PORCILE (2) agg.

0.1 porcil; f: porcile.

0.2 Da porco.

0.3 Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Di porci. [In contesto fig.:] moralmente corrotto. 1.1 Della carne, lussurioso.

0.8 Sara Ravani 18.06.2013.

1 Di porci. [In contesto fig.:] moralmente corrotto.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 1, pag. 5.1: [2] A tuto questo greço porcil e bestial, lo qual no pò sentir dolzeça spiritual, darà forsse da rier lo nostro sermonar, perçoché sul so' fronte e dichio principal el porta sententia greve e desconça, chi non è da creer, e parole no veraxe quanto al so' zuiar.

[2] f Pistole di S. Girolamo volg., XIV: E non è da maravigliarsi se in uno mercato dove si vende ogni cosa, cioè Roma, si trovoe chi questa dottrina porcile comperasse. || TB s.v. porcile.

1.1 Della carne, lussurioso.

[1] F Cronichetta fior., XIV: Tiberio se n'andò all'isola di Capri [[...]] e quivi prese ogni diletto ch'egli seppe e potè avere di lossuria, e con questo porcile diletto quivi si morì. || Manni, Cronichetta, p. 156.