0.1 pentola, pentole, pentolla, pentule.
0.2 Lat. volg. *pinta (DELI 2 s.v. pentola).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Doc. sang., XIII ex.; Simintendi, a. 1333 (prat.); x Doc. pist., 1339 (2); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.; Doc. pis., 1361.
0.5 Locuz. e fras. accompagnare la pentola col paiuolo 1.2; adunare insieme la pentola e il paiuolo 1.2.
0.6 A Doc. prat., 1296-1305: la molgle di Pe(n)tola.
0.7 1 Recipiente di terracotta a due manici per la cottura di alimenti. 1.1 [In contesto fig.]. 1.2 [Con rif. alla fragilità:] fras. Adunare insieme, accompagnare la pentola e il, col paiuolo: accostare il debole al forte.
0.8 Sara Ravani 19.02.2013.
1 Recipiente di terracotta a due manici per la cottura di alimenti.
[1] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 162.15: Demmo in un laveggio e per ij pentole e per un ramauole per lo Portinaio, d. xxiij.
[2] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 42, pag. 19.6: Esdra è detta inperciò k'Esdra profeta primamente la trovò; secondo ke ssi dice vale propiamente a' malinconaci, timidi e a quelli c'ànno vitio di manecare i carboni e i peççi dele pentole...
[3] Doc. sang., XIII ex., pag. 78.16: Item di ciascuna soma di pentole e di testi den.
[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 6, pag. 133.3: E sapiate, è così madre di quociere lo cibo a uopo del corpo come la pentola di quociere la vivanda.
[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 219.4: e diè a lei, che pregava che le fosse data dell'acqua, alcuna cosa dolce, ch'ella avea prima cotta in una pentola.
[6] x Doc. pist., 1339 (2), pag. 107: tre copritoi di pentole s. 1.
[7] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 111, pag. 220.13: E detto questo andò e cosse uno capretto e, messo alquanto pane nella canestra e 'l brodo nella pentola, recò questo all'angelo, credendo che fusse uomo, che volesse mangiare.
[8] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 298.1: et hec olla, le et lebes, tis, la pentolla.
[9] Doc. pis., 1361, pag. 189.25: Pentule grande e picchule - x.
[10] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 25], pag. 246.29: Co(n)fetta così: il succhio bolla in una pentola et aggiugnivisi la calcina, et bene s'incorpori...
[11] Vita frate Ginepro, XIV ex. (tosc.), cap. 10, pag. 63.20: E frate Ginepro lieva quelle sue pentole da fuoco e fa sonare a mangiare...
- [Usato occasionalmente per 'calice'].
[12] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 112, S. Lorenzo, vol. 2, pag. 953.8: Allora io adirato ruppi l'uno orecchio de la pentola". Il calice chiamava pentola, lo quale calice lo detto imperadore avea fatto fare a la chiesa di santo Anastagio per onore di san Lorenzo... || Cfr. Legenda aurea, CXIII, 193-94: «Tunc ego iratus unam aurem olle prerupi. Ollam calicem vocabat...».
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 80.31: Grande diletto sarebbe loro, non avrebbono nullo male; molto volontieri s'apagherebbono di stare altressì nel fuoco de la pentola tua, non avrebbe danno.
1.2 [Con rif. alla fragilità:] fras. Adunare insieme, accompagnare la pentola e il, col paiuolo: accostare il debole al forte.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 13, pag. 225.13: Et non adunare insieme la pentola e 'l paiuolo, chè, se si percoteranno insieme, romperassi la pentola e 'l paiuolo griderà.
[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 13, pag. 101.23: [9] Chi aco(n)pa(n)gna la pentola col paiuolo, qua(n)do s'incappera(n)no, ronperassi la pentola.
[u.r. 06.10.2017]