0.1 inofeso, inoffesi.
0.2 Lat. inoffensus (DEI s.v. inoffeso).
0.3 Simintendi, a. 1333 (tosc.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (tosc.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che non subisce alcun danno, protetto (rif. a una persona). 1.1 Invulnerabile (con rif. ad una parte del corpo).
0.8 Rossella Mosti 15.04.2013.
1 Che non subisce alcun danno, protetto (rif. a una persona).
[1] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 56.8: Chapitolo VJ. - Di tenerne inofeso e di non temere di serpi. - Se porai de' ramerino nella tua chasa, non temerai che ti possa nuocere serpe, nč serpente, nč altro velenoso animale.
1.1 Invulnerabile (con rif. ad una parte del corpo).
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 77.10: La piaga fece pianto, come nel corpo del percosso marmo; e la piastra della spada rotta saltň dal percosso collo. Poi ch'egli ebbe dato assai gl'inoffesi membri a colui che se ne maravigliava, disse Ceneo: ora t'attieni, ch'io voglio tentare il tuo corpo col mio ferro. || Cfr. Ov., Met., XII, 489: «Ut satis illaesos miranti praebuit artus».