SORPRESO agg.

0.1 sorpresa, sorepres, sorpreso, sorprexo.

0.2 V. sorprendere.

0.3 Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.); Novellino, XIII u.v. (fior.).

In testi sett.: Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.6 N Doc. esasutiva.

0.7 1 Intrappolato e senza via di scampo. 2 [Rif. alla pressione di un pensiero, di una sensazione o di una passione:] totalmente assorbito e coinvolto. 2.1 Estens. Sopraffatto da un forte legame affettivo, innamorato. 3 [Confrontando il risultato di due azioni analoghe in reciproca relazione e sequenza:] ciò che è preso in cambio di ciò che si è lasciato.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.10.2012.

1 Intrappolato e senza via di scampo.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 42, pag. 225.1: E Guiglielmo, vedendo che così era sorpreso, parlò e disse: «D'una cosa vi prego, donne, per amore della cosa che voi più amate: che inanzi ch'io muoia voi mi facciate un dono».

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 17, vol. 1, pag. 188.16: il quale suo nimico veggendosi sorpreso, si gittò in terra a' piedi di Giovanni Gualberti, faccendogli croce delle braccia, cheggendogli mercé per Iesù Cristo che fu posto in croce.

2 [Rif. alla pressione di un pensiero, di una sensazione o di una passione:] totalmente assorbito e coinvolto.

[1] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 11, pag. 256.15: Meser saint Gregori cointa en Dialogum d'un ric hom qui era en Roma. Aquest ric hom era si sorepres de pechè que no solament qu'el ne voles ben far, mas etiamdè n'en volea oir parler.

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 286, pag. 200.11: E alora fue i· re sì 'sbaito e sì sorpreso di pensare che no potea rispondere a ciò che quella gli dicea...

2.1 Estens. Sopraffatto da un forte legame affettivo, innamorato.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 44.33, pag. 561: poi de lo 'namorare / amorosa ghirlanda / Amor comanda - ch'io agia per ella. / Sì son sorpreso d'ella, / che, stando a lei as[s]ente, / tutta mia miradura / sembr' a lei 'maginata...

[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1792, pag. 96: Quando Eustadio l'à intexo, / Ben vete, ch'ell'è si sorprexo, / Che llo çelar non val niente.

3 [Confrontando il risultato di due azioni analoghe in reciproca relazione e sequenza:] ciò che è preso in cambio di ciò che si è lasciato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 5.59, vol. 3, pag. 73: e ogne permutanza credi stolta, / se la cosa dimessa in la sorpresa / come 'l quattro nel sei non è raccolta.

[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 5, 55-72, pag. 141.3: in la sorpresa; cioè nella presa in suo scambio...