0.1 çirfalchi, gerfalchi, gerfalco, ggirfalco, gierfalcho,girfalchi, girfalco, zirfalchi; f: giesfalchi, girifalchi, girifalco, zifalco.
0.2 Fr. ant. gerfalc (Cella, I gallicismi, p. 420).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); F Tesoro volg., 1285/99 (pis.); Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.).
In testi sett.: Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.); F Poes. an. bologn., 1383 (?).
0.6 T Doc. sen., 1277-82: Pepo da Gierfalcho. || Cfr. Castellani, Gramm. stor., p. 112n: «È notevole che in Toscana il n. l. Gerfalco (Montieri), che sembra derivare da quello dell'uccello da preda, sia attestato già nel 1156 [...] e nel 1158 (Testimonianze di Travale)».
N Accanto a girfalchi in Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.) sono att. nella trad. ms. altre lez., oltre alla banalizzazione ghufi: gruilfangi e soprattutto grifagni «interpretazione da non escludere senz'altro» (Contini, PD, vol. II, p. 414). Per l'incrocio tra girifalco e grifagno, ma nell'altro senso, v. grifagno 3.
0.7 1 [Zool.] Uccello rapace dell'ordine dei falconiformi di grande stazza, tipico della Scandinavia, molto apprezzato in falconeria (Falco rusticolus). 1.1 [Arald.] Estens. [In Oriente:] stemma araldico che distingue nobili di particolare prestigio o corrieri in una missione a tappe forzate. 1.2 Estens. Denominazione della roccaforte posta sulla sommità del colle Sabulo nella città di Fermo.
0.8 Diego Dotto 23.08.2013.
1 [Zool.] Uccello rapace dell'ordine dei falconiformi di grande stazza, tipico della Scandinavia, molto apprezzato in falconeria (Falco rusticolus).
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 8, pag. 15.20: e potarease dire che l'aquila fusse de quella bailìa, e altri come so' girfalchi e falconi e altre generazioni d'avoltoi.
[2] F Tesoro volg., 1285/99 (pis.): Lo quinto ligniaggio sì sono giesfalchi che sormontano tucti ucielli del suo grande; ed è forte e fiero e ingegnioso e beneaguroso in chaciare e in prendere... || Laur. Pl. XLII.23, c. 44v.
[3] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 10.7, pag. 414: sianvi mudati girfalchi ed astieri / nidaci e di tutt' altri ucce' volanti, / che fosser buoni da snidar e prendere... || Cfr. 0.6 N.
[4] Gl Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 1, pag. 1.10: Imprimamente sono falconi detti gerfalchi, i quali usano nelle contrade di Norbee, in luoghi terreni; e sono di grande ardire, e spesso combattono con grandi uccelli, cioè grui ed oche salvatiche e ogne altro grande uccello...
[5] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 59, pag. 113: De çentil portadura allti e clleri / terçolli aveva cum loro e sparvieri, / astori e falchoni e çirfalchi manieri...
[6] Gl <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 10, cap. 14, vol. 3, pag. 222.12: De' Girifalchi. Il Girifalco è uccello rapace maggiore che 'l falcone, ed è di gran virtù e di gran potenza e di mirabile ardire, in tal modo che trovati ne sono alcuni di sì audace spirito, che hanno assalito l'aguglie, e pigliano in verità ogni uccello quantunque grande, e son quasi della natura de' falconi... || Corpus OVI.
[6] F Poes. an. bologn., 1383 (?): Ne l' aer(e) chiaro un zifalco zentile / Star(e) sopra l'ale vidi e molta zente / E qual di lor(o) li stava reverente. || Frati, Rimatori bologn. Trecento, p. 221.
- [In comparazioni per esprimere eccellenza o rapidità].
[7] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 93, pag. 490: igli occhi, belli come di girfalco, / ma son di bavalischio, per sembianza...
[8] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 109.7, pag. 227: par una torre, ed è un vil balco; / ed è un nibbio, e par un girfalco; / e pare un gallo, ed è una gallina.
[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 75, terz. 60, vol. 4, pag. 7: E sforzando la gente il Maliscalco, / a casa si tornò con molto lagno / sì prestamente, che parve girfalco...
1.1 [Arald.] Estens. [In Oriente:] stemma araldico che distingue nobili di particolare prestigio o corrieri in una missione a tappe forzate.
[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 80, pag. 122.21: Ancora a questi cotali li dona lo Grande Kane una tavola ov'è di sopra uno gerfalco intagliato. E queste tavole dona egli a li IIJ grandi baroni, perciò ch'abbiano balìa com'egli medesimo...
[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 97, pag. 158.22: Quando li messi vogliono andare così tosto e tante miglie, egli à la tavola del gerfalco, in significanza ch'egli vuole andare tosto.
[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 58.21: a certi singulari baroni donò tavole con gerfalchi d'oro e con quella balia che avea esso medesimo.
1.2 Estens. Denominazione della roccaforte posta sulla sommità del colle Sabulo nella città di Fermo.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 75, vol. 2, pag. 395.7: messer Giovanni fu certificato dalla moglie come liberamente avea in sua podestà il Girfalco e ll' altre fortezze di Fermo...
[u.r. 20.06.2024; doc. parzialm. aggiorn.]