SVERGOGNATO (2) agg./s.m.

0.1 isvergognata, isvergognatissima, isvergognato, svergognata, svergognati, svergognato, svergugnata, svirgugnatu.

0.2 Da vergogna (con ex- privativo).

0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Anche s.f. (svergognate).

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

0.7 1 Privo di pudore e misura. 1.1 Senza vergogna riguardo al sesso. 1.2 Che contraddice il pudore e la misura nei sentimenti e nei comportamenti, moralmente disprezzabile. 1.3 Audace, privo di timidezza e di esitazione.

0.8 Marco Paciucci; Rossella Mosti 23.08.2013.

1 Privo di pudore e misura.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 26.7, pag. 792: non se reteine, tanto è svergognato, / de tentare l[a] umana natura.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 17, vol. 3, pag. 61.9: Però che sono tali cose, che l'uomo dee temere ragionevolmente, sì come sono vizii, ed ogni cosa che pone l'uomo in mala nominanza: e quegli che non ha paura di queste cose, si è svergognato e degno di vitupero.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 3, pag. 11.17: Così è de' peccatori, che perdono la faccia e non si vergognano, e diventano svergognati.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 2, vol. 2, pag. 153.30: Ottacilia [...] de amica ubedienti que issa l'era subitamenti li fu commu districta usurera, adimandanduli li dinari, li quali, commu con svergugnata fronti se li avia facti prumittiri, cussì foru con vana stipulaciuni.

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 124.10: O pertinace e isvergognato amore, a che non costringi tu li appetiti de' mortali!

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 28, vol. 1, pag. 249.9: Onde si dice nelli Proverbi: Quando l' empio è venuto in profondo delli mali, dispregia Dio, e diventa isvergognato ad ogni male.

- Sost.

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 83, pag. 229.23: Allora lo svergognato confessa in palese, e piuvica la sua infermità.

[8] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 194.17: E se per avventura alcuno svergognato o arrogante prossumisca di storciersi contro all'opere dell' Eterno Arteficie, [...] rispondere [dovete] a lui così.

- S.f.

[9] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 23.106, vol. 2, pag. 400: Ma se le svergognate fosser certe / di quel che 'l ciel veloce loro ammanna, / già per urlare avrian le bocche aperte...

1.1 Senza vergogna riguardo al sesso.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 576.14: 148. e dice, che di sopra v' era una puttana sciolta ed isvergognata, della quale è qui scritto.

[2] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.290, pag. 54: Anco vidi costretto a cotal' voglie / Venere e Marte svergognati all'atto.

1.2 Che contraddice il pudore e la misura nei sentimenti e nei comportamenti, moralmente disprezzabile.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 197.32: Perciò che non pare che quelli servi castitade al suo amante, secondo che vuole amore, lo svergognato proponimento del quale scuopre la pura mente.

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 213.80, pag. 271: O svergognato ardire; / Una zoppa bugia / Voler a lunga via / Guidar molti c'han senno!

1.3 Audace, privo di timidezza e di esitazione.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 259.23: Se tu parrai saccente alle sempici e se tu parrai isvergognato alla vergognosa, immantenente quella si disfiderà di te.

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 11, pag. 86.22: dee avere lo peccatore una vergogna svergognata, cioè che molto si vergogni della colpa commessa, ma non lasci però d' accusarla, e di farne penitenzia.