SVERGOGNAMENTO s.m.

0.1 isvergongnamento, svergognamento.

0.2 Da svergognare.

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

0.7 1 Mancanza di vergogna per ciò che si fa o si dice, impudenza.

0.8 Rossella Mosti 23.08.2013.

1 Mancanza di vergogna per ciò che si fa o si dice, impudenza.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 10, pag. 90.5: Et Seneca disse: «Dale soççe parole ti guarda, p(er)ciò ke la licentia d'esse nutrica isvergo(n)gnam(en)to».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 16, pag. 677.15: Ma quando elli riempiuto le vele di svergognamento è portato al sommo grado de l'ardire... || Cfr. Val. Max., IX, 15, 2: «Sed dum plenis inpudentiae velis ad summum audaciae gradum fertur...».

[3] Gl Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 145.13: come dice s. Bernardo, intollerabile impudenza, cioè svergognamento si è, che, ove la divina maestà si esinanitte, e avvilì, insuperbisca, e invanisca l' uomo, che è un vermicello...