POMPOSO agg./s.m.

0.1 pomposa, pompose, pomposi, pomposo, pompoxa, pompuse, pompuso, ponposa, ponposi, ponposo, pumpusu.

0.2 Lat. tardo pomposus (DELI 2 s.v. pompa 1).

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Che ostenta lusso e magnificenza. 1.1 Che privilegia l'aspetto esterno. 2 Che manifesta arrogante superiorità; baldanzoso, inorgoglito. 2.1 [Con valore avv.]. 2.2 Sost.

0.8 Sara Ravani 19.02.2013.

1 Che ostenta lusso e magnificenza.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 22, cap. 2, par. 8, pag. 353.11: Erriamo e diciamo: io non sono pomposo, ma niuno puote altrimenti a ragione vivere.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 5.1072, pag. 193: Ma sopra terra l'empïo tenere, / O voi con la milizïa pomposa, / Fate a la croce nuovo dispiacere.

[3] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 5, ott. 41.6, pag. 167: Costui, sì come quei che d'alto core / era più ch'altri in ciascheduna cosa, / fece a ciascun maraviglioso onore / or con cacce, or con festa graziosa / di belle donne e di molto valore, / con canti e suoni, e sempre con pomposa / grandezza di conviti tanti e tali, / che 'n Troia mai s'eran fatti eguali.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 11, vol. 2, pag. 221.22: Con zò sia cosa que issa fussi carriata supra unu carru pumpusu et quillu qui menava li cavalli tirandu li retini s'arestassi subitamenti, issa adimandau la causa.

[5] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 5, pag. 381.22: e mostrano la loro vanità in ornamenti, e fregiature di vestimenti, ed in pomposa compagnia di donzelli...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 6, pag. 28.17: [3] Et e' apello meretrixe la vita ponposa, la qual se demenna in le gran richeçe con gli gran deleti e con superba possança...

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 40, vol. 2, pag. 350.12: Li Romani aveano già conosciuto quello appresto pomposo, ed erano ammaestrati da' comandatori, che gente d'arme non dee essere pulita d'oro nè d'argento, ma dee essere fornita di ferro e d'animo...

[8] x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.), pag. 445: Con vestimenta povere, e devote, / non disonesto, iracondo, pomposo, / non fraudolente con vitiate gote...

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 5, vol. 2, pag. 596.24: Della sua morte non fu piccolo danno a' Perugini e per così lo riputarono, però che fare lo feciono cavaliere, e lli feciono le esequie regali e pompose col danaio del Comune...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 257.29: «O malvaso traditore, commo potte procedere da tene tanta crodeletate de vedere occidere lo re Priamo tuo signore, da lo quale fuste tanto magnificato de honore, e da chi tanta recipisti grandeze che da nullo se non da lluy aviste lo stato tuo magnifico e pompuso...

[11] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 6, 33.5, pag. 80: e quando fu la corte, com'io sento, / di baron piena e di genti pompose, / allor fece el re comandamento / a quel baron che ripreso l'avea, / c'aprisse qual più gòffan gli piacea.

[12] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 22, pag. 133.13: Se la groria de' vestimenti e la pomposa vanità del seculo ti tocasse, ricorre a la profonda umilità di Cristo, e troveràilo inviluppato in vilissimi pannicelli.

1.1 Che privilegia l'aspetto esterno.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 38, cap. 5, par. 13, pag. 547.5: non sarà quegli abbondevole di ricchezze e d' onori, ma sarà fidato governatore di piccolo terreno, ovvero continuo studiatore di non pomposa dottrina; più beato drento da sé, che nell' apparenzia di fuori.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 16, pag. 31.30: Sopra tutte le cose cerca te medesimo, e sappi se tu se' megliorato in filosofia, o nel vivere, perocché filosofia non è cosa pomposa, che disideri di mostrarsi al popolo. || Cfr. Sen., Ep., II, 16, 3: «Non est philosophia populare artificium nec ostentationi paratum...».

- [Detto di uno scritto:] ornato di abbellimenti retorici.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 181.1: La lettera era scritta in vulgare; non era pomposa, ma era como lettera de mercatanti.

2 Che manifesta arrogante superiorità; baldanzoso, inorgoglito.

[1] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 379, col. 3.17: et pectorito et pomposo, penzoso sempre andava, et cola facza ad terra.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 8.7, pag. 218: Stavasi Troiol non sanza tormento / del suo amore timido e sospeso, / quand'egli udì, dopo un combattimento / tra li Greci e' Troiani assai disteso / fatto, con uno ornato vestimento, / a Diomede gravemente offeso / tratto, tornar Deifobo pomposo / di cotal preda, e seco assai gioioso.

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 14.5, pag. 258: Marte tornava allora sanguinoso / dal bosco dentro al qual guidati avea, / con tristo agurio del re furioso / di Tebe, l' aspra schiera, e si tenea / lo scudo di Tideo, il qual pomposo / della vittoria, sì come potea, / ad una quercia l' aveva appiccato / cotal qual era, a Marte consecrato.

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 157.25: Io mi confesso a Dio, e a voi padre, che, come già confessandomi altra volta vi dissi, io fu' grande peccatore e in molti vizii occupato; ch' io fu' superbo e altiero, pomposo, vanaglorioso...

2.1 [Con valore avv.].

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 29.3, pag. 72: Vanagloria è un vizio sospettoso / A chi con sentimento si nutrica; / Perchè, chi l' ha, vede viver pomposo.

2.2 Sost.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 44.9, vol. 2, pag. 141: ancor greve è durare / con l'uom che d'ogni cosa è sospeccioso, / e più col disdegnoso, / né molto men ci fa noia il ponposo.