0.1 soprasedere, sopra sedere, soprasedesse, soprasedette, sopraseduto, sopra seggenti, sopraseggha, sopraseggio, soprassedette, sopresegga, sovra sedé, suprasedendu, suprasittiru; a: sovrasero; x: soprasegano; f: soprassedente.
0.2 Da sopra‑ e sedere (DELI 2 s.v. soprassedere).
0.3 Cronica deli imperadori, 1301 (venez.): 3.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.); x Lett. volt., 1339; Stat. lucch., XIV pm.; Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); a Doc. ver., 1387.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 La forma sovrasero a Doc. ver., 1387 va accostata alle forme interpretabili come «esempi di dileguo delle dentali etimologicamente sorde e sonore, anziché quali casi di sincope nelle sequenze postoniche -ter-, -der-»: cfr. Bertoletti, Testi veronesi, p. 147.
0.7 1 Trattenersi in un luogo, dimorare. 2 Essere preposto alla direzione di un'attività, soprintendere. 3 Desistere dall'intraprendere o dal proseguire un'azione, dal prendere una decisione (anche pron.). 4 Non prendere in considerazione. 5 Dilazionare nel tempo.
0.8 Luca Morlino 03.12.2012.
1 Trattenersi in un luogo, dimorare.
[1] Lett. volt., 1348-53, pag. 202.36: per piacere de' vostri parenti e vostro aremo sopraseduto oggi qui, e se più fusse bisognato per spacciare quello che scrivete.
2 Essere preposto alla direzione di un'attività, soprintendere.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 38.5: suprasedendu issu a li porti di la sua citati assiyata da li Rumani...
[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 63, par. 27, vol. 2, pag. 110.31: Ma possa la corte, encontenente l'omicidio conmesso, per enquisitione procedere a trovare la vertà del malefitio. E se comparirà l'acusatore enfra diece dì, sopresegga a la enquisitione e proceda l'acusa e la via ordenaria e receva cusì glie testemonie date per l'acusatore co' quegnunque altre glie quaglie crederà sapere la vertà.
[3] Lett. volt., 1348-53, pag. 164.15: insine al decto termine avemo facto soprasedere el nostro vicaro ogni suo processo.
3 Desistere dall'intraprendere o dal proseguire (un'azione), dal prendere una decisione (anche pron.).
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 202.23: li quali honorevol mente recevudi da Iustino, a li priegi del papa e deli messi, abiando compassion dela morte de Cristiani, le chiesie deli Arriani ello induxià e sovra sedé...
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 2, pag. 415.8: conciofossecosa che soprasedesse il giudice contro uno senatore colpevole et infame...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 43.28: li patruni di quilli schavi [[...]] se suprasittiru di adimandar la munita da lu imperaduri.
[4] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.25: Sopra -l septimo finalmente capitulo, soprasedette comandando che dovumque serà luogho dove infermi siano, li comandatori di quelle case con puro et devoto animo servano et diano adli 'nfermi che quine si riposano le cose necessarie...
[5] a Doc. ver., 1387 (3), pag. 445.18: p(er) altre caxone no(n) hà habù né à da pagaro altro che possasione e p(er) q(ue)sto sì à covegnù sovrasero, p(er)ché in veschevà no è e mal ge poravo esro ordeno de vendro possasione...
4 Non prendere in considerazione.
[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 66, pag. 40.21: lo liberto ingrato, essendo convito, fu spogliato di ragione di libertade, dicendo il suo segnore: - Sopraseggio che tu sii cittadino, il quale se' malvagio stimatore di tanto dono, e non posso vedere com'io creda che tu fossi utile a la cittade, il quale io conosco essere scelerato alla casa. Adunque vattene e sii servo, imperciò che non hai saputo essere libero.
[1] x Lett. volt., 1339, pag. 175: e che siate a' Signori nostri e preghiateli che in questi nostri facti soprasegano iffine al venire de' nostri ambasciatori.
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 42.3, pag. 310: Però, signor, secondo il tuo piacere / opera omai, e s' elli è di tal fretta / qual esse dicon, non soprasedere; / va e fa ciò ch' al tuo onore aspetta, / ché ciò m' è più ch' altra gioia in calere.
[u.r. 22.11.2019]