0.1 ençendera, ençendra, ençendrà , ençenerà , ençenerasse, engenarare, engenarò, engenera, engeneraa, engenerado, engeneran, engenerano, engenerare, engenerarea, engeneraro, engenerasti, engenerata, engenerate, engenerati, engenerato, engènere, engenerer, engenerò, engienerato, enzenerase, incendera, inçendera, inçenderare, incenderase, inçenderase, inçendere, inçendererà , incenera, inçenera, inçenerà', inçenerá, inçenerâ, inçenerado, inçenerady, inçenerao, inçenerar, inçenerasti, inçerenà , ingenarano, ingendranu, ingendrari, ingendrata, ingendrati, ingendratu, ingendrau, ingenera, ingenerà , ingeneradi, ingenerado, ingenerai, ingenerando, ingeneranno, ingenerano, ingeneransi, ingenerao, ingenerar, ingenerare, ingeneraro, ingeneraron, ingenerarono, ingenerasene, ingenerasi, ingenerasse, ingenerassero, ingenerassi, ingeneraste, ingenerasti, ingenerata, ingenerate, ingenerati, ingenerato, ingenerava, ingeneravano, ingeneravisi, ingenere, ingenereranno, ingenererebe, ingeneri, ingenerino, ingenerò, ingeneroe, ingeneròe, ingenerrà , ingenerrai, ingennera, ingennerata, ingenneri, ingennerò, ingenneró, ingienera, ingienerano, ingienerare, ingienerassono, ingieneraste, ingienerata, ingienerate, ingienerati, ingienerato, ingieneravano, ingienerebbe, ingienererà , ingienererebbono, ingienerino, ingienerò, ingienirino, ingindrau, inginerestitene, inzenera, inzenerà , inzenerada, inzeneradi, inzenerado, inzeneram, inzenerano, inzenerao, inzenerare, inzenerati, jngeneròne, 'ngenera, 'ngenerai, 'ngenerano, 'ngenerare, 'ngeneraro, 'ngenerasti, 'ngenerate, 'ngenerati, 'ngenerato, 'ngenerò, 'ngennerai, 'ngennerano, 'ngienera.
0.2 Lat. ingenerare (DELI 2 s.v. ingenerare). Per le forme con ‑ndr‑ è possibile l'interferenza del fr. engendrer.
0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 5.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1298; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV pm.
In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Poes. an. savon., XIV.
In testi mediani e merid.: Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Lett. napol., 1353; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Far venire all'esistenza. 1.1 Pron. Riprodursi. 1.2 [Detto di esseri umani e degli animali:] procreare dei figli, mettere al mondo qno. 1.3 Pron. [Detto di un animale]. 1.3 Produrre un organismo vegetale. 2 [Relig.] [Con rif. al dogma della Trinità e all'incarnazione di Dio, fatto uomo in Cristo]. 2.1 Pron. Incarnarsi. 3 Dare origine a elementi o eventi naturali (specif. atmosferici). 3.1 Produrre o favorire (la produzione di fluidi organici, con rif. alla teoria degli umori). Anche pron. 3.2 [Med.] Provocare (un'alterazione dello stato di salute). 4 Suscitare (un sentimento o uno stato d'animo). 4.1 Pron. [Detto di un dubbio o di un ragionamento:] avere origine, insorgere. 5 [Con rif. ai comportamenti umani:] provocare (una det. conseguenza).
0.8 Giulia De Dominicis 18.06.2013.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 50, vol. 1, pag. 382.10: Generazione è quella opera di natura per cui tutte cose sono ingenerate...
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 51.5: issa, chò la natura, avi grandissimu putiri, apressu la quali esti infinita fatiga di ingendrari ogni cosa.
[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 15, ch., pag. 189.26: è di natura di corpi disotto, i quali s'ingenerano e corompono.
1.1.1 [Filos.] [Con rif. alla teoria dei quattro elementi:] avere origine.
[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 4, ch., pag. 163.3: Dimostra qui Aristotile come l'uno elimento hae a ingenerare da l'altro, e dice che li elementi hanno insieme generatione l'uno da l'altro...
1.2 [Detto di esseri umani e degli animali:] procreare dei figli, mettere al mondo qno.
[1] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 78, pag. 421: Li nostri padri che n' à inzenerati / e li nostri madri che in corpo n' à portati, / asè mali noti e dì y àmo dati...
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 5, pag. 169.31: E così fanno e recevono similitudine tutti li animali che s'engeneran per coito...
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 2, pag. 130.18: E dovemo sapere che 'l congiungimento dell'uomo e della femmina è principalmente per ingenerare...
[4] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 426, pag. 99: te prego, / ke la femena e l' om ke m' ençendrà al mondo / k' ello ge sia propitio lo to bel volto alegro...
[5] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 400, pag. 32: lu savio Salamone ipso lo jngeneròne; / et Iohacchim dellu sou lignayo descese...
[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.269, pag. 162: Or pensa l'amor che t'à menao / queli chi t'àm inzenerao...
[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 166.9: o che tu sii uomo, coloro che t' ingeneraro sono beati...
[8] Lett. napol., 1353, pag. 123.24: Saçati cha la (con)tessa de Cata(n)çano mi mandao uno ba(r)rile de tu(n)nina (et) qua(n)ti puoviri 'd'a(n)no ma(n)giati (et) ma(n)gie(r)ra(n)no ta(n)ti angeli siano all'anima de chi la i(n)generao.
[9] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 253, rubr., pag. 285.6: femina che spesso si corronpe di sua orina dormendo, e nolla può ritenere, può ella ingravidare, e l'uomo ingenerare?
[10] Poes. an. savon., XIV, 2.26, pag. 17: Elizabeth figlor portava / che l'era sterile de natura; / monto gle parse cosa dura / che mai enzenerase...
- Fig.
[11] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 1.55, pag. 663: O canzon mia, che tanto lodi Amore, / chi te dimanda chi te fice, déglie / che non t'ingenerò altre che eglie.
- Fig. Dare i natali a qno.
[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 28.10: Lacedemonia iamay non ingendrau homu nìn mayuri nìn plù utili a la republica que fu Ligurgu...
- Sost.
[13] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, proemio, pag. 70.32: la V partiene alli membri diputati allo ingenerare.
[14] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 603, pag. 196: e· lado ingenerare / e lo grave portare / e 'l parto doloroso...
[15] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 9, pag. 141.6: Et conciosiacosa che po x anni la virtù de lo 'ngenerare sia multo mancata et envecchiata ne la cavalla...
1.3 Produrre un organismo vegetale.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 44.15: e ciò che vi nasce non sia buccioso, nè ritorto, ma ingeneri erba che significhi buon frumento.
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 111.21: e la terra fatta rossa del sangue ingenerò il giglio del colore della porpora...
- Fig.
[3] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 282.2: Dove è da notare che la sapienza, secondo che dice la Scrittura, è sposa dell' uomo giusto, della quale si dee ingenerare ligittimo frutto col seme della parola d' Iddio.
[4] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 50, pag. 193.14: perché le percosse loro ingenerano fiori e frutti. Fiori di gloria e lode del nome di Dio...
2 [Relig.] [Con rif. al dogma della Trinità e all'incarnazione di Dio, fatto uomo in Cristo].
[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 5, pag. 89.5: M. Perzò ke sì com lo splendore da lo sole, tuto in-cossì lo Fiolo è ingenerado da lo Padre.
[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 69, pag. 75.1: né quello Santo Spirito no fue unque fatto né criato né ingenerato par lo Padre né par lo Filio, ma egli è uscito de l'uno e de l'altro.
[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 499, pag. 42, col. 2: Inçenerao si è in le', / Jesu Criste, filiol de De...
3 Dare origine a elementi o eventi naturali (specif. atmosferici).
[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 4, ch., pag. 217.22: Dunque quello che ingenera la brina è il freddo grande...
[2] Lucidario ver., XIV, L. 1, quaest. 5, pag. 6.16: Responde el maystro: Sì como lo sole ingenera la clareça, tuto somientemente engenera lo patre lo fiolo...
- Pron.
[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 6, pag. 170.23: Unde, volendo noi cercare la casione che fa tremare la terra, trovamo una ventosità che s'engenera e·llo ventre de la terra...
[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 388.18: Grandine è una congelazione di gocciole di piogia [[...]] la quale s' ingenera nelli nuvoli lontani dalla terra...
3.1 Produrre o favorire (la produzione di fluidi organici, con rif. alla teoria degli umori). Anche pron.
[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.22: Et è melanconia humor spesso e grosso, inçenerà da la feza e da la torbanza del sangue.
[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 2, pag. 140.15: Vino dolcie e grosso, sì come novello, sì schalda e ingienera molto sangue...
[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 5, pag. 129.35: e spezialmente vagliono a usare a coloro che ssi lievano d'infermitadi per rivenire al loro primo colore, perciò che d'essi s'ingienera sottile sanghue e chiaro...
[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 24, ch., pag. 277.20: E davano exempro ne l'animale ove sono due omori ingenerati dal cibo...
- [Rif. a una sostanza organica].
[5] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 26, pag. 102: La nassïon de l'omo sí è de tal color / K'el fi inzenerao il brut interïor / De sangu' ked è mesgiao de puza e de sozor...
3.2 [Med.] Provocare (un'alterazione dello stato di salute).
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 1, pag. 137.5: perciò che -l pane azimo è duro e non si quocie bene ala forciella e dimoravi molto, e fae il ventre infiare, e costipa e tura le vie del feghato, e ingienera pietra nele reni...
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 93, pag. 98.34: Questo conferma Diascorides e dixe che la inçendera ve(n)toxitè e infiaxom...
- Pron.
[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 133.13: Per li dilicati mangiari s'ingenerano molti malori.
[4] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 21, pag. 42.1: laonde s'ingenerano nel corpo gravissime e pericolose infermità.
4 Suscitare (un sentimento o uno stato d'animo).
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 163.22: Dubitoso è quello nel quale o la sentenzia è dubia o la causa è in parte onesta et in parte è sozza e disonesta, sicché ingenera benivolenzia e offensione.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 9, vol. 2, pag. 171.21: Lu quali cussì representava li mali di quista vita que, insetata la lur ymagini intra lu cori di li audituri, a multi ingenerava vuluntati di disiyari la morti...
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 10, pag. 467.25: però che in loro non avesse punto ingienerato la fede, la quale al corso del suo predichamento ingienerare (non) intendea.
- Pron.
[4] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 205.4: per solo l'udire sì s' ingenera un amore nel cuore, e incomincialo ad amare.
[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 35: et dell'una vendecta s'ingenera l'altra et di briga in briga s'ingenera et nascie odio...
4.1 Pron. [Detto di un dubbio o di un ragionamento:] avere origine, insorgere.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 131.2: Della questione. Questione è quella contraversia la quale s' ingenera del contastamento delle cause in questo modo...
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, pag. 92.2: Ma dicendo queste cose anco mi s' ingenera un' altra questione nel core, di quella parola che dice David profeta a Dio...
5 [Con rif. ai comportamenti umani:] provocare (una det. conseguenza).
[1] Stat. lucch., XIV pm., pag. 82.28: Queste cose suole la 'nvidia frequentemente ingenerare, unde, sì come ruina di casa, debbono li frati schifare queste cose...
[2] Stat. venez., 1366, cap. 161, pag. 74.34: Cum ço sia cosa ch'el sia bene et utile removere quelle cose le quale possa ingenerare alcun dampno del nostro Comune...
- Pron.
[3] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 66, pag. 296.22: Conciosiacosachè molti peccati s'ingenarano e si fanno, e molte mali oppinioni ne nascono nelli animi delli uomini e de le femine...
- [Prov.].
[4] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 55.24: et en cotal mesura piçolo començamento sì ençendra molto grande caose...
[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 8: di piccula favilla nasce gra(n)de fuoco, (et) picculo incomi(n)ciame(n)to inge(n)nera gran facti...
[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 4, pag. 15.13: è certo que picula favilla engenera grande foco...