RIPENSARE v.

0.1 repensa, repensando, repensare, repensate, repensava, repenso, repenssa, ripensa, ripensai, ripensando, ripensandola, ripensandole, ripensandolo, ripensandosi, ripensano, ripensar, ripensare, ripensasse, ripensasseno, ripensassimo, ripensaste, ripensata, ripensate, ripensati, ripensato, ripensava, ripenseranno, ripenserete, ripenserò, ripensi, ripensiamo, ripensino, ripensirò, ripenso, ripensò, ripensossi.

0.2 Da pensare 1.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. pensare e ripensare 2.

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

0.7 1 Tornare con il pensiero a fatti, persone o discorsi conosciuti, ricordare, rammentare (anche pron.). 2 Riflettere attentamente, considerare con cura una questione o un'idea, meditare (anche pron.). 2.1 Escogitare, pianificare. 2.2 Figurarsi con il pensiero, immaginare. 2.3 Valutare situazioni e nozioni applicando il giudizio, considerare, ritenere (anche pron.). 3 Riconsiderare azioni o discorsi per non ripeterli o per modificarli in futuro, ricredersi (anche pron.).

0.8 Marco Paciucci 20.02.2012.

1 Tornare con il pensiero a fatti, persone o discorsi conosciuti, ricordare, rammentare (anche pron.).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 112.16: Io confesso ch' io feci questo fatto e non domando che voi mi perdoniate; ma se voi ripensaste quanto bene e come grande onore i' òe fatto al comune, ben sarebbe degna cosa che mi fosse perdonato.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 35.15, pag. 614: Amor, quand'io me repenso / de tanto be[n] ke mme' ài facto, / so' doloroso et afflicto / perk'io T'aio rocto lo pacto.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 32, pag. 243.20: Gaumedes quando [...] vidde che fu trovato e seppellito lo giorno seguente a guisa reale, e' ripensossi Gaumedes d'essere signore, et in cotale maniera stese lo suo pensiero.

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 2, par. 4, pag. 71.11: io al modo de' Pittagorici, e per confermare e migliorare mia memoria, ciò, che in quello dì io abbia detto o udito o fatto, ripenso la sera.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 24.6: Intanto ripensano l'oscure parole della data risposta, e rivolgono intra loro.

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 4, pag. 663.16: Poscia consideri e ripensi e ricordisi della sua indignità e della sua miseria, secondo la natura corrotta, e de' suoi peccati e difetti e ingratitudine.

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 119.21: Adunque chi fu quelli che aperse la porta a questa usanza, per la quale ora s' assordano li orecchi della corte per udire i fatti greci? Secondo ch' io mi ripenso fu Molone retorico, il quale assottigliò l' ingegno di Marco Tullio Cicerone.

[8] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 37, pag. 212.7: Lo giusto perisce, e niuno lo ripensa nel cuor suo.

[9] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 33, pag. 64.5: E tutto questo fa perché non ripensa el benefizio del Sangue sparto con tanto fuoco d' amore.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 19, pag. 242.13: e pu se dorea de lo peccà de quello chi li avea faito quelo mar, che de lo damno so mêsmo e no pensava quello ch' el avea parduo de fora, repensando e doglandose de quelo che quello avea perduo dentro.

[11] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 107, comp. 17a.3, pag. 85: Maturo - senno amor iusto dispensa. / Sicuro - prince suo stato ripensa.

2 Riflettere attentamente, considerare con cura una questione o un'idea, meditare (anche pron.).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 211.7: «Io son Secondo, tuo figliuolo». E quella ripensa e riguardollo e rafigurollo e venelene sì gran vergogna ch'ella nol potte patire.

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 57.11, pag. 854: Non te voli levare de lo lecto / a repensare la sua morte amara; / [e] per te fo levato nella Croce!

[3] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 437.24: E però, amico caro, inn el mio caro, la prova di me mi muove in dire a te, che consideri e pensi e di ripensare non stancare quanta già fue la mia vaghabundità e come lo mio cervile capo inn ei nuvoli lo tenea.

[4] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 26.5, pag. 385: Or ti ripensa: enfin al dì 'l vi tenne / con canti, con sonare e con diletto!

[5] Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.), 2.12, pag. 340: Deh or vi repensate ben ancora; / né no devegna, per vostro difetto, / ch'indarno vada l'amor che mi acora!

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 19-27, pag. 11, col. 2.7: cossí lui, ch'era giunto a la fin de quella selva, zoè de la ditta via viciosa, sí se repensava in so core a quanto rixego e perigolo era stato.

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 448.19: quando la vide per le fiacole accese nel tempio di Venus, con animoso desiderio desiderante e ficante lo suo viso in Elena, sigillatamente le sue membra di tanta bellezza ripiene sottilmente ripensa.

[8] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 1, pag. 608.3: Ripensi e cogiti e rivolga l'anima dentro nella sua mente, come ella fu fatta di niente.

[9] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 412.14: Tu, inmantenente che la matura età verrà, fa che ti ricordi; e il padre Enea, e il tuo zio Ettor, ti destino ripensando nell'animo li esempli de' tuoi.

[10] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 3.40: repensa infra ti mediesimo quando che tu seras ritornado in la tua patria, et se tu troveras la soluçion della mia quistion, io ti daroe mia figlia per muier.

[11] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1902, pag. 88: Et queste donne tuttavia / tornando ratto per la via, / venia[n]o ensieme raigionando / et dicendo et repensando: / «Quello hom noi aiutaràne / et la petra ne volteràne».

[12] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 7, vol. 1, pag. 723.10: Il tiranno li disse che ssi ripensasse, e poi tornasse a llui; e a tanto si partì messer Francesco.

[13] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 142, pag. 197.19: Cusì si confessava lu bonu rey David ki dichia cusì: "Eu ripensirò tutti li mei mali in amaritudini di lu meu cori".

[14] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, par. 16, comp. 62.89, pag. 152: ma ora, ripensando / che l'uom troppo parlando / vien ripreso, / per non star più suspeso, / concluderò testeso / mie parole.

- Sost.

[15] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 12, cap. 3, par. 6, pag. 249.10: Lo ripensare de' mali che debbono venire, alleggerisce l' avvenimento loro, il quale tu hai molto innanzi veduto.

- Fras. Pensare e ripensare: rimuginare, indugiare con insistenza e sollecitudine su un pensiero o sulla risoluzione di un problema.

[16] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 13, cap. 1.229, pag. 313: Dicon le balie Franciesche: che, tutti / Pensatie ripensati i modi loro, / È di men rischio tenerlo rivescio.

[17] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 126, pag. 104: pensa e repenssa quel che dei parlare / ché la parolla non può retornare / perch' è dita.

[18] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 14, pag. 14.20: ma e' mi sono venute alle mani cose per le quali io penso e ripenso.

2.1 Escogitare, pianificare.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 25.67, pag. 597: Tante so' le bructeçe - k'i'aio repensate, / e le carnaletate - k'i'aio troppo amate, / e le male sagette - ke 'l cor me so' passate, / ke nnon è lengua alcuna ke 'l potesse cuntare.

2.2 Figurarsi con il pensiero, immaginare.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.311, pag. 184: Come seranno, dì', se dir lo poy, / ch'io non so ripensar dove si possa / star questo inverno giente cossì grossa.

2.3 Valutare situazioni e nozioni applicando il giudizio, considerare, ritenere (anche pron.).

[1] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 219.6: Ma la cosa sozza, s'è amata, ripensa quello amore come suo honore e come quello a cui è obligata per iustitia, e perciò da la parte sua l'amore conviene che sia perfetto.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 7, pag. 74.1: Così avviene, che ciascuna fama di lungo tempo, se colla smisurata eternità si ripensi, non piccola, ma nulla del tutto esser parrà.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 7, pag. 34.12: Ed un giorno pensando Nonnoso che, se non fosse quella pietra, quello luogo almeno per alquante erbe odorifere potrebbe bastare per orto, ripensossi che quello sasso non si potrebbe muovere per cinquanta paja di buoi.

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 7, pag. 92.4: E un iorno pensando Nonoso che se no fuse quela prea quelo tal logo almem per alquante erbe odorifile porea bastar per orto, repensando che quela prea né se poea move' per .l. paira de boy e seando desperao d' ogni uman aitorio, retornà solamenti a lo divim conforto.

3 Riconsiderare azioni o discorsi per non ripeterli o per modificarli in futuro, ricredersi (anche pron.).

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 12.11, pag. 762: ki de malfare se travaglia, / no lo porrà davante Lui celare, / da poi ke Cristo vede enteramente / le gogitatïoni de lo core. / Dunque, ki se repensa, savio ène.

[2] Neri de' Visdomini (ed. Panvini), XIII sm. (fior.), 4.57, pag. 253: Ripensi ciò che face, / ch'è cosa sì fallace / tanta rea 'niquitate.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 1, par. 8, pag. 65.12: l' uomo seco abitando dee ripensare gli suoi difetti per ammendarli.

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 1, pag. 179.15: Ma quelli che ssi vuole comunicare e siasi provato, come detto è, e spezialmente lo prete, se questo l'incontrasse in cotali feste principali, dico che per reverenzia dell'excellenzia del Sacramento dée lassare la Messa, che nolla dica in quello die, ripensando sé e la sua miseria.

[5] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 11, pag. 86.5: È dunque bisogno, che l' uomo prima si ripensi, ed accenda a odio, e dispiacere del peccato, e così con dolore, e con vergogna si vada ad accusare.

[6] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 140, pag. 141.23: Ripensandosi poi il re Davit di quello ch' avea fatto, et come avea rotti i comandamenti di Dio, parveli avere male fatto, et disse che non era dengnio d' avere la misericordia di Dio.

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 2, pag. 80.25: Lantora l' abao, repensando de cor l' aspereça e la dureça sua e la humilitae e mansuetudem de Libertim <...> acusandose incorpandese de la iniuria che faito li avea.

- Sost.

[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 5, pag. 145.31: Ora, ad avere contrizione, vale il ripensare i peccati commessi, per li quali l' uomo ha offeso Iddio e ha fatto ingiuria al prossimo, ha fatto lieto il diavolo e contristato l' agnolo.