0.1 rengioire, ringioio, ringioire, ringioirti, ringioisce, ringioiscie, ringioiscono, ringioissono, ringioito.
0.2 Da gioire, sul fr. réjouir.
0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 2 [6].
0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Rendere gioioso o più gioioso (qno). 1.1 Sollevare (l'animo). 2 Provare un'immensa gioia, rallegrarsi vivamente (per un avvenimento, un successo). Anche pron. 3 [Per errore di trad. o guasto testuale].
0.8 Rossella Mosti 15.04.2013.
1 Rendere gioioso o più gioioso (qno).
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.106, pag. 269: O ennamorato Dio, - d'esto amor me novella, / che sì ben renovella - l'amanti rengioire: / contemplar sì poss' io - tua faccia tanto bella, / reposome con ella, - né altro vòi sentire...
[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 104.5, pag. 210: Ma 'l Die d'Amor non fece pa sembiante / Ched e' fosse anoiato dell'udire, / Anzi gli disse per lui ringioire: / «E' convien al postutto, Falsembiante, / C[h]'ogne tua tradigion tu sì cci cante, / Sì che non vi rimanga nulla a dire...
[3] Dante, Rime, a. 1321, D. 75.8, pag. 269: saggia, gentile, core aumilïato, / ciò che sguardate fate ringioire.
[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 17.154, pag. 158: La sommitade dell'aiere spande / Una rugiada soave, amorosa; / Questa rinfresca e ringioiscie i cori: / Tutti i feriti che ssi lavan d'essa, / Molto radolcan le ferite sue.
2 Provare un'immensa gioia, rallegrarsi vivamente (per un avvenimento, un successo). Anche pron.
[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 88, pag. 337.17: egli sì fae manifesto alla reina Isotta della ritornata di Tristano. Ed ella, intendendo sì fatta novella, tutta se ne ringioisce e fiorisce sì come fa l'albero per la bella primavera...
[2] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 33.2, pag. 835: - Maestro mio, ben puoi d'amor cantare / e ringioirti, ché il tuo piato è vinto: / tant'ho il mio rocco tra su' pedon pinto, / ch'i' gli ho saputo scacco matto dare.
[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 1, 8.5, pag. 9: Ma come piacque al verace Dio, / doppo alcun tempo la sua cara sposa / ingravidò, che n'avie gran desio, / d'un fanciul maschio; e 'l re, senza aver posa, / d'allegrezza e gran festa ringioio...
- [Con specificazione della causa].
[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 457, pag. 462.8: Egli à vertù delle pietre preziose e di sopra queste; e di questa signoria, quando quelli che lo porta è tra gente, tutti gli portano onore e riverenza, e si ringioiscono della sua venuta.
[5] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 2, 37.4, pag. 29: E stando Giosafà co' suoi donzelli, / a parlar cominciò e ringioire, / con que' cortesi giovanetti snelli, / de la gran novità che con desire / veduta aveva per la città bella...
- [Rif. ad animali:] farsi più gioioso; rinnovare un canto di gioia (detto dell'allodola).
[6] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 55.3, pag. 850: Veggio l'aloda de terra salire / faciendo dolce canto deletoso, / e veggiola cantando rengioire / quanto più sente l'aire glorïoso; / e quando vole a terra revenire, / fa uno canto più suavitoso.
3 [Per errore di trad. o guasto testuale].
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 25, par. 5, pag. 409.9: e già il detto uficio portavano, così in fatti senbiaboli le leggi meno ringioissono per quello stabilisscimento e a quelli che ppiù privilegi ottriando... || Cfr. Defensor pacis, II, 25, 5: «eciam in consimilibus actibus leges minus rigorosas pro hiis statuebant ipsisque quam plurima privilegia concedentes».