SORMONTARE v.

0.1 sormont', sormonta, sormontai, sormontando, sormontanno, sormontano, sormontar, sormontarà , sormontare, sormontaro, sormontarono, sormontasse, sormontassi, sormontata, sormontate, sormontati, sormontato, sormontava, sormontavano, sormonte, sormonterà , sormonterai, sormonteranno, sormonti, sormontino, sormonto, sormontò, ssormontasi, ssormontato, ssormonti, surmuntari.

0.2 Da montare prob. sul modello del fr.ant. sourmonter.

0.3 Tomaso di Sasso (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 4.4.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Tomaso di Sasso (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>.

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. crescere e sormontare 2; sormontare addosso 1.2; sormontare di male in peggio 3.1; sormontare di sopra 1.3.1; sormontare sopra 1.3.1; sormontare di sopra 1.3.1.

0.7 1 Muoversi verso l'alto; salire o elevarsi. Anche fig. 1.1 Sollevare (anche fig.). 1.2 Locuz. verb. Sormontare addosso a qsa (animale): montare sul dorso. 1.3 [In contesto fig.:] far salire a una posizione più elevata. 2 Aumentare e crescere (in quantità, dimensioni o intensità). Crescere e sormontare. 2.1 Sost. 2.2 Far crescere e alimentare. Estens. Far esaltare e insuperbire. 3 3 Raggiungere il culmine di un det. stato (pos. o neg.). 3.1 Fras. Sormontare di male in peggio: lo stesso che andare di male in peggio. 3.2 Raggiungere una posizione dominante; primeggiare. 4 Dominare qsa da una collocazione alta, sovrastare. 4.1 Risultare superiore (ad altro) in uno specifico ambito di confronto. 4.2 [Nel confronto tra colpa e pena:] eccedere la misura dell'ideale compensazione. 4.3 Prevalere o predominare. 4.4 Vincere e soggiogare; prevaricare e soverchiare. Anche in contesto fig.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.10.2012.

1 Muoversi verso l'alto; salire o elevarsi. Anche fig.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 1, pag. 109.37: ogne cosa ched è più calda vuole sormontare e star di sopra a quella ch'è meno, sì come il fuoco e l'aire che sono elementi caldi per natura, e stanno al disopra dell'acqua e della terra che sono elementi freddi.

[2] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 2.3, pag. 121: Madonna, m'è avenuto simigliante / con' de la spera a l'acellett' avene, / che sormonta, guardandola, 'n altura / e poi dichina, lassa, inmantenante / per lo dolzore ch'a lo cor le vene, / e frange in terra, tanto s'inamora.

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 30.5, pag. 111: Uno disio m'è nato / d'amor tanto corale, / che non posso altro ch'ello: / come fuoco stipato, / tutor sormonta e sale, / raprendendomi 'n ello.

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 55.56, pag. 189: Adunqua, perché il tempo è contrarioso, / sormonti e vegna... || Menichetti: «travalichi, si decida a venire».

[5] Galletto, XIII sm. (pis.), 2.45, pag. 287: e pió c'arcione in alpe / m'ha 'l piè legato e serra, / e poi mi stringe e serra / e non vol ch'eo sormonte, / lo vostro amor, che colpa / a meve sensa colpa: / fam' esser pian di monte.

[6] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 8.3, pag. 56: Poi c'ontra vogl[i]a, dir pena convene / a me, quazi dolendo, / per soverchia montansa in cui sormonta; / ne la qual falso diletto mi tene...

[7] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 13, pag. 125.4: fecero tanto che di torre in palazzo lo fuoco s'aprese tanto, che si distese in fino a la foresta talliata, sì che in poco tempo sormontò tanto, che ciò ch'e' Romani avevano fatto, dovenne cennare.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.54, vol. 2, pag. 319: «Che hai che pur inver' la terra guati?», / la guida mia incominciò a dirmi, / poco amendue da l'angel sormontati.

[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 127.23, pag. 170: parmi vedere in quella etate acerba / la bella giovenetta, ch'ora è donna; / poi che sormonta riscaldando il sole, / parmi qual esser sòle / fiamma d'amor che 'n cor alto s'endonna...

[10] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 45.4, pag. 103: Glorïoso segnor, sopra alto monte / vostro stato fermato cum la eterna / voglia di Dio, ch'el salva et ch'el governa, / convien che d'ora in hora più sormonte.

1.1 Sollevare (anche fig.).

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 13, pag. 112: Amor m'ha sormontato / lo core in mante guise e gran gio' n'aggio.

[2] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 2.12, pag. 573: grazi' e merzede a tal signor valente / che m' ha sì alteramente - sormontato / e sublimato - in su quel giro tondo, / che 'n esto mondo - non mi credo pare.

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 27.36, pag. 99: S'al mio chieder m'avesse sormontato, / tanto alto non sare[i], / ch'a chi più bassa tegno / apreso mi sarei, / pare[n]dom'esser ne lo som[m]o loco.

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 166.8: però ki li dey ti hanu glorificatu per nova virtuti et intendinu surmuntari tua generacioni fina a li stilli...

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 207.11, pag. 247: Colui, che sempre fu e nuovo e veglio, / taglia ed aterra le superbe corna / e gli umili sormonta in alti scanni.

1.2 Locuz. verb. Sormontare addosso: montare sul dorso (di un animale).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 41.3: come addiviene per alcuno accidente, che lle prime pecorelle del pecuglio s'arestano, e l' altre non si aveggiono di quelle, ma per lo essercizio dello andare si cavalcano, e sormontanoadosso a quelle che si arestano...

1.3 [In contesto fig.:] far salire a una posizione più elevata.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 52, terz. 7, vol. 3, pag. 78: Morendo poi l' Arcivescovo d' Arli, / ch'era del Re Ruberto Cancelliere, / ed a lui piacque tale uficio darli. / Poi a più tempo stando in tal mestiere, / volendo sormontar suo stato alquanto, / gli venne un dì un malvagio pensiere; / e per parte del Re al Padre Santo / scrisse, falsificando il suo uficio, / raccomandandosi al Papale ammanto, / che 'l permutasse a maggior benificio.

1.3.1 Locuz. verb. Sormontare (di) sopra (a) qsa.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 4.1010, pag. 188: Ma il tempo ha varïato li costumi / Di gente in gente, sì che virtù langue / Nel cieco mondo con gli spenti lumi. / Quest'è la scala di nostra gravezza / A sormontare sopra tutti i cieli, / Ivi mirando l'eterna bellezza...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.57, vol. 3, pag. 499: Non fur più tosto dentro a me venute / queste parole brievi, ch'io compresi / me sormontar di sopr'a mia virtute; / e di novella vista mi raccesi / tale, che nulla luce è tanto mera, / che li occhi miei non si fosser difesi...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 23, pag. 49.17: L'altre allegrezze non empiono l'animo, elle rischiarano un poco il viso, e sono vane. Forse, che tu credi, che colui, che ride sia allegro. L'animo dee essere allegro con securtà, e sormontatosopra tutte l'altre cose.

2 Aumentare e crescere (in quantità, dimensioni o intensità). Crescere e sormontare.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 129.17: O quanto cresciere e sormontare vorrìano d'onni parte e[i] cori vostri, tale potendo e tanto tenere amore!

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 35.3, pag. 252: Madonna, sì m'aven di voi pensando / come quelli ch'è in periglioso mare / e vede la tempesta sormontando / e non si turba, tant'ha disïare...

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 53.8, pag. 183: Certo, lo colpo vostro, là ove fède / già ·n<on> daneg[g]ia, ma fa voi disinore: / se lo caval chiavato ·n<on> si richiede, / sormonta, ongnora più, lo suo dolore.

[4] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 4.14, pag. 47: poi vèn lo frutto e guar' dà compimento / di quello onde lo core è disïoso, / sì come il frutto che per sol sormonta.

[5] Cione Bagl. (ed. Menichetti), XIII/XIV (tosc.), 117c.4, pag. 364: Consiglio bene chi si dà ad amare / [che] guardi prima a ciò che lli s'avene, / e non s'adiri, prima che 'l penare / sormonti i· llui, o biasimi le pene: / ché l'ira è folle per isconfortare...

[6] Fr. Ismera Beccanugi, Per gran, XIV pm. (fior.), 21, pag. 60: Affanno e angoscia mi cresce e sormonta.

[7] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 6.9, pag. 722: Per che d' amarvi, donna, io pur sormonto / e pure addoppio a guisa di scacchiere...

[8] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 46.10, pag. 591: / Ond' io ve prego, donna, che pietate / dentro nel vostro cor sormontee cresca...

[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 8, terz. 15, vol. 1, pag. 88: Manfredi tra per forza, e per inganni / ebbe Cicilia, e Puglia racquistata, / e videsi temer da tutte bande, / tant'era la sua forza sormontata.

2.1 Sost.

[1] Terino da Castelfior., XIII sm. (tosc.), canz. 3.33, pag. 144: ma tal'è il sormontare / del mio inamoramento, / come l'avanzamento / del pover uomo che disia aquistare / poco per sua speranza...

2.2 Far crescere e alimentare. Estens. Far esaltare e insuperbire.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 31.40, pag. 116: Ogni disio carnale / ello è tentamento / che domonïo face, / e llo mantene e va[·lo] sormontanno; / e se saver ne sale / e bello portamento / ed altro assai che piace, / suo gegno il fa per covrire lo 'nganno...

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 184.3: del Comune traevano assai guadagno, e le lode gli sormontavano.

3 Raggiungere il culmine di un det. stato (pos. o neg.).

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 86.16, pag. 238: ché quale amante in sua balia mi tene, / e non si parte da l'amorosa via, / sempre sormonta in gioia la sua spene.

[2] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 5.12, pag. 49: che mette 'n ubrïanza tanto affanno, / ca più sormonta in alegrezza un core / uno piacer d'amor, che non fan manti / afanni l'om disavanzare in danno.

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1963, pag. 100: Sichó l'è vero, alto signor, / Cossí tu guardi lo mio cor, / Ch'el no sormonta in vanagloria...

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 130.4: Qui tratta del vizio dell'accidia, e delle pene delli accidiosi; onde nota che quegli che sormonta in ira, sormonta per accidia.

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 23.14, pag. 568: Ond' io te ne recheggio assai per tempo; / però te piaccia curar del tuo onore, / sì che tua fama sormont' in valore.

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 105, vol. 2, pag. 270.18: E per la vittoria di quello sormontati in orgoglio combatterono il poggio di Borghi, e vinsollo, e uccisono CLV uomini.

[7] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [1367] 26.6, pag. 392: in tal letizia il cor sormonta, / veggendo il ciel che disposto s' afronta / a satisfare all' onta / che sì grave li fe' 'l sacro patrone...

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 31, terz. 10, vol. 2, pag. 79: la gente fu in superbia sormontata; / e cominciaro i Grandi a fare oltraggio / in beni, ed in persone a' Popolani, / o per invidia, o per volere omaggio...

3.1 Fras. Sormontare di male in peggio: lo stesso che andare di male in peggio.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), son. 3.12, pag. 464: ma di tal guisa ho questa ferita, / non farò da dolor mai partimento. / Ma tuttavïa pur di male in peg[g]io / ognor sormonto...

3.2 Raggiungere una posizione dominante; primeggiare.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 43.78, pag. 560: A la stella piagente, / canzone gente, / con tut[t]a reverenza m'acomanda; / di' c'ogni suo servente / ista gaudente / poi che sormonta e agenza sua ghirlanda.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 38, pag. 215.13: Questi due cavalieri suoi figliuoli, volendo tener gran vita per esser onorati, perchè parea loro che l'opere del padre il meritassono, cominciorono a calare, e messer Pino a sormontare; il quale in poco tempo si fece grande.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.68, vol. 1, pag. 103: Poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli, e che l'altra sormonti / con la forza di tal che testé piaggia.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 04, pag. 63.4: onde gli animi degli abitanti non senza cagione e ragione, si turbano; considerando se tal signoria sormonta, si vedranno in pena di tanta crudeltade, se la nostra provedenza a ciò è pigra.

[5] Piero Alighieri, Arti liberali, a. 1364 (fior.), 40, pag. 201: Nel mondo abbiam continüa battaglia, / e veggiam, chi magiore stato tene, / che la Fortuna attene / e mette in basso quel che sormontava.

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 91, terz. 92, vol. 4, pag. 186: E 'l nostro Comune è, di pregio adorno, / nella sua libertà rimaso al fine, / ed è per sormontar di giorno in giorno.

4 Dominare qsa da una collocazione alta, sovrastare.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 11.2: E quando il produomo venne nel suo giardino e vide come il piccol pino cresciea bene, e che sormontava il grande pino ch' era secco dall' una parte...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 301.1: ché così come l'erba multiplica nel campo non cultato, e sormonta e cuopre la spiga del frumento sì che, disparte aguardando, lo frumento non pare...

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 7, pag. 39.9: Altre maniere d'angioli v'à, che si chiamano dominazioni, che sormontano gli detti grandi angioli, che gli altri son loro subbietti per ubidenzia.

- [In contesto fig.].

[4] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 32, pag. 81.23: «Gentilezza è una sicura virtude smirata, che dona dolce cuore e ardito di sormontare tutte le altre cose». E tutte queste virtudi de' omo seguire secondo natura.

4.1 Risultare superiore (ad altro) in uno specifico ambito di confronto.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 1, red. C.69, pag. 98: cioè gioia d'amor sì altamente / com'ella sente / per lo suo presio avere sormontato / ogn'altro presio che si trovaria.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. D.12, pag. 90: L'aulente fior, che solea sormontare / ogn'altra di fin pregio e valimento, / su' sfogliamento omai dé' renverdire.

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 38.1: e donque pare che colui conquista cosa nobile et altissima il quale sormonta li altri uomini in quella medesima cosa per la quale gli uomini avanzano le bestie.

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 12, pag. 42.8: E di tanto quanto la clarità e la beltà spirituale sormonta la clarità e la beltà corporale...

[5] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 1.26, pag. 75: Gioia aggio presa di giglio novello, / sì alta che sormonta ogne ricchezza...

[6] Tomaso da Faenza (ed. Zaccagnini), XIII sm. (tosc./faent.), 6.2, pag. 234: Ancor ch'io senta a ciascun manifesto / quanto vostro valor, donna, sormonti / e ogn'altro passi più là oltre i monti...

[7] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 575, pag. 588.31: questa figura ch'io viddi non avea niente figura d'uomo, ma di beltà sormontava e trapassava l'uomo...

[8] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 16-24, pag. 749, col. 1.2: Sotto i piedi. Qui dixe la condizione del logo, lo quale era sí glaçado, che sormontava li termini della gelada, e trapassava in qui' del vetro...

[9] Lucidario ver., XIV, III, pag. 190.18: quelo foco sormonta così lo foco del purgatorio come quelo del purgatorio sormonta lo nostro foco...

4.1.1 Eccellere e risaltare (per una qualità).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 30.42, pag. 112: Dotto ed ho paura / di mostrarle cad eo / l'ami come molto amo, / però ch'oltre misura, / secondo che veg[g]io eo, / ella sormonta d'amo / tra le donne a miro...

4.2 [Nel confronto tra colpa e pena:] eccedere la misura dell'ideale compensazione.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 32, vol. 4, pag. 106.8: E dico bene in diritto di me, che 'l forfatto di quelli della congiura sormonta tutte pene: ma quando l'uomo vuole tormentare alcun uomo, se 'l tormento è aspro, tali ci sono che sanno ben pensare, e biasimare lo tormento; ma del fallo non fanno parola.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 18, pag. 262.9: Io dico che 'l forfatto ordinato sormonta tutte pene; ma quando la giustizia tormenta alcuno, tali sono che bene sanno biasimare il tormento se è troppo e aspro, ma del misfatto allora non dicono niente.

4.3 Prevalere o predominare.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 7.62, pag. 33: però pregio, valore e caunoscenza / in voi sormonta e tut[t]o acompimento / e più ben per un cento / ch'io divisar non so per la mia scienza.

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 227, pag. 262.10: Per tre cose: la prima si è delli rei omori che sono nell'uomo, sicché li malvagi omori e le collere sormontano e signoregiano i buoni omori...

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 2, par. 59, comp. 35a.2, pag. 108: O re de Creta bello, / in cuy valor sormonta, / per te percossa son de l'aurea ponta.

4.4 Vincere e soggiogare; prevaricare e soverchiare. Anche in contesto fig.

[1] Tomaso di Sasso (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), canz..53, pag. 69: Amor mi dia certanza / con allegranza - piena di pietate. / Non mi siate più fera, / mettendomi a le pene / onde m'à sormontato con valenza!

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 9, pag. 98.29: Io conquisi Mitridate, lo più forte re di tutta Asia, che Silla nol potè in sette anni sormontare.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 150.14: Vertù vince, e sormonta tutto.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 13, pag. 415.24: «Signiore, questa spada ci significa sicurtà incontro al diavolo; i due tagli significano dirittura e lealtà, siccome di guardare il povero contro al ricco, e 'l fiebole contro al forte; perocchè il forte non lo sormonti».

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 35, vol. 1, pag. 263.18: Per le quali tre sì grandi e bene aventurose vittorie molto sormontò il re di Francia, e prese Paico e la Roccella e molto acrebbe suo reame.

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 23, terz. 36, vol. 1, pag. 262: Nel numero de' sei regnando tondo, / potevano esser Grandi, e Popolani, / che di Mercatanzia portasson pondo, / e delle dodici Arti i più sovrani; / e durar tanto a quel modo Signori, / che 'l popol sormontò colle due mani...

[u.r. 28.05.2015]