0.1 sosta, soste.
0.2 Etimo incerto: lat. exosta dal gr. exostis 'che spinge fuori'? || Cfr. Alessio, Nuove postille, p. 41 s.v. sosta.
0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 1.
0.4 In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
0.6 N Att. a partire dal 1224 in documenti mediolatini di Venezia, cfr. Sella, Gloss. lat. it. s.v. sosta.
Doc. esaustiva.
0.7 1 [Mar.] Una delle funi della nave, amantiglio.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.10.2012.
1 [Mar.] Una delle funi della nave, amantiglio.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 1-18, pag. 511, col. 2.14: favisi sarcía d'onne rasone, commo morganali, orze, soste, azoli, proderi e multi altri nummi de sarcía, li quai fanno qui' c'àno a bacecarsi con essi.
[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [Piero] madr. 3.14, pag. 5: Ado' le fonde? - Cala l'anzolelo. - / - Adentra pozza, mola de la sosta. - / Alor z' a pope ciaschedun s'acosta.
[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.240: ancora dei sgordili - è vivo el Costa, / notrito per tua sosta - en duri affanni, / che de duo anni - li crepasti gli ochi. || Diversamente Manetti (cfr. Glossario s.v.) interpreta 'appetito intenso'. Il contesto non è del tutto chiaro ma l'interpretazione qui proposta è corroborata dall'ambientazione veneziana dell'intera frottola e dal richiamo alla strumentazione della barca con il riferimento ad un'altra corda, lo sgordilo, nel verso immediatamente prec.