0.1 macti, mato, matta, matti, matto.
0.2 Da mattare 1 (Nocentini s.v. mattatoio).
0.3 Lunardo d. G., XIII sm. (pis.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Lunardo d. G., XIII sm. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Boccaccio, Decameron, c. 1370.
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Di colore opaco, poco luminoso. 1.1 Locuz. nom. Oro matto: similoro. 1.2 [Bot.] Locuz. nom. Figaro matto: sicomoro. 1.3 Fras. Penna matta: lanugine, piuma minuta degli uccelli. 1.4 Fig. [Rif. a una persona:] mogio, smorto.
0.8 Elisa Guadagnini 18.06.2013.
1 Di colore opaco, poco luminoso.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 4, terz. 22, vol. 1, pag. 42: le Colonne [[...]] Prima l' abbacinaro, e fecier matto / il lor vago colore, e con affanni / le ci mandar coperte di scarlatto...
1.1 Locuz. nom. Oro matto: similoro.
[1] Lunardo d. G., XIII sm. (pis.), 57, pag. 291: Serventes', a dir esto / va', ché per serv'i' resto, / pió puro c'oro matto, / a quei c'ha nom' di Gallo: / se Dio di mal traga-llo, / non crea a vista né a matto.
1.2 [Bot.] Locuz. nom. Figaro matto: sicomoro. || Resta dubbio che possa trattarsi di matto 1.
[1] ? Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 203, pag. 217.15: siccomoro è un nome composito da siccos grece, che vuol [dire] figo, e moro latino, e chiamase figaro mato over figaro de pharao(m).
1.3 Fras. Penna matta: lanugine, piuma minuta degli uccelli. || Att. unica nel corpus. Resta dubbio che possa trattarsi di matto 1.
[1] ? Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 2, pag. 283.8: avendol già tutto unto di mele e empiuto di sopra di penna matta e messagli una catena in gola e una maschera in capo...
1.4 Fig. [Rif. a una persona:] mogio, smorto.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 238, pag. 275.27: Quelli dell'oste de' Greci erano molto macti e pensosi, ché troppo avevano gran paura e gran doctanza...
[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 9, 44.8, pag. 122: non v'ebbe alcun savio in quelle scole / de la legge fallace de' bricconi, / che potesse resistere a ta' fatti; / ma rimaser confusi, vinti e matti.
- [Per calco del fr. ant. faire mate chiere:] fare matta cera: assumere in volto un'espressione triste. || Cfr. Godefroy s.v. mat.
[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 25, pag. 102.20: Suoi compagni e sua masnada, che così lo veggono partire, ne fanno molto gran duolo e molto matta cera, ch'egli ànno di lui molto gran paura.
[4] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 7, 37.6, pag. 94: io sì m'infegnarò, per questo errore, / ad aver male e farò matta cera...
[u.r. 08.10.2014]