0.1 mactarlo, matrà , matrò, matta, mattare, mattasse, mattassero, mattato, mattava, mattavano, matterà , matterò, matti, matto.
0.2 Lat. volg. *mattare, variante di *mattiare 'colpire con la mazza' (Nocentini s.v. mattatoio).
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.).
0.5 Le forme attribuite a Don Arrigo in Giovanni Villani sembrano presupporre una base iberica matar (cfr. Larson, in PSs, vol. III, p. 1148).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Si registrano sotto questa voce anche possibili occorrenze di mattare 2, nell'accezione estens. di 'vincere, sconfiggere': cfr. mattare 2.
0.8 Elisa Guadagnini 18.06.2013.
1 Massacrare, uccidere. Estens. Sconfiggere.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 22, pag. 265.22: da' Dei il detto sacrificio fue addomandato a' Romani [[...]]; i quali per mattare una pecora della sua greggia forse sarebbero offesi...
[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 6.2, pag. 126: Se, per amor, null'omo porta pena, / or se ne posi, ch'io ciascun ne matto; / c'Amor legato m'à di tal catena, / c'ongn'altro amante n'ag[g]io d'er[r]or tratto.
[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 3, 3.8, vol. 2, pag. 325: fa ragion ch'el non saccia i tuoi tracti / se non come sai tue / le contenençe sue, / ma sempre guarda ch'esso non ti matti. || Cfr. lat.: «Semper ut te non superet nichilominus attendendo».
[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 281.4, pag. 184: non creda verun che colpa v'à, / çamay per sue ferute mactarlo sì / ch'el negletisca vendetta molti dì / d'ognun scotiço che rebello gli sta...
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 10, vol. 1, pag. 427.6: don Arrigo disse: «Per lo cor Dio, o el mi matrà , o io il matrò».
[6] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 228, pag. 582.14: Orion fu uno cacciatore, lo qual volse mattare Scorpione, unde amburo si mutóno in segni di cielo.
[7] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 134, pag. 310.26: Il ladrone non viene, se non per furare, e per mattare, e per uccidere.
[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 49, terz. 81, vol. 3, pag. 53: Correan gli anni, quando fu quest' atto, / mille trecento tredici, del mese / d' Agosto; ond'ogni Ghibellin fu matto.
[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 164.14: io lodo che uno valentre barone vada per tutte le nostre chontrade sommovendo gente per essere alla difesa di noi, in modo che mattare possiamo l'orgolglio greco.
[u.r. 08.10.2014]