0.1 mactamente, matament, matamente, matamenti, matamentre, mataminti, mattamente.
0.2 Da matto 1.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Disticha Catonis venez., XIII; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).
In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).
0.5 Locuz. e fras. non mattamente 1.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 In modo irrazionale o irragionevole, contrario al buon senso, all'esperienza o alle consuetudini. 1.1 In modo disordinato, casuale.
0.8 Elisa Guadagnini 18.06.2013.
1 In modo irrazionale o irragionevole, contrario al buon senso, all'esperienza o alle consuetudini.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 37, pag. 125.20: tutti periscono insieme color che mattamente et gravamente combattano.
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De quinquaginta curialitatibus ad mensam, 59, pag. 317: Anc sia bon vin in desco, guarda ke tu no te ivrij. / Ki se ivria matamente, in tre mainer offende: / El nox al corp e a l'anima, e perd lo vin k'el spende.
[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 17: no(n) credere ala tua moglie lame(n)tantesi mactame(n)te deli servi, che molte volte la fe(n)mina àe in odio colui lo quale lo marito ama.
[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 220.19: Calatino console andando a Camerina, una città di Cicilia, mattamente in uno aguato menò l' oste, il quale l' oste di Cartagine assai dinanzi avieno ordinato.
[5] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 39, pag. 39.7: chi fugge quel pericolo che per lo suo comune dee pigliare, mattamente si porta, perché fuggir da sezzo nol puote, e vive tra gl'altri cittadini vitiperato.
[6] Disticha Catonis venez., XIII, Prologo, pag. 41.6: Nient crederàs tu matamentre.
[7] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 313, pag. 336: Tu parle mactamente, / homo sença coraiu...
[8] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 79, pag. 324.5: Me digando contra la mente se sforçano alcun de reprendere lo loro segnore matamente, mostrando et alegando defecto in le naturate nature et in la natura naturante.
[9] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 11, pag. 13.1: L' altra [[extremitade]] si è ardimento, per lo qual l'omo saje in li perigoli matamente.
[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 452, pag. 471.2: Lo figliuolo Tideus entrò co· lloro dentro al borgho molto mactamente, de la qual cosa elli riceverà molto gran dampnaggio inanzi che se ne parta...
[11] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 5, 55-72, pag. 119, col. 1.2: 'l vodare no se de' fare cussí mattamente come fe' Yete...
[12] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 4, pag. 549.1: raccontiamo quelle questioni, alle quali o creduto non fu, o mattamente vi fu data fede.
[13] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 497.19: Eurichion morì over caçé bevando mattamente li dadi vini...
[14] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la oratione devota, vol. 1, pag. 199.33: voy doma(n)day cossa che voy no poey portar, che alcum demanda più aoto che no li covem, como fe' la mayre de ly doy apostoli, che ella domandava matami(n)ti co(m) grande presontiom...
[15] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33., pag. 290.19: deventata Circe 'namorata de me, composse et ordenao co li ingiegni delle soy incantatione, cossì mattamente me adolce che per uno anno intero non appi potentia de me partire...
[16] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 22, pag. 136.19: Alora lo monago, conosando la soa corpa, citàsage a li pè' e confessà che matamenti avea faito...
- Locuz. avv. Non mattamente.
[17] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 325.3: ed ella, maliziosa, giuochi non mattamente la battaglia de' ladroni: uno scacco perisce con due nemici.
[18] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 6.12: Quivi comandoe che stessoro i nuvoli, e' venti che fanno i freddi, con le saette. Lo componitore del mondo permise a costoro no mattamente avere l'aria.
1.1 In modo disordinato, casuale.
[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. V [Phars., V, 700-721], pag. 94.30: Ma poi che l'alto vento Notho àe percosse le tese ale, mescolate si raunano mattamente ne' mescolati gomitoli, e la lettera turbata perisce, sparte le penne.
[u.r. 08.10.2014]