0.1 libidinosa, libidinose, libidinosi, libidinoso, libidinusu.
0.2 Lat. libidinosus (DELI 2 s.v. libidine).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. non libidinoso 1.1.
0.7 1 Dovuto o relativo alla libidine, in preda alla libidine. 1.1 [Detto di una vivanda:] locuz. agg. Non libidinoso: spiacevole al gusto. 2 Affetto da un desiderio smodato di soddisfazione sensuale, incline alla libidine. 2.1 Sost.
0.8 Sara Ravani 19.02.2013.
1 Dovuto o relativo alla libidine, in preda alla libidine.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 7, pag. 304.16: Et è la lussuria un appetito di delettanza libidinosa, de la quale dice Cato: quando la dannosa dilettanza de la lussuria ti terrà, non perdonare a la gola ch'è amica del ventre.
[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9d, pag. 23.12: E così l'a(n)i(m)a congiunta con la carne libidinosa conceputa in ardore inmoderato de luxuria ène in peccato originale...
[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 19, 16-33, pag. 379, col. 1.9: Sí ch'altro no vol dire la dicta femena se no: 'e' sum una di deletazione libidinosa circa le corporai affezioni, la qual compiaquo síe a chi meco s'usa, che no sença briga se parteno da mi'.
[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 2, pag. 233.4: Chi è colui, sì nimico d' ogni onestade, che veggendo i basci lascivi, li abracciamenti libidinosi e i lussuriosi congiugnimenti, non si vergogni?
1.1 [Detto di una vivanda:] locuz. agg. Non libidinoso: spiacevole al gusto.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 752.17: 58 E così recate da Cerere le non sapute abondanze, si tolse via l' uso delle non libidinose vivande.
2 Affetto da un desiderio smodato di soddisfazione sensuale, incline alla libidine.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 2, pag. 202.9: Diciassette anni fui meritrice pubblica, e sì disonesta e libidinosa, che non m'inducea a ciò cupidità o necessità di guadagno, come suole addivenire a molte, ma sola cupidità di quella misera dilettazione...
[2] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.136, pag. 44: Libidinosa e scelerata Sara, / che 'l dimonio eleggesti a tue governa, / per dare a sette isposi morte amara!
- Estens. Bramoso, esageratamente voglioso.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 202.3: Ca lu Senatu constrinsi a muriri di veninu lu so contrastanti spiritu per grandissimu turmentu, et insemblamenti per la sua pena arendiu meritu a quilli cruci per li quali issu avia turmentati li amici soy, facendu Gavuru lu squilyatu, libidinusu per obsequiu et sceleratu per imperiu. || Cfr. Val. Max., IX, 2, Ext. 3: «libidinosus obsequio».
[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 28, pag. 6.38: E qual cosa è più misera che credere al patricida dell'umanità e pietà, al libidinoso della castità, all' invidioso della scritta o all' eretico della fede catolica?
[2] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 463.39: Le quali cose, alcune per li loro effetti, sì como i conigli e le passere e' colombi, incitano molto, veduti da' libidinosi; e alcune dalli loro abiti e atti, sì come le donne scalze e scinte e danzanti.
2.1.1 Sost. Chi compie azioni disonorevoli, infame.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 32.9: e qualunque libidinoso, per la impunitade ardire la fellonía, e con guiderdoni essere incitati ad affliggere gl' innocenti, non solamente di sicurtà, ma eziandio di difension privati. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., I, 4: «flagitiosum quemque ad audendum quidem facinus impunitate, ad efficiendum vero praemiis incitari, insontes autem non modo securitate, verum ipsa etiam defensione privatos».