PENSATIVO agg.

0.1 pensativo.

0.2 Da pensare 1, con calco sul lat. putativus.

0.3 Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

0.5 Locuz. e fras. padre pensativo 1.

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

Doc. esaustiva.

0.7 1 Presentato come vero pur non essendo tale.

0.8 Marco Paciucci 09.11.2012.

1 Presentato come vero pur non essendo tale.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 165, S. Clemente, vol. 3, pag. 1475.27: E quelli disse ched era Simone non quanto a la verità, ma quanto a la simiglianza e a la paruta, onde quel ch'a Faustiniano dirà qui disotto: "Io sono Simone" e l'altre cose, de[an]si pigliare: "Cioè, quanto a la paruta, paio ch'io sia Simone". Fue adunque Simone, cioè pensativo. || Cfr. Leg. aurea, CLXVI, 157: «Fuit ergo Symon supple putativus».

- Padre pensativo.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 13, Circonc. G. Cristo, vol. 1, pag. 164.8: questo nome Jesù gli fu posto ab eterno da l'angelo e dal padre pensativo, cioè Joseppo.

[u.r. 08.10.2013]