SCALCHEGGIARE v.

0.1 iscalchegiavano, scalcheggi, scalcheggia, scalcheggiandosi, scalcheggiare, scalcheggiasse, scalchegiando, scalchegiasse, scarchicae, scarcizao, scarcizar, squarcizar; f: scalcheggiavano.

0.2 Da scalcare.

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Tirare calci (anche pron.). 1.1 Battere il terreno con i piedi. 2 Fig. Mancare di rispetto (a qno) con atti o parole, disprezzare (un'istituzione).

0.8 Sara Ravani 19.02.2013.

1 Tirare calci (anche pron.).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 245 rubr., vol. 2, pag. 335.9: De la pena di chi scalchegiasse alcuno.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 27, pag. 170.13: E se la cavalla scalcheggiasse, e impazzasse, affatichisi un poco colle morse, e starà cheta.

[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 404.4: e i buoi che iscalchegiavano significano i suditi, i quali none ubidiscono a' loro prelati...

[4] f Bibbia volg., XIV: Oza stese la mano all'arca di Dio, e tennela, perocché i buoi scalcheggiavano (calcitrabant), ed avevano chinata l'arca. || TB s.v. scalcheggiare.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 39, S. Agata, vol. 1, pag. 342.3: due cavalli si gareggiavano insieme e, scalcheggiandosi, l'uno di quelli due diede uno grande morso a Quinziano... || Cfr. Legenda aurea, XXXIX, 100: «Quintianus autem, dum ad eius investigandas divitias pergeret, duobus equis inter se fremitum dantibus calcesque iactantibus, unus eum morsu appetiit».

1.1 Battere il terreno con i piedi.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 629.31: E quelli [[Acron]], morendo, co' calci scalcheggia la sua terra e le non rotte lancie insanguina e molti più altri n'abbatte, tra' quali l'alto Orode, sopra 'l quale poggiato coll'asta puose il piè. || Cfr. Aen., X, 730-31: «Sternitur infelix Acron et calcibus atram / tundit humum exspirans infractaque tela cruentat».

2 Fig. Mancare di rispetto (a qno) con atti o parole, disprezzare (un'istituzione).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 41.13, pag. 250: Che, se fosse scarcizao / lo cavo ch'El à cernuo, / nostro camim sereiva errao / e lo mondo confunduo.

[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 255.20: È vero che non piacendo troppo la venuta dello 'mperadore a' Cardinali, e spezialmente a que' di qua, perchè sempre sogliono, quando sono forti, scalcheggiare la Chiesa...

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 47.38, pag. 36: e qual poder battaglia inver te spande / contra lui forza e tuo senno dimostra / con fatti e non con mostra, / sì ch'ogni villanel te non scalcheggi / come mi par che 'n giorno in giorno veggi.