STRANGOLARE v.

0.1 istrangolarci, istrangolare, istrangolati, istrangolato, istranguló, strangholato, strangola, strangolà , strangolando, strangolandosi, strangolar, strangolare, strangolarli, strangolarlo, strangolaro, strangolarono, strangolassi, strangolassono, strangolata, strangolate, strangolati, strangolato, strangolatolo, strangole, strangolerebbe, strangoli, strangollava, strangolò, strangoloe, strangolollo, strangorar, stràngula, strangulado, strangulare, strangulata, strangulau, stranguliati, stranguló, strangulyata, strangulyau; a: strangulato.

0.2 Lat. strangulare (DELI 2 s.v. strangolare).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota le forme stranguliati, strangulyata e strangulyau, att. in Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), con infisso di semivocale e prob. esito fonetico in palatale.

0.7 1 Uccidere qno tagliandogli o comprimendogli la gola. 1.1 Provocare la morte per soffocamento (il cibo, il fumo, ecc.). Anche pron. 2 Fig. Ridurre allo stremo delle forze, prostrare. 3 Ingoiare voracemente.

0.8 Sara Ravani 18.06.2013.

1 Uccidere qno tagliandogli o comprimendogli la gola. || Non sempre determinabile a quale dei due metodi ci si riferisca; il primo corrisponde al mod. 'sgozzare'.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 214.13: E per commandamento de Maurio fo strangolato ne la presone.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 177.4: La moglie pensò di strangolare; perché non avea figliuoli, lasciolla e poscia l'uccise sotto cagione d'avolterio.

[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 142.19: E' si disse che questo Papa fece sacretamente pilglare papa Celestrino che rinunçiò, e fecello istrangolare, e altri dissero ch'elli fece morire in prigione...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 20, pag. 24.4: Crudeltà di battallia è prendere pulcelle a forza, strangolare infanti nel grembo de' padri e de le madri, sforzare donne...

[5] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 2, pag. 101.28: inco(n)tene(n)te arei avuto bailia sop(ra) lui, et aréilo stra(n)gulato i(n)co(n)tene(n)te, et cusì aré finita la sua vita i(n) male opre et serebbe st<at>o n(ost)ro.

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 187.16: Questo dito Comodo a tuti incomodo in la chasa vestale strangulado morì.

[7] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 7, pag. 86.1: Et questo farebbe lo demonio, ch'elli strangolerebbe l'omo incontenente per la paura ch'elli arebbe di non perderlo.

[8] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 4, 40-54, pag. 94, col. 1.18: sí Michele cum Gabriele e cum etiamdeo Raphaele angello, lo qual fo quello che custodí Tobía delle man della figlia de Raguelle, che strangollava tutti li soi spusi la prima notte, che cum loro se collegava...

[9] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 7.12, pag. 174: Mentre che questi la sua oste mena / In Aulide, essendo sanza vento, / Della sua figlia diletta Efigena / Ogni atto pio di padre avendo spento, / Prese 'l coltello e, tristo sacerdote, / La strangolò.

[10] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 45.5, pag. 173: topino mi, quand'io fo' bateçà / fose eio caçuto morto per sentencia! / alora fose stà strangolà / quando io era sença cognosença!

[11] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 198.16: Lo dicto imperatore dentro in Roma fo strangolato.

- [Con una corda]. || Equivale a 'impiccare, impiccarsi'.

[12] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 15, pag. 312.19: E certe di loro si uccisero insieme l' una l' altra feggendo; e altre con funi, legandole al carro, si strangolaro. || Cfr. Orosio, Hist., V, 16, 18: «aliae laqueo de subrectis plaustrorum temonibus pependerunt».

- [Rif. a un animale:] uccidere stringendo la gola della preda fra i denti.

[13] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 53, vol. 1, pag. 135.1: E per ciò egli avvenne, che quando egli tornava, un leone lo strangolò, e poi fu sepolto in Betel.

[14] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 10, pag. 78.25: il quale, sì come il fiero lupo le timide pecore sanza difesa strangola, così costui andava uccidendo qualunque davanti gli si parava.

[15] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 74.3, pag. 277: Né altramente infra le pecorelle / si ficca il lupo per fame rabbioso, / col morso strangolando or queste or quelle...

- [In contesto fig.].

[16] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.166, pag. 357: e l' Ira, ciò sentenno, sì se occide, / la Mansuetude sì l'ha strangulata; / l' Accidia, che unqua mai non ride, / Iustizia sì l'ha troppo ben frustata...

[17] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 403, pag. 339: Loco la Accidia stràngula cum corda de enterdente / ke essa advia filata.

1.1 Provocare la morte per soffocamento (il cibo, il fumo, ecc.). Anche pron.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 141.12, pag. 588: no dexiar bocon manjar / chi te poesse strangorar, / ché, se lo mondo vòi aver, / pur così ben lo pòi tener, / con tuta la bubanza soa, / como l'anguila per la coa.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 6, pag. 642.16: Annibale, li uomini usciti di Nocera per la sua fidanza, con due vestimenta per uno, di quella cittade che non si potea vincere, cinta di muri doppii, strangoloe nel vapore e ne' fumi del bagno.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 70, pag. 166.33: e trovando ivi alcuna scheggia di legno, egli la si ficcò tutta nella gola per sì gran forza, che 'ncontenente si strangolò.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 155.28: Onde e però anco dice: Le voluttà estirpa come cosa vilissima, perciocchè a modo di ladroni ci abbracciano per istrangolarci.

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 316, pag. 351.25: Maximamentre questo se dé fare in li luogi, in li qualli se uxa lo elleboro, e in li homini, de li qualle no se teme che i se strangole, como è li magri, li qualle è seguri da questo nocumento, quando i receve questa medexina, no abiando el stomego vudo da cibo.

- [Con valore iperbolico].

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 12, vol. 2, pag. 229.32: Et per lu mottu que issu avia dittu tantu se pruvucau in risu que issu, ridendu, se strangulau.

2 Fig. Ridurre allo stremo delle forze, prostrare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 25.5: Lu quali non sufferssi qui fussi strangulyata et distructa la republica da la pestilenciusa manu di Tyberiu Graccu.

3 Ingoiare voracemente.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 23, pag. 112.21: e trovò-sse inganao chomo 'l pesso o l'uxel de l'aere quando el strangola un vermo del qual è vestio 'l ferro e dentro ghe sta coverto l'amiçol d'aççar: el se creeva d'aver un bochon gioto ma el se trova preso e tuto angustioso...

[u.r. 07.12.2017]