SCARCERARE v.

0.1 scarcerando, scarcerare, scarcerassero, scarcerate, scarcerato, scarcere.

0.2 Da carcere.

0.3 Stat. perug., 1342: 1.

0.4 In testi tosc.: Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.); Boccaccio, Rime, a. 1375.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Far uscire di prigione. 1.1 Liberare (da un luogo in cui qno è costretto). 1.2 Fig.

0.8 Sara Ravani 19.02.2013.

1 Far uscire di prigione.

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 64, par. 1, vol. 1, pag. 255.1: autoritade e bailia aggiano e niuno altro ofitiale de trare ei pregione e trare e liberare e relasar fare ei pregione de la carcere e de le carcere del comuno de Peroscia ei quagle e quante da scarcerare e liberare seronno da qui ennante êlle festivitade...

1.1 Liberare (da un luogo in cui qno è costretto).

[1] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 41.44, pag. 221: Dalla qual risurgendo spezzò porte / del scuro Limbo, scarcerando quegli / che degni ritrovò per giusta sorte.

1.2 Fig. || Nell'unico es. rif. ad una canzone.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 21.82, pag. 47: Voglio, canson, che di bei fiori alisiti / et, così facta, inpisiti, / non con figura ferma o come carcere, / perch'inde voi' te scarcere / doppo tuo dire, e puoi, se non vedessimi / perché lontana stessimi, / ivi in quel basso non te fare annicola...