SOVRASTARE v.

0.1 soprasta, sopra sta, soprastà , soprastae, sopra stae, soprastàe, sopra stàe,soprastai, soprastando, soprastandogli, soprastandoli, soprastandolo, soprastandovi, soprastanlo, soprastanno, sopra stanno, soprastano, soprastante, sopra stante, soprastantele, soprastanti, soprastao, soprastar, soprastarà , soprastarai, soprastaranno, soprastare, sopra stare, soprastaremo, soprastaresti, soprastarò, soprastarvi, soprastasse, soprastata, soprastate, soprastatevi, soprastati, soprastato, soprastatogli, soprastava, soprastavano, soprastavati, soprastea, soprasteano, sopra steano, soprastei, soprastemmo, soprastesse, sopra stesse, soprastessero, sopra stessero, soprastessi, soprastessimo, soprastessino, soprastessono, soprastete, soprastette, sopra stette, soprastetteno, soprastettero, soprastettese, soprastettesi, soprastettono, soprastia, sopra stia, soprastía, soprastiamo, soprastiano, soprastiate, soprastiati, soprastieno, soprastnno, soprasto, soprastò, soprastoè, soprastogli, soprastrano, sopresta, soprestà , soprestaente, sopre staente, soprestante, soprestanti, soprestare, soprestaronno, soprestassero, soprestavano, sopresterà , soprestia, soprestiano, soprostò, soverstagando, sovrasta, sovrastà , sovrastado, sovrastagando, sovrastai, sovrastando, sovrastanno, sovrastante, sovrastar, sovrastare, sovrastarebbero, sovrastasse, sovrastav', sovrastava, sovrastavano, sovrastè, sovrastea, sovrastenno, sovrastente, sovrastete, sovrasti', sovrastii, sovrasto, sovrastò, sovraston, sovresta, sovrestagando, sovrestangando, sovrestante, sovrestare, sovrestiano, ssoprastettero, ssoprestanti, superstagando, suprastare, suprestannu; a: soprastalle, sovrestar.

0.2 Da sopra e stare sul modello del lat. superstare (DELI 2 s.v. soprastare).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 5.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Doc. venez., 1310 (4); a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 In molte delle forme considerate nella voce il prefisso è sopra-. Le forme in sovra- compaiono soprattutto nei testi di provenienza settentrionale (ad esclusione dei più antichi testi bolognesi), si registrano tuttavia anche nella tradizione dei più antichi testi poetici lucchesi, nell'Intelligenza, nella tradizione dei testi danteschi, alternando con forme in sopra-. Si considerano nella voce anche le forme in sopre- provenienti da testi mediani e meridionali, nonché poche forme in sovre- / sover- di provenienza settentrionale: tali forme potrebbero risentire dell'interferenza degli esiti di lat. super.

Locuz. e fras. soprastare alle cose mondane 1.1.1;soprastare alle cose mortali 1.1.1; soprastare alle cose volubili 1.1.1; soprastare alle parole 5.1; sovrastare e vincere 3.4; soprastare la natura 1.1.2; soprastare il proprio potere 1.1.2; soprastare in parole 5.1; soprastare sopra 1.1, 4.1; sovrastare e intendere 4.

0.7 1 Occupare una posizione più alta; risaltare (rispetto agli elementi circostanti). 1.1 Sovrastare (a) qsa o qno: stare al di sopra (di ciò che è sottostante); superare e dominare per altezza o per collocazione elevata. Anche in contesto fig. 2 Essere imminente. 2.1 [Spesso rif. ad un evento fatale o pericoloso:] premere alle spalle, incombere e minacciare. 2.2 [In contesto fig., indicando il confronto con un pericolo:] trovarsi a fronteggiare 3 Eccellere (nel confronto con altri individui) per specifiche doti, essere o risultare superiore. 3.1 Lo stesso che dominare. Anche in contesto fig. 3.2 Manifestarsi con caratteri prioritari o particolarmente evidenti. 3.3 Opprimere e prevaricare con atteggiamento insolente. 3.4 Superare un avversario (reale o presunto) e vincerlo; avere la meglio. Sovrastare e vincere. 3.5 Opporre resistenza, contrastare. 4 Sovrintendere (ad una situazione o ad una funzione) vigilando sull'andamento e sugli sviluppi. Anche in contesto fig. 4.1 Locuz. verb. Soprastare sopra qsa (ufficio, funzione o ambito di competenza). 5 Insistere (nel fare qsa o nel chiedere qsa); intrattenersi in qsa. 5.1 [Ret.] Dilungarsi in un discorso insistendo su alcuni argomenti; ripetere qsa con insistenza. Soprastare alle, in parole. 5.2 Prendersi cura di qsa, preoccuparsene; dedicare tempo ed energie a qsa. 6 Fermarsi e trattenersi (in un det. luogo). 6.1 [Integrato da un compl. nominale o verbale con funzione predicativa:] restare in una det. condizione (emotiva o fisica). 6.2 [Spesso seguito da una proposizione infinitiva:] esitare, trattenersi o astenersi (dal fare o dire qsa). Estens. Aspettare; indugiare; temporeggiare. 6.3 [Di uno stato di cose:] bloccarsi e prolungarsi (in assenza di un cambiamento o di una risoluzione). 7 Perdurare oltre un'interruzione; restar vivo e presente oltre un termine cronologico. 7.1 Restare come rimanenza. 7.2 Astenersi da qsa, passando ad altro o rinviando.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.10.2012.

1 Occupare una posizione più alta; risaltare (rispetto agli elementi circostanti).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 18, pag. 307.1: L'uno si è quando le castella sono maggiori che le mura; allora quellino che soprastanno possono gittare pietre e lance ed altre somigliante cose per tener lor danno.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 15, pag. 103.12: Li loro nemici dirizzaro scale et ingegni assai per soprastare.

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 243.8: o se il circo fia ornato non con sigilli, come fue prima, ma fienovi poste le ricchezze delli re, l'opera indugia: allora è il tristo verno, quando le stelle Pliade soprastanno; allora il tenero Cavriuolo si somerge nella marina acqua.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.111, vol. 1, pag. 308: Lo fondo è cupo sì, che non ci basta / loco a veder sanza montare al dosso / de l'arco, ove lo scoglio più sovrasta. / Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso / vidi gente attuffata in uno sterco / che da li uman privadi parea mosso.

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 20, pag. 320.20: per quelle parti della ripa, le quali disigualmente soprastavano, donde potevano salivano...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 64, Invenzione Croce, vol. 2, pag. 602.2: dirittamente il chiovo nel capo a la corona in testa, redine in mano, acciò che 'l senso sovrastea, la fede risplenda e la potenzia reggia". || Cfr. Legenda Aurea LVIV: «ut sensus premineat, fides luceat, potestas regat».

[7] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 167.7: fo chiamata Susi per che sopre stava ad uno fiume lo quale Susi era chiamato.

- Fig. Crescere.

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 398.32: Per questi detti niente si piega la violenza di Turno: ma più soprastà , e quanto più si medica più cresce la sua infermità... || Cfr. Aen. XII, 46: «exsuperat magis aegrescitque medendo».

1.1 Sovrastare (a) qsa o qno: stare al di sopra (di ciò che è sottostante); superare e dominare per altezza o per collocazione elevata. Anche in contesto fig.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 15, pag. 310.20: Mario dipo' la sceverata de' nemici mosse il campo, e pigliò uno colle, che soprastava all'oste e al fiume, ove i nemici s' erano posti.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 31, vol. 1, pag. 298.19: Ma all'altre creature, ove gli elementi e le altre complessioni sono intramischiate, avviene tal ora che le stremitadi di sopra soprastanno le altre in alcuna creatura.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 127.20: Uno romano che 'l soprastava, trasse un colpo d'una spada, e tagliolli la mano con tutte le dita...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 170.15: Ma Enea procedendo col compagno pervennero a uno colle che soprasta alla città...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.112, vol. 3, pag. 505: E come clivo in acqua di suo imo / si specchia, quasi per vedersi addorno, / quando è nel verde e ne' fioretti opimo, / sì, soprastando al lume intorno intorno, / vidi specchiarsi in più di mille soglie / quanto di noi là sù fatto ha ritorno.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 51.10: L'opera vincea la materia: perchè Vulcano avea quivi scolpiti i mari che attorneano la ritundità delle terre, e 'l cielo che soprasta al mondo.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 44.22: lui legano con grandi revoluzioni, e avendolo già abbracciato due volte, e circumdato el collo co li loro dorsi squamosi due volte, soprastanlo col capo e co li altri colli.

[8] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. V [Phars., V, 141-236], pag. 82.3: Allora le porti non pattovite si partîro del petto della profetessa, e cacciata saltoe fuori del tempio; la rabbia le rimane e soprastalle lo ddio, lo quale ella no avea mandato fuori. Quelgli ancora le tormenta gli feroci occhi, e ' lumi vaganti per tutto 'l cielo... || Cfr. Lucano, Phars. V, 212: «perstat rabies, nec cuncta locutae, quem non emisit, superest deus.».

[9] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), Prologo, pag. 1.12: coloro che sono più accorti prendono alcuna delle tavole della rotta nave, alla quale attegnendosi fortemente, soprastando all'acqua, non affondano...

[10] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 16, pag. 166.1: Dove Abraam e questo Lazzaro e gli altri di quello luogo erano, era il Limbo; soprastava a lo 'nferno.

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 125.14: A questi fu commannato che montassino nella costa de Carsia per soprastare alli Englesi; ma non venne fatto, ché lli Englesi aveano occupato lo colle e puosti li impedimenti fra lo grano.

[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 23, pag. 193.27: A la citae de Pelestina sovrasta un monte alto, in lo qua è una cexa o sea un monester de San Pero apostolo...

- Locuz. verb. Soprastare sopra qno.

[13] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 23, 1-12, pag. 630.35: sicchè degna cosa è che elli finga che Cristo si rappresentasse nel mezzo di', acciò soprastessesopra tutti li beati, come lo Sole sta sopra noi, quando è al meridiano.

1.1.1 Fig. [Indicando un distanziamento morale:] soprastare alle cose mondane, mortali, volubili.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 87, pag. 247.42: La vertù innalza l'uomo, e fallo soprastarealle cose mortali, e rendelo sì sicuro, che non desidera troppo le cose, che son chiamate buone, e non teme le ree.

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), Prologo 2, pag. 5.22: Però che lo mio infelice animo, ferito con la ferita della occupazione pastorale, si ricorda quale alcuna fiata fu nello stato monastico; come tutte le cose labili gli stavano sotto li piedi, come a tutte le cose volubili soprastava, come nulle cose se non celestiali pensare soleva...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 94, pag. 685.2: Virgilio, il cui ingegno fu di tanta eccellenzia, che, essendo egli figliuolo d'un lutifigolo, con pari consentimento di tutto il Senato di Roma, il quale allora alle cose mondane soprastava, fu di quella medesima laurea onorato che Ottavian Cesare, di tutto il mondo imperadore.

1.1.2 Fig. [Rif. al superamento di limiti naturali:] soprastare la natura, il proprio potere.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 16, pag. 77.21: La prima si è, perciò che l'irato sempre si pensa potere fare più ch'egli non può; et imperciò soprasta al suo potere. Unde disse Isopo: che quelli che se crede più potere che la natura sua non dà, soprestà al potere suo e pò meno di se medesimo.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 136.2: La seconda ragione è; perciò che la ventura è di vetro, o come 'l vetro, che, quando egli resplende, si speza. La terzia ragione è; perciò che tu soprastaresti la natura, e abbandonerestila.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 35: Schifa che tu possi fare vendecta, no(n) p(er) ventura, sop(er)chiando lo tuo podere u la tua potentia, con da(n)no li tuoi mali soprasta(n)do quello che dei fare di misericordia. [15] Non sop(ra)stare lo tuo pod[e]re du(n)qua, p(er)ché è scripto: soprastando l'omo lo suo pod(er)e può meno; et ancho: oltra lo suo podere nessuna iusta legge (con)stri(n)ge alcuno...

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 36, pag. 172.3: E così colui che pensa più potere che la sua natura non gli conciede, soprasta il suo potere e può meno che non poteva prima.

2 Essere imminente.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), 1.II, p. 19: Pongonisi le mense con molta abbondanza di cose, essendo apparecchiati molti cibi, e poste molte coppe insù le mense, e soprastando il tempo del mangiare...

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 36, pag. 73.8: E così, ora andando, e ora sostenendo la gente, conciofossecosachè per alquanto spazio non molto procedessono, e la notte già soprastesse, rivocò Scipione i suoi della zuffa... || Cfr. Liv. XXV, 6, 36: «et nox iam instaret».

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 239.33: Contra le nebbie e rubigine, come dice Palladio, dei ardere paglie, e i purgamenti in più luoghi per l'orto disposti insieme tutti quando vedrai soprastar la nebbia.

2.1 [Spesso rif. ad un evento fatale o pericoloso:] premere alle spalle, incombere e minacciare.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: questo so, che in neli tenpi di poi soprastrano a noi te(m)pi periculosi, (et) serano li ho(min)i amadori di loro medesmi, cupidi, sop(er)bi, alti, sossi, biastimatori, (et) no(n) ubidenti ali loro padri...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 756.39: Partiti, e andiamo dove iddio e la dura fortuna ci chiama: già soprastano i fati.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 502.31: Anzi, poi ch'e duri pericoli soprastaranno, io torrò loro la mortal forma e comanderò ch'elle sieno iddee del mare.

[4] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 75, pag. 44.33: quando s'accorse che soprastava a le 'nteriora e al cuore, allora condusse le mani delle sue figliuole a l'ultimo oficio di chiudere li suoi occhi...

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 343.15: La fortezza sua hae nelle ale; la carne hae negrissima, e durissima: soprastandoli la morte, si ficca una penna nel celebro, e dolcemente canta...

[6] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 58.6, pag. 125: io, che con lui vivea lieto e gioioso, / come 'l potrò da me così cacciare, / come ragioni, perché angoscioso / caso subitamente soprastare / ora mi veggia?

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 249.20: E crudelissimamente soprastandoli Silla, disse: «[...] non potrai mai fare sì, che per lo mio poco sangue e vecchio, ch' io giudichi nemico Mario, dal quale Roma e Italia è conservata». || Cfr. Val. Max III,8,6: «quin etiam truculentius sibi instanti Sullae...».

[8] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 19, pag. 276.9: Adunque, quanto più sano consiglio, o uomini ignoranti, sarebbe - vegendo il termine della vita brieve e la morte certissima soprastare, e qui neuna cosa essere stabile, né alcuna dolcezza esserci, che non abia nascosa in sé velenosa amaritudine...

[9] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 44, pag. 368.13: e il campo de' Romani più tosto soprastia alle porti di Cartagine, che noi un' altra volta dalle nostre mura veggiamo lo steccato de' nostri nemici. || Cfr. Liv. XXVIII, 8, 44: «castra Romana potius Carthaginis portis immineant quam nos iterum vallum hostium ex moenibus nostris videamus.»

2.1.1 Determinare come conseguenza.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 75, pag. 194.18: advene alcuna fiata p(er) casone de fore, q(ua)n lu dosso sentesse lesione dalla sella voi varda, voi troppo grave incarco, et d' altre cose semelgiante ad queste. Tame è da sape(re) ch(e) quanto sta più app(re)sso all'osso so' peiore et più pe(r)icolose, et alcuna fiata pò sop(ra)stare a lo p(er)iculo dellu corpo.

2.2 [In contesto fig., indicando il confronto con un pericolo:] trovarsi a fronteggiare.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 221-30, pag. 75.27: Se sentono un topo andare per la casa, o che il vento muova una finestra, o che una piccola pietra caggia da alto, tutte si riscuotono, e fugge loro il sangue e la forza, come se ad un mortal pericolo soprastessero.

[2] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 74, pag. 688.13: e ffacendo venire molte lettere di diverse parti che loro anunziavano soprastare a gran pericoli, ma per allora fu nulla, che l'Inghilesi che s'erano molto affannati, e bisogno avieno di riposo...

3 Eccellere (nel confronto con altri individui) per specifiche doti, essere o risultare superiore.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 38.17: Donque quello uomo acquista bene la sovrana cosa di tutte le buone, che di ben parlare soprastae alli altri uomini.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 43, pag. 143.9: co la picunia et co l'aver ch'i' ò, potrò agevolemente aver gran multitudine d'uomini, et così io lo' potrò soprastare, non che in avere, ma eziandio in persona, e recherogli a povertà e in mindicità e a la morte.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 13, pag. 156.4: con tutto suo podere la battaglia con quelli di Scizia pigliò; e commessa tra loro battaglia, avvegnachè quelli di Scizia, e per virtù, e per novero soprastessero, per frode di Filippo fuoro vinti.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 8, vol. 3, pag. 237.10: però dico io, senno è degna cosa, chè non è niuno uomo che non desideri d'essere savio. Avviso che bella cosa si è soprastare gli altri di senno...

[5] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 7.4, pag. 59: Sperando lungamente in acrescenza / trar contendenza d'alto signoragio, / che mi dà tal coragio / ch'ogn'altr'om i' ne credo sovrastare....

[6] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 4.8, pag. 107: eo veo saglir lo non sagio in montanza / e sovrastar li savi adottrinati, / e li argomenti veduti, apensati / metter pazzia per folle oltracuitanza.

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 455.3: di necessità mi conviene di seguitare le tue volontadi, perciò che la potenzia della femmina non puote soprastare ad quella dell'uomo e spezialmente quella ch' è inprigionata.

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 398.1: O giovano eccellente d'animo, quanto tu soprastai di feroce virtù, tanto più sollicitamente a me si conviene di consigliare, e di considerare ogni caso temendo.

[9] Esopo tosc., p. 1388, cap. 15, pag. 108.12: e vedere tale ucciello la cui bianchezza è tanta che soprasta quella del cigno e ogn'altra candidezza».

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 34, pag. 252.2: E riguardando i Padri d' intorno quali consoli facessero, di gran lunga soprastava davanti agli altri C. Claudio Nerone.

[11] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 24, pag. 152.2: Lo sicondo ordine si chiamano Cerubini dal dono della sciensia, in nella quale soprastanno...

3.1 Lo stesso che dominare. Anche in contesto fig.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 39.6: Et en cotal mesura lo mieu dolore no m'è aleviado per lo conseio de madona Venus, mai lo amore sì regna e sovrasta en lo mieu tristo peito.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 172.34: Dido non sapevole quanto amore a lei misera soprastea, li fa amorevoli sembianti e nel suo grembo il riceve.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 19, 115-123, pag. 439, col. 1.9: Lí si vedrà , çoè lo Re d'Inghilterra e di Scotia, lo quale è sí pieno de superbia che 'l vole omne so visino descaçare e sovrastare.

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 480.9: le sue parole mi soprastettero, e mi possederono, sicch'io abbandonai il questionare...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 161.12: Per la quali industria per certu issu adimustrau que ad alcuni homini li tempi vininu mancu, et altri suprestannu a li tempi. || Cfr. Val. Max. VIII,7,2: «qua quidem industria ostendit aliis tempora deesse, alios [superesse] temporibus.»

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 329.2: Quando quello omore che si chiama malinconia soprastà agli altri, il qual è freddo e secco come la terra, allora si sognano cose paurose e triste, oscure e tenebrose...

[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 2, pag. 11.22: E se sarà femina sarà simile in tutte cose, e maschio o femina che sia, soprastarà agl'altri come 'l Sole agl'altri pianeti e segnali.

[8] Luigi Marsili, Formula Conf., 1387 (fior.), pag. 554.12: Superbia. Specialmente dico mia colpa, ch'i'ho offeso Idio nel peccato della superbia, disiderando di soprastaree andare inanzi a coloro che sono più degni di me negli onori, ufici e stati e dignitadi, e disiderando di non avere maggiori né pari...

[9] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 2, vol. 1, pag. 88.13: e fa la collera soprastare agli altri umori, e riscalda il cuor di calore strano...

[10] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 140, S. Michele, vol. 3, pag. 1220.15: E questo reggimento sta in tre cose: primieramente in soprastare, ovvero comandare; questo s'appartiene a le Dominazioni, a le quali s'appartiene di soprastare a tutti quelli disotto, e di rizzarli in tutt'i ministerii divini, e comandare a colore tutte le cose...

[11] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 30, pag. 72.6: Esso fatto che l'uomo ambitioso è stato promosso a onore, si lieva in superbia e doventa isfrenato nel millantarsi e non si cura di giovare ma si gloria esser sopra e sopra stare a altri: presume sé esser migliore perché si vede superiore.

3.1.1 Sost..

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 134.14: Prima tolsono i salari a' confinati; poi a chiamare gli ufici sanza ordine; i confinati feciono rubelli: e tanto montò il soprastare, che levorono in tutto gli onori e' benefíci a' Ghibellini, onde crebbe tra loro la discordia.

3.2 Manifestarsi con caratteri prioritari o particolarmente evidenti.

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 56, pag. 519.20: Et sed a noi manifestamente, u vero che lo debitore di quelli che dimanda apaia u ver fuggitiva u suspecta persona, u vero periculo potesse a quelli che lo dimandasse essere, u vero indugio di tempo sopra stare, u vero da quelli che la dimanda per legitima cagione...

[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 97, pag. 546.11: salvo se iusta et evidente cagione non soprastesse, per la quale l'andar di noi comsuli a Porto fusse bisogno u vero utile...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 33, pag. 152.3: quelli che da Q. Fulvio furono colla scure percossi essere piuttosto stati coloro, li quali tra gli altri avevano maggiore dignità, che coloro la cui colpa soprastesse.

3.3 Opprimere e prevaricare con atteggiamento insolente.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 4: etia(n)dio in dele prosperose cose abbonda(n)te ala nostra volontà con gra(n)de isforso dovemo cacciare la sup(er)bia (et) volere soprastare...

[2] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 27, pag. 317.7: Or che diremo noi de' minori in qualunque grado, che fanno peggio che peggio? Pure che possa, ciascuno si sforza soprastare, o per uno modo o per altro, quelli che meno puote, per aumentare e conservare suo stato o seguire suo piacere.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 116, pag. 79.20: occupa le possessioni, batte e ferisce i resistenti, e in ciascun suo atto è violento e pieno d'ogni nequizia, e in ogni cosa vuol soprastare agli altri, estimando per questo lo stato suo divenirne maggiore, essere più temuto e di più eccellente animo reputato.

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 57, pag. 234.2: Temporalemente possiamo intendere per lo merciaciuolo gli spietati signori che tanto soprastanno alla loro famiglia con gran fatiche e parole villane che gli fanno venire con grande infermità...

[5] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 375, pag. 242.17: e tiene la signoria de la casa e de l'avere suo; e quando il padre à data la signoria al figliuolo di governare il suo avere, egli soprastà al padre e àllo [in odio] e pargli mille anni il dì che si muoia per non vederlosi innanzi...

3.4 Superare un avversario (reale o presunto) e vincerlo; avere la meglio.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 33.18: Eu sovraston pregando e clamando mercé a ti, e certo en viritade lo crudel dolore sovrasta a mi, e quelo dolore sì parturise e sostene cotidiani pregi».

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 6: imp(er)ò che l'operame(n)to delo ingie(n)gno vi(n)ce la natura (et) l'uzo del'ho(min)i sopr[ast]a li coma(n)dame(n)ti deli maestri...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 8, pag. 293.27: La seconda, che nell'oste non abbia alcuno luogo per lo quale quelli dell'oste potessero esser soprastatiné vinti da' nemici, siccome poggi, o montagne, o passi, o somigliante cose.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 150.16: Siccome la chiarezza del Sole oscura i piccoli lumi, così la vertù caccia fuori, e soprastà per suo vigore i dolori, e' soperchj.

[5] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 21, pag. 297.3: «Bello amico, malamente siamo vinti e soprastati...

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 19, pag. 431.21: Ma alla perfine soprastae la moltitudine degli Ungari, infino che quello nobile Antonio, nipote del Re di Rascia, con la sua turma sostiene la potenzia della battaglia...

[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 28, proemio, pag. 605.19: Il quarto ordine sono le Dominazioni, le quali, secondo Isidoro, avanzano le Potestadi e le Virtù, però che signoreggiano li altri Angioli. Sono così nominati, [perchè] l'officio di questo ordine, secondo Gregorio, è di soprastare nella battaglia spirituale...

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 27, vol. 3, pag. 368.2: avendo i Viniziani della detta zuffa soprastati i Turchi, e mortine alcuni, e fediti molti...

[9] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 88-99, pag. 573.2: cioè che l'uno omo, sovranza; cioè soprasta, all'om; cioè all'altro uomo...

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 383.1: più ne furono uccisi perchè spazio non avevano avuto i cavalieri di salire a cavallo, e perciò che a gli spaventati agramente soprastettero i Romani: nè prima da ciò si partirono, che del campo ancora spogliarono i nemici.

3.5 Opporre resistenza, contrastare.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 18, pag. 145.31: I loro adversari gli soprastavano con molto rigoglio, infamando Giano e' suoi seguaci di grande arroganza...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 224.5: Il Celeno sedea sopra la più alta ripa, disavventurata indovina, e disse: Voi andate caendo Italia; soprastate alli venti...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 74, pag. 184.29: e soprastà all'avversitadi, a' dolori, e alle 'ngiurie colla ragione, la quale tutte le cose vince, e soperchia.

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Filis, pag. 10.13: Ma il fidato amore mi faceva pensare tutto quello che soprasta ai viandanti: e così sono stata ingegnosa a trovare cagione per la scusa della tua dimoranza. || Cfr. Ov., Her., II. Phyllis Demophoonti 21: «denique fidus amor, quidquid properantibus obstat, finxit».

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 98.19: conciofossecosa che nella battaglia sopra Macedonia con ardentissimo animo soprastesse... || Cfr. Val. Max. I,8,8: «cum <in> acie Philippensi ardentissimo animo perstaret».

[6] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 83, pag. 99.8: Fu domandato uno filosofo, che vivere è con le femmine; rispose: Cattivo; però che, s' ella è ricca, è tormentosa cosa di soprastare alle sue rampogne; se ella è povera, dogliosa cosa e angosciosa cosa è di portare e' suoi lamenti.

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 71, pag. 157.7: ed era la guerra tra Genovesi e Viniziani; e in quelli dì li Viniziani aveano forte soprastato a' Genovesi.

4 Sovrintendere (ad una situazione o ad una funzione) vigilando sull'andamento e sugli sviluppi. Anche in contesto fig.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 7, pag. 62.19: Et certo la prudenzia expedita è sanza fatigha, e soprasta ad tutte le cose. È ciò che disse Cassiodero: la prudenzia expedita et sanza fatigha soprastette ad tutte le cose.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 12, pag. 250.6: e convense che vu' dibiate eleçere alquanti de vu', li qua' sovrestiano a queste cose complire in tuto quelo modo chi sia lo meio de la vixenda...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 33.12: la podestà o vero qualunque soprastarà al regimento d'essa città o vero luogo, sia tenuto di rifare altretanti officiali secondo la forma prescritta...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 330, vol. 1, pag. 532.5: et per cagione de l'officio el quale soprasta non ricevarò, nè ricevere farò alcuno vassallo...

[5] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 47.28: P(er)ciò che io p(r)imamente debbo avere isperanza in tutti i domenedii, i quali soprastano a questa cittade, e merito che quegli abiano chorrenduto grazia a me...

[6] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 16, par. 45, vol. 1, pag. 85.16: né degga alcuno ofitiale eleggere el quale soprestia ad alcune vie, forme overo fonte overo ad alcune lavorie da fare aconciare overo remonire...

[7] Stat. venez., 1366, cap. 141, pag. 64.37: diebia quelli Hofficiali, segondo l'uso deli altri officii, deputar un d' esi chamerer a recever e pagar la pecunia del dicto officio; del dicto chamerer a recevere sia asolto de andar a sovrastar ali lavorieri.

[8] a Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 13, pag. 36.5: Et siano tenuti et debiano li dicti proveditori soprastare et provedere et dichiarare le questioni delle tare...

[9] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 2, pag. 74.18: Forti debbono essere, massimamente coloro che soprastanno al navigare, però che se fossono paurosi metterebbono paura agli altri che non sanno de' pericoli del mare...

- Sovrastare e intendere a qsa.

[10] Stat. sen., c. 1331, cap. 14, pag. 24.18: imperciò ch' e' frati de la detta Casa conviene essere presenti al detto Capitolo, et allora per cagione de la loro absenzia non possano intèndare nè soprastare all'uòpare de la detta Casa...

[11] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 18, pag. 344.26: ordiniamo che i Consoli del mese di gennaio e di maggio uno dì intendano e sopra steano a' fatti e utilità dell'Opera di san Giovanni Baptista...

[12] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 1, pag. 120.27: Or chenti consigli darae chi non sa la natura della cosa sopra la quale è da avere il consiglio? Adunque soprasteano et intendano agli offizii et all'arti alle quali sono acconci; non curino d'essere a consigli, né non vadano trovando chiamate d'uomini né congiurazioni...

[13] Esopo ven., XIV, cap. 48, pag. 46.21: e lo invidioso lo quale sovrasta e intende atentamente ali dampni d'altri, el torna e si converte ala fiata in li soi dampni...

4.1 Locuz. verb. Soprastare sopra qsa (ufficio, funzione o ambito di competenza).

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 55, par. 1, vol. 1, pag. 222.4: Eleggase e facciase uno buono huomo de la Mercantia e uno notario con esso ei quagle soprestianosopre le cose le quagle se reprendono, ai quagle overo ad alcuno de loro quegnunche alcuna cosa reprenderà degga quilloasegnare...

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 56, par. 1, vol. 1, pag. 224.15: Uno dei cavaliere de la podestade e uno dei cavaliere del capetanio soprestiano sopre ei bailie e l'ofitio dei bailie e costrengano e costrengnere deggano...

5 Insistere (nel fare qsa o nel chiedere qsa); intrattenersi in qsa.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 4 (13), pag. 234.17: No soprostò a p(re)go fare, ch'el parave ke l'amore fosse straniato s'ello volesse i(n) cutale modo avere audientia....

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 36: (Et) vollesti soprastare in quelle (et) in tucte quelle cose che li tuoi occhi (con)sideravano, dimenticando la scriptura che dice: no(n) berai mele se(n)sa veneno...

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 21, pag. 42.15: «Guai a voi che vi levate la mattina a seguitare lo vizio della gola, e manicate e bevete di forza, e soprastatevi insino a vespero...

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 57, pag. 291.3: e sì possono morire quando pigliano e amano quel diletto, cioè soprastando in pensieri a quel diletto, e piacendoli.

[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 246.18: La giovane teme quello ch'ella priega, e quello ch'ella non priega sì disidera che tu soprastei a fare; va' drieto a quello c'hai incominciato e poi potrai fare quello che tu disideri.

[6] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 494.1: quel ch'ella fuçe teme, quel ch'ella non priega desira che tu sovrasti'.

[7] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 73, pag. 685.16: e aspettava il capitano, il quale per malizia soprastette al mangiare tanto, ch'era quando se ne levò più vicino alla nona che alla terza...

[8] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 11, cap. 10, vol. 3, pag. 266.9: Quante volte il frutto avanza il guiderdone della fatica, è da soprastar al coltivamento, ma se la fatica avanza l'utilità del frutto, cotal luogo è da abbandonare.

[9] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 37, pag. 46.20: Entende lo Signor indurne a sourastar en li beni che nui domandemo da Dio, sapiando che se nuj perseveremo in domandare el no ne pora a la fin negare...

[10] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 9, pag. 33.1: Drè queste conse la Magdalena, desidrando stare sola e podere sovrastare a pensare de le conse celestiale e oratione...

5.1 [Ret.] Dilungarsi in un discorso insistendo su alcuni argomenti; ripetere qsa con insistenza. Soprastare alle, in parole.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 39.11: Lo sponitore. Poi che Tulio avea lodata Rettorica et era soprastato alle sue commendazioni in molte maniere, sì ricomincia nel suo testo per dire di che cose elli tratterà nel suo libro.

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 40, pag. 40.12: È un'altra sentenzia che s'appella soprastare, la quale à luogo quando il dicitore soprastà in uno fermissimo luogo, là ove pende tutta la forza del fatto; e a quel medesimo luogo spesse volte ritorna. || Cfr. Rhet. Her. IV, 58, 2: «Commoratio est, cum in loco firmissimo, a quo tota causa continetur, manetur diutius et eodem saepius reditur.».

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 48, pag. 141.2: Et eo non voglo plù soprastare in parole, ké molto aio dito; ma sì voglo pregar Deo...

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 22, pag. 168.9: Or non soprastiamo più intorno alla storia, vegnamo alle cose spirituali.

[5] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 22, pag. 260.17: conseio [[...]] e che no soprastiati né andiati plù inançi con queste parole, abiando questo intendimento, che quando nu' avremmo nostro tempo e corso, soprastaremo e prevederemo in questa et in le altre nostre vexende segondo nostro corso et honore.

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 12, pag. 35.1: perché se ttu sovrastai a lodarla più che si convegna, si crede che non sappi dir ben tue parole, o che lla voglie ingannare, o che lla tenghi matta.

[7] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 4.8, pag. 28: Ma dico, da taciere è e da parlare, / Come lo luogo e llo tenpo richiede. / Ma qui non soprasto, / Che non ben si conviene a questa Parte.

[8] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 10, pag. 400.13: Aggiunto ancora uno esemplo cittadino, ne' pianti delli strani concederò al mio parlare soprastare. || Val. Max V, 10, 3: «Vno etiam nunc domestico exemplo adiecto in alienis luctibus orationi meae uagari permittam.»

[9] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 789, pag. 23: Or questo sancto monaster / nonn-è bexogno né mester / che e' debia molto sovrestar / soe belleçe aregordar.

[10] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 84, S. Pietro ap., vol. 2, pag. 719.9: E soprastando a la predicazione, molti ne convertìa a la fede e molti infermi curava...

[11] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 175, Ss. Barlaam e Josafat, vol. 3, pag. 1540.7: quelli li disse: "La figliuola mia non puoi tu torre, però che tu se' figliuolo di nobile persone e ricche, ma io sono povero". Ma quegli pure soprastandoa le parole, il vecchio disse: "Io non la ti posso dare a menare in casa del tuo padre, però ch'io non ho più figliuoli".

5.1.2 Chiedere con insistenza, esortare e sollecitare.

[1] Doc. venez., 1310 (4), pag. 70.19: sia d' aver sospetto a chaxon ch'ello sovrastete molto (con) Marin Mauroc(eno) da senta Fossca ch' ello li devesse tratare...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 4, pag. 431.29: al quale offerto il consolato di consentimento di tutti, elli il rifiutò sotto scusa d'infirmità d'occhi. E soprastando tutti ch' elli il prendesse disse: «O Romani, cercate d'un altro, al quale voi trasportiate questo onore... || Val. Max VI, 4, 1: «instantibus cunctis 'alium' inquit... ».

[3] a Lett. ven., 1371, pag. 329.24: p(er)çò volemo (et) coma(n)demo che debié sovrastar(et) sollicitar(e) cu(m) li n(ost)ri amisi (et) signori ana(n)ti lo n(ost)ro sygnor(e) natural...

[4] Esopo ven., XIV, cap. 5, pag. 9.6: e tuti questi sovrastava alo zudexe che la piegora rendesse lo pane lo qualle ella promese de rendere. E la piegora respondea che ella non li dovea rendere [[...]] e per amor de ciò lo zudexe sovrastava ala piegora ch'ela dovesse render lo pane.

5.2 Prendersi cura di qsa, preoccuparsene; dedicare tempo ed energie a qsa.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 11, pag. 220.12: sì come sono li legisti, medici e quasi tutti religiosi, che non per sapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade; e chi desse loro quello che acquistare intendono, non sovrastarebbero allo studio.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 291.18: Perché dimoro io nelle piccole cose? Il mio animo soprastae a più alte cose; io narrerò ne' miei versi grandi cose; il popolo sia qui presente.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 279.5: Soprastette sollicitamente a riparare la chiesa...

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 344.18: Da maravigliare è che il senato soprastesse a tanta allegrezza, che a due vili femine referirono grazie, non che solamente per sè l' avesse sostenute. || Cfr. Val. Max. V, 2, 1: « uacasse tanto gaudio patribus conscriptis duabus humillimis feminis referre gratiam, nedum tam prompte retulisse mirandum.».

[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 154.29: Quegli che alle grandissime cose soprasta o disidera soprastare, séguita li vani onori delle trascorrenti ricchezze...

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 28, pag. 172.11: e però quello anno che abbonda di fiori, l'ape nulla pensano di generare, o di far figliuoli, tanto soprastanno al fare il mele: e così si spegne il lor popolo, continuamente uscendo, e nulla nuova ivi nascendo.

[7] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 28.22: Et se tu poras fare questa chosa, io ti daroe lbr. X de oro, et XX deneri d' oro, et rechompererotti dallo roffian XXX dì, açò che tu possis sovrastare meglio alla toa verginitade.

[8] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 11, pag. 31.20: «Figiolo, perquè n'ai fato cossì? Ecoti tuo pare et io dolente çercandote». (49) E Yhesu respoxe: «Che è çò che voi mi çerchate? Non savete voi ch'el me convien essere a sovrastare ne li fati del mio pare?»

6 Fermarsi e trattenersi (in un det. luogo).

[1] Doc. fior., 1325, pag. 87.1: quando andò in romeaggio a Valverde, e che dispese Piero quando soprastette a Nimisi tre dì per fare cristiano il fanc[i]ullo di Piero Mitoncini: in tutto lbr. 13 s. 1 d. 6 pic. lbr. 13 s. 1 ½ piccoli.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 53.27: ma Proserpina, trista furia infernale, vi fu, e sanguinosa colle maladette facelline vi soprastette.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 298.1: insino a tanto che 'l beato Domenico a Roma per la confermazione del suo ordine appo il Papa soprastava, una notte orando vide in spirito Cristo in aere con tre lance in mano...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 305, vol. 2, pag. 473.1: Castruccio al fine soprastette i· lluogo ove fu la battaglia...

[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 120.9: Soprastette alcuno dì là su...

[6] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 239.11: Soprastettono la notte, e la mattina cavalcarono verso Pisa...

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 86.5, pag. 119: Ma 'l sovrastar ne la pregion terrestra / cagion m'è, lasso, d'infiniti mali...

[8] Lett. fior., 1375 (6), 4, pag. 174.26: staranno di qui lunedì mattina, e che vuole soprastare uno dì per non avere a soprastare in luogo dove facesse maggiore danno.

6.1 [Integrato da un compl. nominale o verbale con funzione predicativa:] restare in una det. condizione (emotiva o fisica).

[1] Doc. fior., 1348-50, pag. 79.30: per una lettera di pagamento che noi mandammo ad Andrea di Lippozzo e compagni nostri di là, fino di giugno passato, la quale soprastette in chamino fino al detto dì, e allora s'era partito Andrea detto.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 171-80, pag. 66.27: Lo spirito allora, nella vista mostrando d' avere assai bene le mie parole raccolte e la intenzione di quelle, seco non so che dicendo, alquanto, avanti che alcuna cosa che io intendessi dicesse, soprastette pensoso...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 12, pag. 466.3: Appresso sopra stette in pensare seco, in che maniera alla cosa promessa prestasse la fede: il che non potendo trovare, si dispose a prendere da amore un temerario consiglio e senza vergogna.

6.2 [Spesso seguito da una proposizione infinitiva:] esitare, trattenersi o astenersi (dal fare o dire qsa). Estens. Aspettare; indugiare; temporeggiare.

[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 52.10: Allora disse mess. Gianni: «Ben mi piace: or tosto sia fatto quello ch' io domando, che non vorrei soprastare, nè connoscere persona che mi connosca». E fu pesato l' oro, e messo in mare.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 38, vol. 3, pag. 123.4: però che costui incontanente che 'l vede cosa che gli diletti, non aspetta lo giudicio della ragione, anzi soprastà ad avere quello che desidera.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 7, pag. 83.23: Et però dovrebbe incontenente l'omo andare ad confessarsi, se fare si potesse, et non soprastarvi.

[4] Dante, Rime, a. 1321, 39a.3, pag. 135: Io Dante a te, che m'hai cosí chiamato, / rispondo brieve con poco pensare, / però che più non posso soprastare, / tanto m'ha 'l tuo pensier forte affannato.

[5] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 144.10: richesto, avvenne che, soprastando egli alla risposta, alcun disse: - Che pensi?

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 397.25: E in questo crede la femmina crescere sue lode e fare grande sua fama, se soprastàe a biasimare altrui.

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 231.20: La donna assentìo allo consiglio delli doi nuobili fideli de sio marito. Soprastettese de novitate fare. Questo trattato fu de secreto e de secreto fu revelato a questi quattro.

- [Parlando del superamento di una scadenza temporale, spec. in un pagamento].

[8] Doc. prat., 1275, pag. 519.27: Cenio Gualganotti (e) Soldo Paççavillani p(er) x dì che ssoprastettero dalla prima paga ch'io feci loro qua(n)do a(n)daro a messere lo re Charlo, lib. iiij.

[9] Doc. fior., 1348-50, pag. 136.13: per soprastallo di X dì che soprastettono più che Filippo no lli avea pagati, che venono da Barletta a nNapoli co llui, colle sopradette once CCL di carlini.

[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 64, vol. 1, pag. 688.23: I figliuoli di Castruccio nonn atennono la promessa al termine, per la qual cosa li usciti guelfi soprastati al termine più di due dì, non avendo novelle che venissono...

6.2.1 Sost.

[1] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 342.5, pag. 313: Egli è ancor assai tosto - ed a 'spettare / la cominciò, perché, quando venisse, / quivi 'l trovasse; e perché 'l soprastare / non gli paresse lungo, sí si misse, / per far ghirlande, ind' oltre a coglier fiori / piccioli e grandi, e di vari colori.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 13, vol. 1, pag. 31.8: E bene che col duca Andreas si ritenesse mostrandoli amore, nondimeno lungo tempo segretamente fece impedire a corte la diliberazione della sua coronazione. Onde per questo soprastare fu fatto l'ordine e messo a secuzione il ditestabile e patricida della sua morte.

6.2.2 Restare fermo.

[1] F Leggenda di Lazzaro, Marta e Maddalena, XIV pm. (tosc.): la Maddalena peccatrice andava col capo levato, guardando in qua e in là con grandissima vanitade, in tanto che tutta la gente soprastava per maraviglia, vedendola così bella, e ben ornata, e così sfacciata... || Cavara, p. 27.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 7, pag. 309.7: Il giudice, quasi tutto stupefatto, dell'accidente insieme con quanti ve n'erano, non sappiendo che dirsi, lungamente soprastette...

6.3 [Di uno stato di cose:] bloccarsi e prolungarsi (in assenza di un cambiamento o di una risoluzione).

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 38, vol. 2, pag. 135.35: E innanzi passò l'anno, che le legioni tornassero da Velletri. E così soprastette la bisogna delle leggi, e fu indugiato infino alli novelli tribuni di cavalieri; però che la plebe rifece li due tribuni della plebe, ch'aveano proposte le leggi.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 92, vol. 1, pag. 172.19: Nel cominciamento, l'oste de· rre d'Ungheria fu abondevole d'ogni grascia, per la ubidienza de' paesani; ma soprastando l'assedio, il servigio cominciò a rincrescere, e l'oste ad avere mancamento di molte cose e spezialmente di ferri di cavalli e di chiovi.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 61, vol. 1, pag. 561.20: Allora uno delli ambasciadori ch'era della casa di Tolomei disse a' compagni che nonn intendea sanza nuovo sindacato palese a' suoi cittadini fare quella somessione; e per questo traendosene catuno addietro, la cosa soprastette, e rimandarono a sSiena; di che lo 'mperadore ebbe maninconia e gran sospetto, e tutti i dì di questo astetto stette rinchiuso sanza dare alcuna udienza o mostrarsi ad alcuno.

7 Perdurare oltre un'interruzione; restar vivo e presente oltre un termine cronologico.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 312.4: ma però mi rallegro, perché l'ornamento è nella nostra etade né quella villanesca costuma, che soprastava a li primi avoli, stette infino a li nostri anni.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 503.12: Rispuose Niso: Io vorrei che tu sempre soprastessi; la tua età è più degna che la vita. || Cfr. Aen. IX, 212: «te superesse velim; tua vita dignior aetas».

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 51, par. 12, vol. 1, pag. 212.3: i biene d'esse leprose êllo spedale predicto devengano, se no soprestassero de luie figluogle maschie overo fenmene, êllo quale caso ei biene suoie ai figluogle remangano, se non coluie overo coloro altramente desponessero.

[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 912, pag. 403.5: E per levare via, che alcuno, data la petizione, non fosse di tanta potenzia, che ordinasse, o per amicizia, o per paura, che la predetta petizione soprastesse, o l'offeso la ritogliesse, s'ordinò che infra tre dì, a pena di 1000 fiorini, i Priori ed il notaio lo dovessero torre...

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 43, pag. 364.10: che quanto è lo spazio della vita umana, si stenda la cupidità della gloria, e massima parte di quella nella memoria e nella posterità soprastia. || Cfr. Liv. VIII, 8, 43: «maximaque pars eius in memoriam ac posteritatem promineat

7.1 Restare come rimanenza.

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 71, par. 1, vol. 1, pag. 271.17: le vece predicte detracte, pagate e scontate, co' dicto è, se non forsa el preço dei biene d'esso vendute, co' dicto è, el quale da le vece remarrà e sopresterà baste per la sua condannagione da pagare overo remedio d'essa se remedio averà.

7.2 Astenersi da qsa, passando ad altro o rinviando.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 200.8: secondamente l'amore universale che le cose dispone ad amare e ad essere amate, che ordina l'anima ad adornare queste parti. Poi, quando dico: Elle soverchian lo nostro intelletto, escuso me di ciò, che di tanta eccellenza di biltade poco pare che io tratti sovrastando a quella; e dico che poco ne dico per due ragioni.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 31, vol. 1, pag. 517.20: Ma sentendosi di piccola possanza, entrarono in trattato col conte di Lando, che dovesse conducere la compagna ne· Regno. Soprastaremo al presente a cquesta materia, parandoci innanzi più notevole avenimento di grave fortuna.

[u.r. 28.05.2015]