MATTERÌA s.f.

0.1 materia, materìa, materie, matheria, matterìa, mattería; a: matieria; f: mattaria.

0.2 Da matto 1.

0.3 Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7.

In testi sett.: Lio Mazor(ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Mancanza (permanente o temporanea) di raziocinio; azione o comportamento che è o appare irragionevole, contrario al buon senso.

0.8 Elisa Guadagnini 18.06.2013.

1 Mancanza (permanente o temporanea) di raziocinio; azione o comportamento che è o appare irragionevole, contrario al buon senso.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 95, pag. 189.24: E incontanente T. tornoe in sua matteria. E Governale quando vide che T. iera tornato in sua matteria, disse: «T., io vi prego che voi vi dobiate confortare.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 10, pag. 114.3: E quanto savere e quanto abito virtuoso non si pare, per questo lume non avere! e quanta mat[t]erìa e quanti vizii si discernono per avere questo lume!

[3] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 24, pag. 72.22: (e) viti Peri(n)ça su la mia riva e comença'-lo forte ruscar, ch'el nava de not faça(n)do brige (e) materie...

[4] f Fiore di Virtù, 1305/23: Mattería è contrario vizio della virtù della prudenza. || Crusca (4) s.v. matteria.

[5] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la desleotae, vol. 1, pag. 85.18: La segonda desleotae chi nasse da l'orgio, sy è matheria ché ello s'apella matho chi è fora de lo seno.

[6] Gl A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag. 109.1: Materia, overo mattezza, secondo Plato è per quattro modi: primo, esser continuamente matto; secondo, esser matto a certi tempi, e questo s'appella lunatico; terzo è materia di malizia, e questo s'appella matto malvagio; quarto è matto di poco senno...

[7] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 70, pag. 75.1: et è gran matieria no siando de necessitade a volerse ornar con suo lolde, perché questo parlar no plaxe a Dio.

[8] Tristano Veneto, XIV, cap. 26, pag. 70.16: «Como? - disse Pernan - se lo vostro lignacio fexe materìa, adonqua sì volemo nui altramentre far...

[9] F Laude pseudoiacoponica trecentesca Or udite mattaria, 1: Or udite mattaria / De la pazza vita mia. || Tresatti, p. 27.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 9, pag. 95.19: parseli che fuse gram materìa de far aparagiar le bote no sperando de lo vim, seando vastâ la vigna.

[u.r. 24.12.2020]