0.1 soreprena, sorprenda, sorprendare, sorprende, sorprendere, sorprendergli, sorprenderli, sorpres, sorpresa, sorprese, sorpresero, sorpresi, sorpreso, sorpresono, sorprexo, sorprisi, sorpriso.
0.2 Fr. surprendre (Nocentini s.v. sorprendere).
0.3 Proverbia que dicuntur, XII u.q. (venez.) Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.).
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).
0.5 Il part. pass. sorpriso risente presumibilmente dell'influenza del tipo galloromanzo surpris.
0.7 1 Arrestare, bloccare e vincolare (qno); occupare, invadere e colmare (uno spazio fisico). Anche in contesto fig. 1.1 Fig. [Rif. al legame amoroso:] conquistare e far innamorare. 2 Cogliere alla sprovvista; attaccare o catturare con un improvviso agguato; ingannare. 2.1 [Di una tendenza naturale, di una sensazione o passione che coinvolge la sensibilità di un individuo:] cogliere di sorpresa, colmare o catturare. 2.2 [Di un fenomeno sensibile o intellegibile che cattura la percezione e l'attenzione:] far presa su qno, sull'animo di qno.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.10.2012.
1 Arrestare, bloccare e vincolare (qno); occupare, invadere e colmare (uno spazio fisico). Anche in contesto fig.
[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 207.17: ricordo il mirabile e 'l dolze acoglimento che mi faciavate e poi rimiro l'orribile e tormentoso legame che m'à sorpreso...
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 75, vol. 3, pag. 499.8: Ma s'egli si diparte della vita attiva, immantinente è egli sorpreso in disviamento dei vizii.
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 11, pag. 145.18: levossi su iustamente, e prese Ercules e menavalo a mala guisa. Ercules così sorpreso, lo strinse forte, e quelli lo lassò lassandosi cadere...
[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 301.10: Certo non del tutto questo mondare intendo, ma solo in quelle parti dove le spighe della ragione non sono del tutto sorprese: cioè coloro dirizzare intendo ne' quali alcuno lumetto di ragione per buona loro natura vive ancora...
[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.13, vol. 2, pag. 20: Ed ecco, qual, sorpreso dal mattino, / per li grossi vapor Marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino...
[6] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 267, pag. 184.14: E quand'e' videro che no la poteano guarentire, sì si trasero a poco a poco verso la rocca tanto ch'egl'ebero già sorpresa l'alteza de la rocca e si difendeano molto vigorosamente.
[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 8, vol. 2, pag. 533.3: sì gli faceva a sua gente perseguitare il re e messere Ugo tanto, che gli trovarono presso di Meti in Guales: gli sorpresono; e 'l re domandando s'erano amici, dissono di sì...
1.1 Fig. [Rif. al legame amoroso:] conquistare e far innamorare.
[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 24.2, pag. 72: Ai Deo!, chi vidde mai tal malatia / di quella che sorpreso àme lo core?
[2] Mastro Francesco, XIII sm. (fior.), canz. 1.37, pag. 178: Non mi fate stare in foco / s'Amor m'ha di voi sorpreso, / ché sapete che val poco / chi ofende all'om ch'è preso.
2 Cogliere alla sprovvista; attaccare o catturare con un improvviso agguato; ingannare.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 207, pag. 607: No è nul omo tanto reu ni felon, / scomunicato, scacaor ni laron, / qe sia sorpreso de mortal traïson, / s'el vol tornar a Deu e demandar perdon / e varasïamentre vol far confessïon / q'el mai no torne en quela onfe[n]ssïon...
[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 26.3, pag. 54: Lo Schifo, quando udìo quel romore, / Conob[b]e ben ched egli avea mispreso, / Sì disse: «Il diavol ben m'avea sorpreso, / Quand' io a nessun uon mostrav'amore.
[3] Novellino, XIII u.v. (fior.), 63, pag. 267.3: Allora li sergenti, che voleano male al re Meliadus per amore di lor signore, e disamavanlo mortalmente, sì sorpresero questo lor signore a tragione, sì che non si difese...
[4] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 62.12: fae lo bene anzi che lo diavolo, che tutto die v' aguaita, v' inganni e v' acompagni co· llui, ch' elli non bada ad altro, se non com' elli vi possa sorprendare.
[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 51.3: perciò ch'elli non sa nè 'l punto, nè l'ora, nè 'l giorno che la morte verrà, che sovente sorprende il peccatore là ove egli non se ne prende guardia.
[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 21, pag. 209.13: Onde, in ogne modo ti conviene guardare che ttu non sie sorpreso da l'inganni di cotal femmina...
[7] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 118, pag. 183.13: Sì mi pare che noi li crediamo sorprendare in dormendo, ma io vi fo asapere che ciò non averrà mai, ché noi non prendaremo già terre senza combattere co· lloro a llor porto.
[8] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 11, pag. 20.5: L'amico tuo mi parlò, ed è di bella maniera, e mostrommi per le sue parole l'animo, e 'l pensiero suo, e diemmi un sapore di bene, al quale egli risponderà, perocché non avea pensato dinanzi quel che disse, perché fu subitamente sorpreso.
[9] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 190.12: Non è alcuna cosa più maravigliosa che questa; il fanciullo essere sorpreso [nell' officina] di crudeltate, e non avere paura di sì grande vincitore, di colui massimamente, che tagliava li consoli, le terre e le legioni, e la maggiore parte de l' ordine de' cavalieri.
[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 138, vol. 2, pag. 339.18: ragunò in buona quantità per offendere a' detti allegati, trovandogli male ordinati al detto ponte, ch'era uno stretto passo, gli sorprese e sconfisse con piccola fatica di combattere: quasi tutti s'arrendero...
[11] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 31, vol. 2, pag. 336.19: tutti li prencipi misero loro cura e studio in fare agguati, se per alcuno modo potessero sorprendere l'oste assicurata, e follemente sparta per la contrada.
2.1 [Di una tendenza naturale, di una sensazione o passione che coinvolge la sensibilità di un individuo:] cogliere di sorpresa, colmare o catturare.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 353, pag. 538: Qui è sorpres d' amor a gran pena ne scampa, / da q' el mete lo pe' ben entro la soa trapa...
[2] Ubertino del Bianco d'Arezzo, a. 1269 (tosc.), 1.6, pag. 386: ché vostra villania nom fòra quella / che m'avesse d'amor tanto sorpriso, / ch'io d'altra donna mai né di donzella / non disiasse gioi' gioco né riso.
[3] Poes. an. ven. (eug.>umbr.-march.), XIII t.q. (3), 45, pag. 16: sì sorprende angustiare / in terra forte ne cagea.
[4] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 5.31, pag. 211: Carnal talento è 'n loro d'un podere, / al qual, savem, donna meglio contende; / e s'el già la sorprende / perché lei ne sia port'o prego o pregio, / ma chi 'l porge, in fallir dobra·i dispregio...
[5] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 5.1, pag. 117: Poi la noiosa erranza m'ha sorpreso / e sagiato di sì crudel conforto, / voglio mostrare qual è 'l mio coragio, / ch'eo sono in parte di tal logo miso / ch'eo son disceso e non son giunto a porto...
[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 25, vol. 3, pag. 308.14: In gioventute è grande debilezza di consiglio, chè allora crede ciascuno che debba vivere secondo che più gli piace, e così egli è sorpreso da alcuno suo corso di vivere, anzi ch'egli possa lo migliore iscegliere.
[7] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 70.4: e per ciò ch' io non vollio perdare la mia anima, penso io d' amendare la mia vita e di fare penetenza, e fugire il mondo inanzi che 'l mio peccato mi sorprenda.
[8] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 20, pag. 23.10: Potrei nomare assai prencipi li quali lassaro la via de la dirittura, per ciò ch'erano sorpresi dall'ira o pietà senza ragione.
[9] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 427, pag. 451.11: ké mio cuore è sorpreso di molto gran dolore, per lo quale miei occhi non fanno né dì né nocte altro che piangere.
[10] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), l. XXIII, p. 239: Allora uno disavveduto appetito sorprese Achille di volere andare à vedere Troia...
[11] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 3, 130-136, pag. 105, col. 1.7: ma mostra poeticamente com' ello foe sorprexo da sonno, sí commo appare nel testo.
[12] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 55, comp. 9.10, pag. 77: Alora Iuno in dono la richiese. / Per la qual cosa Iove fu sorpreso / insieme da cupido e da vergogna...
2.2 [Di un fenomeno sensibile o intellegibile che cattura la percezione e l'attenzione:] far presa su qno, sull'animo di qno.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 168.1: così va dintorno con molte parole per sorprendere l'animo dell' uditore sì che sia benevolo o docile o intento...
[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 31.52, pag. 533: / Chi por[r]àvi partire, / bella, lo mio coragio / dal vostro chiar visagio / che l'à così sorpriso?
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.111, vol. 1, pag. 219: Noi eravamo ancora al tronco attesi, / credendo ch'altro ne volesse dire, / quando noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui che venire / sente 'l porco e la caccia a la sua posta, / ch'ode le bestie, e le frasche stormire.
[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 65.9, pag. 610: Donqua, s' io dico che sorpreso m' have / vostra beltà, piacer ed anco amore, / deh, non ve semble, per Dio, cosa grave...
[u.r. 06.06.2022; doc. parzialm. aggiorn.]