0.1 fortuneggi, fortuneggia, fortuneggiando, fortuneggiare, fortuneza.
0.2 Da fortuna.
0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 2.1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).
In testi sett.:Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Essere in uno stato di rischio, di incertezza; affidarsi al caso, alla fortuna. 2 [Detto del mare:] essere agitato da una tempesta. 2.1 Fig. [Detto dell'ira:] scoppiare, scatenarsi.
0.8 Maria Fortunato 18.06.2013.
1 Essere in uno stato di rischio, di incertezza; affidarsi al caso, alla fortuna.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 42, vol. 2, pag. 71.1: In questo modo si guidava la nostra città fortuneggiando.
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 30, vol. 1, pag. 647.15: E in quella mattina ebbe lo 'mperadore novelle della novità di Siena, che lli dierono assai maninconia e pensiero, e più perché si trovava fortuneggiare in Pisa, e mal fornito di gente d'arme da potere provedere e riparare alle fortune che ssi vedea aparecchiare.
2 [Detto del mare:] essere agitato da una tempesta.
[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 267.4: e piace loro sì di stare al governo ed al timone delle pericolanti navi, per potere levare e lasciare chi loro piace, per potere delle imbarcate merci, [e] sì del navilio, come della compensazione del getto in mare quando più fortuneggia, alleggiare la barca...
[2] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 160.23: quelli ha la nave in viaggio: pensi che 'l mare sempre fortuneggi e che le ripe sian sozze per lo suo danno.
2.1 Fig. [Detto dell'ira:] scoppiare, scatenarsi.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.290, pag. 163: Ogni vertue se bandeza / quando l'ira fortuneza.