ricevere l'immagine sensibile. Estens. Occhio.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 9c, pag. 100.12: Così ène l'occhio come lo specchio, ke ongne cosa ke gli è presente essendo illuminata se reluce in esso, (et) questo se vede manifestamente se guardi la pupilla d'alcuno, o de h(om)o o de bestia, ke ve vedaria entro la tua faccia come in lo specchio.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 4, pag. 85.1: sì come afferma chi ha li occhi chiusi l'aere essere luminoso, per un poco di splendore o vero raggio che passa per le pupille del palpastrello...

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 31.27: De la pupilla dey ocl.

[4] Gl F Almansore volg. (ed. Piro), XIV po.q. (fior.), L. 9, cap. 26: Quando la pupilla, cioè il forame k'è nel nero dell'occhio, a tanto appare ke ssi allarghi ke ssia mestiere ke d'ongne parte pervengha infino al biancho... || Piro, Almansore, p. 736.

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 26, 67-78, pag. 582, col. 2.11: ma convene serare et aprire tanto l'ochio cun alcune fricatione che la pupilla s'ausi a quello 'lume'...

[6] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 34, col. 1.13: Colorio costrettivo del forame della uvea dello occhio o popilla dilatata...

[7] Gl Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 74.18: Gieribem, sechondo che disce Avicenda, è una prieta, la quale si truova nella testa del granchio; ed èe alchuna volta biancha ed alchuna volta bionda; quante [sic] la sustança, è molle, pocho più dura che lla popilla, che è l'ochio del pescie...

[8] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 48, pag. 65.34: Chi darà ali nostri ochi aqua et ale nostre pupille fontana de lagreme che nu plançemo de dì e de note la luxe dele Gliexie che è studada?

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 7, pag. 12.20: E la vertù soa terça sì è a remuvere quelo ch'è in la pupila de l'ogio, el quale oscura el vedere.

[10] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 31-42, pag. 565.24: in luogo de la luce dell'occhio, che in Grammatica si chiama pupilla...

[11] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 55, pag. 174.22: LV. Nasce alcuna fiata et i(n) l'occhio uno pa(n)no biancho, lu q(u)ale tene la puppilla dell' occhi et cop(re)lo lu vidim(en)to.

- [Nel linguaggio biblico per indicare ciò che va salvaguardato come intangibile]. Pupilla dell'occhio.

[12] f Andrea Cappellano volg., a. 1372: Chi tocca voi, tocca me, e tocca la pupilla dell'occhio mio. || Crusca (1) s.v. pupilla; cfr. Zac., 2.8: «qui enim tetigerit vos tangit pupillam oculi eius».

[13] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 16, vol. 5, pag. 180.13: [8] Da coloro, che fanno resistenza alla destra tua, guarda me, come la pupilla dell' occhio.

[14] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 17, vol. 6, pag. 229.9: e conserverae la grazia dell' uomo, sì come la pupilla dell'occhio.

- Fig.

[15] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 45, pag. 85.3: Questo occhio ha la pupilla della santissima fede, el quale lume della fede fa discérnare e cognoscere e seguitare la via e dottrina della mia Veritá, Verbo incarnato. Senza questa pupilla della fede non vedrebbe, se non come l' uomo che ha la forma dell' occhio, ma el panno ha ricoperta la pupilla che fa vedere all' occhio.

[16] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 7, pag. 54.15: Dichiara che intendi per le diverse moltitudine, perché la imbicille pupilla de lo intelletto mio picciulo non lo vede.

1.1 Estens. La parte di forma circolare del seme di una leguminosa che costituisce l'attaccatura al legume.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 112, pag. 117.35: La robeia è un gram piçolo como è lo orobo dito in li capitoli denanci. E questa è de più verde colore e de più splendido, e ha l'ochio so como à la verça che nasse in lo formento. La pupilla de questo ochio è più negra, cum biancheça.

1.2 Masch. Estens. Fig. Intelletto.

[1] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 84.6, pag. 354: Quel [[scil. Petrarca]] che tutte scïenze degna in carta, / orna altra luce che 'l mio sol popillo, / ond'è 'l poeta ov'io, sperando, ancillo / ne' raggi vivi di sua fonte sparta.

[u.r. 19.04.2016]