STIFICANZA s.f.

0.1 steficanza, stificanza; f: istificanza.

0.2 Etimo incerto: da stificare oppure da testificare. || Cfr. stificare.

0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.).

0.5 Locuz. e fras. di buona stificanza 1; di mirabile stificanza 1; di ottima stificanza 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Naturale disposizione d'animo, inclinazione innata che fa presagire la futura condotta del soggetto; indole (per lo più rif. a soggetti di giovane età). 1.1 [Rif. a uno stato di cose:] segno premonitore.

0.8 Cosimo Burgassi 18.06.2013.

1 Naturale disposizione d'animo, inclinazione innata che fa presagire la futura condotta del soggetto; indole (per lo più rif. a soggetti di giovane età). || Nei volgarizzamenti traduce sempre il lat. indoles.

[1] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 52, pag. 824.20: Per comprovare la steficanza d' Ottaviano induce quella d' Ercole, il quale le favole dicono che fu f. di Iove...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 489.9: Nella quale generazione di scaltrimento e di malizia primamente è da ricontare Junio Bruto. Però che, conciosiacosa che dal re Tarquinio suo zio vedesse divellere ogni steficanza di gentilezza, e intra li altri vedesse morto uno suo fratello però ch' era di vivo ingegno, si finse d' essere pazzo...

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 25, pag. 169.5: Ne' polli de' cavalli si voglion guardare i segni, che mostrino buona stificanza di loro, secondo la loro etade...

[4] f Deca quarta di Tito Livio, XIV (fior.), L. V, cap. 15, vol. 5, pag. 356.1: Grandissimi pianti fu nella corte reale, e grande il desiderio che del giovane aveano, però ch'egli avea già dato di sé tale esperienza, che se avvenuto fosse lui più lungamente essere vivuto, di grande e di giustissimo re istificanza in lui appariva. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Le stampe antiche leggono: «testificanza».

- [Detto di una persona giovane:] di buona, ottima, mirabile (e sim.) stificanza.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 103.9: questi morì giovanetto pieno di buona stificanza, onoratore di valenti uomini, liberale, e virtuoso amatore di giustizia...

[6] f Boccaccio, Fiammetta, 1343-44: Del quale Virgilio tanti versi, d'ottima stificanza di giovanetto, discrisse. || Crusca (1) s.v. stificanza, dove il contesto è così commentato: «Lo stampatore per non intendere il valore di questa voce, la mutò in testificanza». L'ed. inclusa nel corpus legge infatti «testificanza»: cfr. Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 28, pag. 148.29.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 9, pag. 282.16: Androgeo, giovane di mirabile stificanza...

1.1 [Rif. a uno stato di cose:] segno premonitore.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 103.6, pag. 44: Molte cose diverse oltre natura / v'avenner, tutte di rea dimostranza: / la terra si crollò oltre misura, / femine parturir' fiere 'n sembianza, / gemevan l'ossa de le sepoltura. / Ed una forma di rea steficanza / volò stridendo intorno a la cittade, / sì che i coltivator de le contrade / lasciar li campi e fuggir per dottanza.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 51, vol. 2, pag. 358.7: Ma quello che segue, tutto paia da' prencipi suoi da poco curare e di piccola stificanza, [[...]] [può] generare divisione e scandalo nella nostra città.