INESORĀBILE agg.

0.1 inexorabil, inexorabile, inexorabili; f: inesorabili.

0.2 Lat. inexorabilis (DELI 2 s.v. inesorabile).

0.3 Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.

0.4 In testi tosc.: Petrarca, Canzoniere, a. 1374.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che non si lascia vincere o impietosire. Estens. Spietato, implacabile. 1.1 Fig. Contro cui non c'č rimedio (detto del destino, della morte).

0.8 Rossella Mosti 15.04.2013.

1 Che non si lascia vincere o impietosire. Estens. Spietato, implacabile.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 70.14: Ca modu virannu in mezu furtissimi et inexorabili vinditti, et diversi mayneri di peni, li quali per certu su utili diffindimenti di li ligi, ma non su da ripuniri in lu placivili et ripusatu numeru di li scripturi.

[2] f Consolazione a Marcia volg., XIV (fior.), XXII, pag. 94.24: Ma presuppognamo ch'egli avesse voluto vivere, non gli bisognava egli pregare Seiano? e se voleva morire, pregare la figliuola; l'uno e l'altro inesorabili? Diliberō adunque d'ingannare la figliuola. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Fig. Contro cui non c'č rimedio (detto del destino, della morte).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 127.17, pag. 170: Poi che la dispietata mia ventura / m'ā dilungato dal maggior mio bene, / noiosa, inexorabile et superba, / Amor col rimembrar sol mi mantene...

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 332.7, pag. 413: Crudele, acerba, inexorabil Morte, / cagion mi dāi di mai non esser lieto, / ma di menar tutta mia vita in pianto, / e i giorni oscuri et le dogliose notti.