SOPPRÌMERE v.

0.1 soppressa, soppresse, soppressi, soppresso, sopprimere, sopprimi, supprimette.

0.2 Lat. supprimere (DELI 2 s.v. sopprimere).

0.3 Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

N Le att. in Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.6 N Le varianti sorpresa e presa nella trad. ms. di Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 315.17, cit. in 1.1.1 [1], sono prova dell'interferenza semantica e formale con sopprèndere, cfr. 1, 3.1 e soppresso agg., cfr. 0.6 N.

Non è stata considerata la forma soppresso in Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 65, vol. 7, pag. 160.17 e pag. 164.12, cui corrisponde soppreso nell'ed. Porta (cfr. anche sopprèndere 0.6 N).

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Opprimere e gravare. 1.1 Premere verso il basso e schiacciare (qsa o qno, fig.). 2 Tenere qsa a freno, trattenere. 2.1 Fig. [Rif. all'attività della mente:] reprimere la libera espressione e ostacolarla. 3 Uccidere o distruggere con la forza o l'impeto d'un peso. 3.1 [In contesto fig., rif. al coinvolgimento di un'emozione:] vincere e sopraffare.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.10.2012.

1 Opprimere e gravare.

[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 57, pag. 489: m' avete fatto inginocchiare / come cammello quando è incarcato; / e di pene m' avete sì soppresso, / che non posso al postutto più portare, / anzi mi vene cader con tutto esso...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 82.11: Però che essendo soppresso dal sonno, vide la imagine del suo fratello Tiberio Gracco... || Cfr. Val. Max. I, 1: «somno enim pressus Tiberii [Gracchi] fratris effigiem uidit».

1.1 Premere verso il basso e schiacciare (qsa o qno, fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 17.115, vol. 2, pag. 292: Resta, se dividendo bene stimo, / che 'l mal che s'ama è del prossimo; ed esso / amor nasce in tre modi in vostro limo. / È chi, per esser suo vicin soppresso, / spera eccellenza, e sol per questo brama / ch'el sia di sua grandezza in basso messo...

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 17, 115-123, pag. 407.24: per esser suo vicin soppresso; cioè se 'l suo vicino serà scalcato e tornato a basso.

1.1.1 [Rif. al suolo di un territorio:] lo stesso che calpestare.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 315.17: Cefey, tu piacevi ne le bianche vestimenta; o Serifo, quella così vestita era, quando fue soppres[s]a da te. || Cfr. Ov., Ars Am., III, 192: «Sic tibi vestitae pressa Seryphos erat». La tradizione manoscritta legge sorpresa e presa, cfr. Lizzi Bigazzi, l.c. apparato.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.15, vol. 1, pag. 226: spessa, / non d'altra foggia fatta che colei / che fu da' piè di Caton già soppressa.

[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 7-15, pag. 376.8: fatta, che colei; cioè quella rena, Che fu da' piè di Caton già soppressa; cioè calcata.

2 Tenere qsa a freno, trattenere.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 540.13: L'animo desira star più da presso. O Musa, sopprimi le redene, né non fir squassada dale reçevude rode. || Cfr. Ov., Ars am., III, 467: «supprime habenas».

2.1 Fig. [Rif. all'attività della mente:] reprimere la libera espressione e ostacolarla.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, 3.11, pag. 188: Ma che la mente, sotto oscuritade / De' ciechi membri, non puote, soppressa / Col depresso vigor di veritade, / Delle cose conoscer per se stessa / Il legame sottile che le cigne...

[2] Petrarca, T.Ae. (Vat.Lat. 3196), 1374, 100, pag. 275: Ecco chi pianse sempre, e nel suo pianto / Sovra 'l riso d' ogni altro fu beato. / E quella di ch' anchor piangendo canto / Avrà gran meraviglia di se stessa, / Vedendosi fra tutte dar il vanto. / Quando ciò fia nol so: se fu soppressa / Tanta credenza a' più fidi compagni, / A sì alto segreto chi s' appressa?

3 Uccidere o distruggere con la forza o l'impeto d'un peso.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 104.10: In quello medesimo momento di tempo ch'elli uscì fuori, il luogo dove cenava Scopa cadde, e tutti quelli del convito soppresse.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 30, pag. 340.13: E quando tra le triremi, reggente la fortuna, dubbiosa battaglia si mescolava, la quinquereme romana [[...]] due triremi supprimette menate dall' impeto nel lato dell' una e dell' altra i remi portò via...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 70, SS. Nereo e Achilleo, vol. 2, pag. 660.10: A la perfine tanto fece battere Euticen, che mandò lo spirito fuori; e Vettorino fece affogare in acque putenti, e Macrone fece sopprimere d'una grande pietra.

3.1 [In contesto fig., rif. al coinvolgimento di un'emozione:] vincere e sopraffare.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 20.1: Or cognoscimi tu? perchè taci? per vergogna, o vero per maraviglia se' taciuto? Più volentieri vorrei per vergogna; ma, com' io veggio, maraviglia t' ha soppresso».

[u.r. 05.12.2019]