0.1 soppresso, sopressi, sopresso.
0.2 V. sopprimere.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).
0.6 N L'interferenza semantica tra soppresso e soppreso è evidente in tutti i contesti cit. Per Bonvesin, v. qui 1 [1] e soppreso 2 [1], e cfr. Marri s.v. sopreso.
0.7 1 [Rif. alla pressione esercitata da un fattore esterno o da una passione interiore:] compresso e oppresso. Estens. Tormentato.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.10.2012.
1 [Rif. alla pressione esercitata da un fattore esterno o da una passione interiore:] compresso e oppresso. Estens. Tormentato.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 431, pag. 115: Dond mo me roen li vermini ke 'm tenen qui sopresso: / Dal me' dolor gravissimo mai no faró regresso.»
[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 359.17: Io piubico amestratore alleggerò gli animi sopres[s]i e costretti da' vizi, favoreg[g]iando catuno di voi a la sua vendetta.
[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 201.9: con sì forte animo in sua podestate il recoe, che parve che egli lo togliesse, non solamente non soppresso dal pericolo, ma ancora fuori d' ogni paura. || Cfr. Val. Max III, 2: «ut illum non periculo oppressus rapere».
[4] F Deca prima di Tito Livio, XIV (fior.), L. III, cap. 29: però che tutto il popolo è soppresso per debiti, e non si puote liberare... || Pizzorno, Deche di T. Livio, vol. I, p. 162.