SVERGOGNATEZZA s.f.

0.1 svergognatezza.

0.2 Da svergognato 2.

0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

Doc. esaustiva.

0.7 1 Assoluta mancanza di ritegno o di rispetto.

0.8 Rossella Mosti 23.08.2013.

1 Assoluta mancanza di ritegno o di rispetto.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 7, pag. 520.7: Poi, compiuti li soldi, lo giovane tornò a casa, e trovolla a sè chiusa per lo errore del padre, e per la svergognatezza de li amici lasciati eredi.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 3, pag. 547.18: Caja Affrania moglie di Licinio Bruzzione senatore, pronta a contrarre liti e quistioni, per sè sempre appo il pretore parlò, non perchè avesse difetto d'avvocati, ma perchè abbondava di svergognatezza.