ÌRIDE s.f.

1 Immagine di una serie di archi concentrici nella gamma dei colori dello spettro solare, arcobaleno.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 10-21, pag. 273, col. 1.4: Come si veggion... çoè come se veçon molte volte in una nuvela del sole tenua, traparente, archi paralleli, çoè archi equidistanti che faça li radii del sole, come appar per lo Filosofo in Metaura, capitolo d'Iride, ch'èno de diversi coluri secondo che la nuvela è folta o tenua...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 21.5: e però sogiugne, che ll' aurora [ori]entale, cioè [quei] vapori, che si trovava essere in tale ora nell' Oriente, per lo aprossimare del Sole, in prima s'imbiancavano, poi per la refrazzione delli radii del Sole in essi sì diventavano vermigli, e mescolati per la superabondanzia de' radii solari, sì come tratta il Filosofo nella Metaura, nel capo di Alo e [I]ride...

[3] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Comparve l'iride nel Cielo, che fu segno della pace.|| Crusca (3) s.v. iri, e iride.

2 [Min.] Pietra cristallina che riflette i colori dell'arcobaleno.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 3.53, pag. 435: E se d'udirlo propio tu vagheggi / de l'iride pietra e de la sardonica, / similemente quivi fa che veggi; / e troverai ancor ne la sua cronica / qual v'è l'andromada, la pederonta, / e una ed altra gentile e idonica.

3 [Anat.] Membrana circolare pigmentata dell'occhio, posta dietro la cornea, di colore variabile nei diversi individui.

[1] f Libro della cura delle malattie: La pupilla è dilatata, e l'iride apparisce intorno più smorta. || Crusca (3) s.v. iri, e iride.