0.1pensea, pensëa, pensee, pensée, penseia, penseie.
0.2 Fr. pensée (GDLI s.v. pensea).
0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 2.1.
0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.).
N Att. solo fior.
0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Insieme delle facoltà mentali umane, attraverso cui è possibile percepire, comprendere e valutare le cose (con particolare rif. a quelle razionali e intellettive, in opposizione al cuore come sede dei sentimenti, e al corpo); lo stesso che pensiero. 1.1 Fras. Essere di sana pensea: essere equilibrato, avere buon senso. 2 Ciascuno degli atti del pensare attraverso cui l'uomo svela i moti del suo animo o esprime la sua volontà, idea; intenzione. 2.1 Opinione formata sulla scorta di un ragionamento, convinzione (di qsa). 2.2 Intenzione deliberata rivolta a perseguire uno scopo, piano, calcolo. 2.3 Cura, attenzione ai bisogni di qno. Fras. Avere pensea a (qno): darsi pensiero, preoccuparsi (di qno).
0.8 Rossella Mosti 18.06.2013.
1 Insieme delle facoltà mentali umane, attraverso cui è possibile percepire, comprendere e valutare le cose (con particolare rif. a quelle razionali e intellettive, in opposizione al cuore come sede dei sentimenti, e al corpo); lo stesso che pensiero.
[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 112, pag. 111.20: tu dei esere tutto giorno volonteroso e curioso di tenere caro ciò che tu dei, cioè d'amare Iddio tuo Signore e tuo Criatore di tutto tuo cuore e di tutta tua pensea, e d'amare il prosimo tuo altresì come te medesimo.
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 25, par. 20, pag. 422.11: E in quella novella e ttastore dinanzi non abbia fizzione il vescovo di Roma no· meno falsamente, che ffollemente contra sua pensea... || Cfr. Defensor pacis, II, 25: «contra suam mentem».
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 19, pag. 447.13: gli onesti costumi conronputi e dissciprine dell'uno XVJ e dell'altro le pensée e 'l corpo de vizi, disoluzione, malvagità e errori quasi tutte maniere di tutto oquparono. || Cfr. Defensor pacis, II, 26, 19: «mentes et corpora viciorum…».
1.1 Fras. Essere di sana pensea: essere equilibrato, avere buon senso.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 13, par. 3, pag. 72.1: Però che lla pluralità de' cittadini nonn è né malvagia né indiscreti quanto alla pluralità di supposo e in più tenpo; però che tutti o molti sono di sana pensea e di ragione e d'apetito e disiderio diritto alla policia... || Cfr. Defensor pacis, 1, 13, 3: «omnes enim aut plurimi sane mentis et racionis sunt».
2 Ciascuno degli atti del pensare attraverso cui l'uomo svela i moti del suo animo o esprime la sua volontà, idea; intenzione.
[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 65, pag. 69.19: - In questa maniera credette ucidere Erode Domenedio, ma l'alto Signore, che sopra tutti è ponsente, seppe bene la sua rea pensea, sì se ne guardò sì che ' Giudei no potero avere balìa di lui...
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 6, pag. 60.24: «ddue preti de' giudei vennono di malvagia e ffellone pensea contra Susanna per la uccidere e ffare morire».
2.1 Opinione formata sulla scorta di un ragionamento, convinzione (di qsa).
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 182.2, pag. 366: «Quando 'l cattivo ch'è ssarà 'ncacato, / La cui pensëa non serà verace, / Sì crederà che 'l fatto su' ti piace / Tanto, c[h]'ogn'altro n'ài abandonato...
2.2 Intenzione deliberata rivolta a perseguire uno scopo, piano, calcolo.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 25, par. 17, pag. 419.10: E da chapo per la già detta paura e però che de' privilegi di su detti alle singnorie delli altri reami, juridizione e posessioni ocqupare non sanza chalunnia li sarebe aperta entrata, richiamando per aventura alquno de' prenzi l'esenzione del prenze di Roma per alqun'altra chautelosa pensea a cciò cierchando entrare. || Cfr. Defensor pacis, II, 25, 17: «alia quadam astuta meditacione ad hec quesierunt intrare».
2.3 Cura, attenzione ai bisogni di qno. Fras. Avere pensea a (qno): darsi pensiero, preoccuparsi (di qno).
[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 280, pag. 195.4: "Bel sire, volete voi ch'io mi tenga a Dio di tutte le cose che m'avrano bisogno? Credete voi ch'egl'abia tutta sua penseaa me? Egl'à asai a pensare altrove ch'a me".
[u.r. 12.08.2013]