RISÓRGERE v.

0.1 aresorç, resorgo, resorresse, resorse, resorta, resorte, resorto, ressorta, resulto, resurecto, resurga, resurgan, resurgano, resurge, resurgendo, resurgendu, resurgente, resurgenti, resurger, resurgerà , resurgeranno, resurgerano, resurgere, resurgerebbe, resurgerò, resurgesmo, resurgesse, resurgi, resurgiranno, resurgirannu, resurgo, resurgon, resurgono, resurresse, resurse, risorga, risorge, risorgendo, risorgente, risorgenti, risorgere, risorgeremo, risorgono, risorto, rissurse, risurga, risurgano, risurge, risurgea, risurgeano, risurgendo, risurgente, risurgenti, risurger, risurgerà , risurgerae, risurgeran, risurgeranno, risurgere, risurgerebbe, risurgerem, risurgeremo, risurgi, risurgo, risurgono, risurresse, risurse, risurta; a: resorçer, resorçeva.

0.2 Lat. resurgere (DELI 2 s.v. risorgere).

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 4.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Pucciandone Martelli (ed. Avalle), XIII sm. (pis.).

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Esercizi cividal., XIV sm.

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Poes. an. perug., c. 1350; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Nota il perf. risorressi e il part. pass. risorretto rifatti sulle forme corrispondenti del lat. resurgere. || Non si può escludere che queste forme appartengano al paradigma di resurressire (v. 0.5).

Locuz. e fras. essere risorgente 2.1, 2.2.

0.7 1 Muoversi di nuovo verso l'alto lungo una linea verticale; rialzarsi da terra o da una posizione distesa. Estens. Salire verso l'alto. 1.1 [Di un animale:] uscire dal letargo. 1.2 [Di un vento:] levarsi di nuovo; ricominciare a soffiare. 1.3 [Di corpi celesti:] salire di nuovo verso lo zenit. [In partic. rif. al sole all'alba:] tornare a illuminare (il giorno). 1.4 [Detto della vigoria del corpo o dell'animo:] ritrovare nuova energia; riconfortarsi (anche fig.). 1.5 Fig. Risollevarsi (da una condizione neg.). 1.6 Fig. [In poesia, con figura che allude all'innalzarsi del livello di stile e dei contenuti]. 1.7 Estens. Aumentare in altezza; crescere (anche fig.). 2 Ritornare alla vita dopo la morte (o uno stato di morte apparente); rianimarsi. Anche fig. 2.1 [Relig.] [Con rif. a Gesù:] ritornare alla vita dopo la morte. 2.2 [Relig.] [Del genere umano, con rif. al giorno del Giudizio universale]. 2.3 Estens. Ritornare (anche fig.). [In partic.:] ritornare in auge. 3 Manifestarsi di nuovo; ricomparire. [In partic.:] scoppiare di nuovo. Anche fig. 3.1 Estens. [Di una città:] essere rifondato. [In partic.:] ritornare all'antica potenza. 3.2 Estens. Fig. [Lungo l'albero genealogico:] trasmettersi di padre in figlio. [In partic.:] rinascere. 4 [Di un liquido:] uscire fuori (da una fonte); scaturire, sgorgare. 4.1 Straripare. 4.2 Fare sgorgare. [In partic.:] riversare (lacrime). 4.3 Estens. Ribollire. 4.4 Estens. [Di un vegetale:] germogliare. Estens. Crescere.

0.8 Diego Dotto 23.08.2013.

1 Muoversi di nuovo verso l'alto lungo una linea verticale; rialzarsi da terra o da una posizione distesa. Estens. Salire verso l'alto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.103, vol. 3, pag. 304: Poi, come nel percuoter d'i ciocchi arsi / surgono innumerabili faville, / onde li stolti sogliono agurarsi, / resurger parver quindi più di mille / luci e salir...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3658, pag. 342: Or prendi esempio e guarda gli epilenti, / Né in lor di dubitar ti fa bisogno, / Ché dicono il futuro risorgenti.

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 18, 94-108, pag. 529.11: Risurger parver quinde; cioè parvono rilevarsi dal colmo dell'emme, più di mille Luci...

[4] F Girone il Cortese, XIV-XV (tosc.): Giron, come che molto si maravigli di sua disusata caduta, nondimeno come il più destro del mondo è subito in piedi, e vede l'altro che non così tosto, nè aitantemente risurge... || Tassi, Girone il Cortese, p. 455.

- Fig.

[5] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 69, pag. 74.31: cossì in quela fiada misier sen Polo, semenando le suo epistole, in ogni parte caçava via ogni eror e dubio e la veritade romagniva e le faville e lo fumo deli templi, le ebrietade, le mançarie, li adoltierij e tute le altre brute cose manchà e consumase, e le cose clare resorçeva et alçava misier sen Polo infin al cielo. || Cfr. Legenda aurea, LXXXV, 297: «Clara vero inter hec veritatis flamma surgebat resplendens».

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 761.8: Tra cotale paglia e chiara fiamma di veritade risurgea tra queste cose molto splendientemente, saliendo infino a l'altezza del cielo...

1.1 [Di un animale:] uscire dal letargo.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 13.2716, pag. 291: Di tutto inverno [[il coccodrillo]] non appar di fuore; / Risorge nella dolce primavera, / Ché l'erba verde serba il suo valore.

1.2 [Di un vento:] levarsi di nuovo; ricominciare a soffiare.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 49, pag. 325.27: E tu, o Eolo, leva co' tuoi venti le tese vele, che al mio disio mi fanno lontana. Ove è ora la rabbia de' tuoi suggetti, che a' troiani levò gli alberi e' timoni, e parte de' loro uomini e delle navi? Risurga, acciò che io più non sia portata avanti.

1.3 [Di corpi celesti:] salire di nuovo verso lo zenit. [In partic. rif. al sole all'alba:] tornare a illuminare (il giorno).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 211.29: che lli segni vanno sopra terra da levante in austro, e poi in ponente sottera tengono la contraria regola, però che da ponente vanno in settentrione, e poi risurgono in levante.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 1, 100-111, pag. 27.8: Lo Sol vi mostra; la via che dovete tenere, dice Catone a Virgilio, che resurge omai; cioè che incomincia a dare la sua luce. || Cfr. Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.107, vol. 2, pag. 14: «che surge omai».

1.4 [Detto della vigoria del corpo o dell'animo:] ritrovare nuova energia; riconfortarsi (anche fig.).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 3, pag. 164.12: combattendo [Ercule] collo gigante che si chiamava Anteo, tutte [le] volte che lo gigante era stanco [ed] elli ponea lo suo corpo sovra la terra disteso o per sua volontà o per forza d'Ercule, forza e vigore interamente della terra in lui risurgea, nella quale e della quale era esso generato.

[2] Dante, Rime, a. 1321, 53.52, pag. 209: Com'io risurgo, e miro la ferita / che mi disfece quand'io fui percosso, / confortar non mi posso / sí ch'io non triemi tutto di paura.

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, pag. 775.8: Onde elli, vinto, alquanto si posa, e quindi alla seconda fatica e alla terza appresso e poi a molte invano risurge con l' animo...

[4] Poes. an. perug., c. 1350, 282, pag. 23: O giusta donna che vai ponderando / cholle bellancie ch'el mondo sostene / la nuda spada ch'en man vai trillando, / resurgan con vigor tucte tuoi lene / rendendo a ciaschedun quel che gli è tolto...

1.5 Fig. Risollevarsi (da una condizione neg.).

[1] Pucciandone Martelli (ed. Avalle), XIII sm. (pis.), 61, pag. 151: E sì ti parirà fina, / Amore, se risurgi, la mia mente, / e sì forte seguente - ti parragio, / ke farai acordança / co· llei di darmi amança - di canpare... || Sott. 'dalla tua viltà e abiezione' (Avalle).

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 10.2501, pag. 278: È l'uomo pravo simile al pavone, / Ché guasta la comune utilitate / Per lo voler che acceca la ragione. / Se giunge con la man, non vuole uncino; / Ma se risorge la comunitate, / Tempera mano a follo ed a molino.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 179.36: L'Angeli hanno la gloria che deono avere; l'anime umane, che sono incorruttibili ed hanno merito o peccato con li loro corpi, o bisogna adempiere la giustizia di Dio, che risurgano ad avere compiuto merito, e compiuta pena all'opere sue...

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 189.7: Dio, dal quale partirsi è cadere, al quale convertirsi è resurgere, nel quale dimorare è fermo stare.

[5] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1113.17: nondimeno si conviene all'uomo discreto, dopo il piegamento dato, da quello risurgere e relevarsi, acciò che, standosi in terra, non divenga lieta la nimica Fortuna d'intera vittoria.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 85-93, pag. 387.29: ognuno è abile a poter peccare; e così è abile a risurgere dal peccato per la grazia di Dio...

[7] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 14, 2.8, pag. 800: che con deletto porteria sul tergo / onne gravezza, sì al tuo voler m' ergo; / e per piacerte de novo resorgo.

[8] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 75.15: Mandami la tua potente grasia, sensa la quale non posso dal peccato resurgere...

1.6 Fig. [In poesia, con figura che allude all'innalzarsi del livello di stile e dei contenuti].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.7, vol. 2, pag. 4: Ma qui la morta poesì resurga, / o sante Muse, poi che vostro sono; / e qui Calïopè alquanto surga...

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 1, 7-12, pag. 3, col. 1.8: e perzò dixe qui risurga, zoè: qui rivivi, quasi a dire: 'ello trattarà mo de quella gente chi se pò dire viva, imperzò che tende a quella vita la qual è eterna e cença fine'...

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 1, 7-12, pag. 11.14: e perchè al tempo dell'autore già tale scienza poco era in uso, anco niente, però si potea dire morta; e però dice: risurga; cioè ritorni in uso; o volliamo intendere che morta fusse la poesi, quando trattò de le cose infernali dove è morte perpetua...

1.7 Estens. Aumentare in altezza; crescere (anche fig.).

[1] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 26.8, pag. 113: Natura i· llui biltà sì fforte accampa, / che cchiunche ha ccor gentil ringrazia l'ora / che 'n terra apparve - e che giammai non mora! - / perché fama resurga di suo lampa.

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 132.19: La qual fama è vita quanto a coloro che fecero qualche cossa famosa al mondo, como fece V. il qual fé tute le soe opere in modo che tut'il dì se lezono per le scolle e ogni dì resurge più.

2 Ritornare alla vita dopo la morte (o uno stato di morte apparente); rianimarsi. Anche fig.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 26.12, pag. 62: S'eo resurgesse, com fenice face, / già fora a la fornace / lo putrefatto meo vil corpo ardendo...

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 2.5, pag. 742: k'a la nativitade sua ven morto, / e tertio giorno sta come perita. / Ruge lo pate, en estante è resorto: / en quella boce par ke li dia vita.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 7.2312, pag. 268: Nell'olio messa, subito [[la cicala]] si muore: / Spandendo aceto sopra lei, risurge.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 22, vol. 2, pag. 347.11: come lo leone nasce quasi morto, e al terzo dì risurge, così Cristo da morte a vita il terzo dì risuscitò.

2.1 [Relig.] [Con rif. a Gesù:] ritornare alla vita dopo la morte.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 2.5, pag. 4: Oggi rissurse il re di veritate, / che in carne humana, per noi salvar, venne / e col suo sangue tanta gratia fenne...

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 39, pag. 289.20: La quale solo il Redentore Nostro aperse, il quale fatto uomo, morendo, risorgendo ed ascendendo, dichiarò ed aperse tutti li secreti misterii...

[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 43.7, pag. 319: - Ma po' resurgerò - a lor dicea, / - e precederò vo' in Galilea.

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 109.28: dire como pò essere che nostra Dompna ragionevelmente potesse essere vergine 'nanti e dopo 'l parto, o come se pò per ragion provare Cristo resurecto nel terzo dì dopo la morte.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 20, vol. 1, pag. 58.3: perseverandu in omni beni fini a la dura morti, resurgendu, dunandu a nui sperancia di vita eterna...

[6] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 15.8, pag. 408: E così stette infin' al giorno pulcro, / che Iesù resurresse del sepulcro.

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 44, pag. 271.23: La qua solo lo Redentor nostro averse, lo qua faito omo, moriando, resurgendo e ascendando deschiarà e averse tuti li secreti misterij...

[8] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 190.19: Et dalli morti resorresse la sequente dominica a notte, a dì XXVII del mese predicto.

- [Con part. pres. con valore verbale:] essere risorgente.

[9] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.389, pag. 201: lo filliuolo morìo ben veramente, / la madre 'l sentimento fu perdente, / ma poco stante, poi, fue resurgente...

- [Con ablativo assoluto].

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 20, vol. 1, pag. 63.2: Ogi lu exercitu di lu dimoniu ruppi la predica di Cristu, per tal ki, Cristu resurgenti, resunassi la doctrina di Cristu fini a lu chelu...

- [Come inno con rif. a Cristo che vince la morte].

[11] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.125, vol. 3, pag. 237: Ben m'accors' io ch'elli era d'alte lode, / però ch'a me venìa «Resurgi» e «Vinci» / come a colui che non intende e ode.

[12] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 14, 112-126, pag. 330, col. 2.7: Resurgi e vinci, çoè alça lo to intelletto, che tu trascendi ad maiora.

[13] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 340.9: però che a me venìa resurgi, e vinci; quasi dica: leva su, e vinci il mondo e le sue battaglie.

2.2 [Relig.] [Del genere umano, con rif. al giorno del Giudizio universale].

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 3, cap. 8, pag. 48.11: Semenase el corpo anemale e resuscitarà corpo spirituale», cioè come el seme così el corpo nostro se mette sotto terra (et) enfracida e resurgerà sotilissimo.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 12.76, pag. 566: Quant'è da Deo ad omo, / da carne viva a mmorta, / cotanto fo maiure / lo preço, k'è la colpa del peccato: / donka rason è como / la gente sia ressorta...

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 7, 52-66, pag. 213, col. 2.2: Sozunge che quando resurgiranno al dí del Giudixio li avari surgiranno con li pugni chiuxi...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 56, pag. 629.38: i quali tutti con li loro propii corpi che ora portano risurgeranno...

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 48, vol. 2, pag. 106.30: per le quali parole si dimostra, che in questa carne, che ora abbiamo, dobbiamo risorgere...

[6] Poes. an. perug., 1351-52, 7.8, pag. 49: E quanto el fece, e po' tanto fecesmo, / a fuor che non varcassemo Cedrón, / ov'el tradito fo nel primo 'son', / e poscia morto (se noie resurgesmo!) / E quando giungirà dire (a quil tempo / che sia) el giudizio, salvar lo primaio / e tutti li altri tornar là d'un tempo / con noie ensieme...

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 6, 94-99, pag. 191.34: Ripiglierà sua carne e sua figura; cioè ciascuno risurgerà nella propria carne, e sua figura...

- [Con part. pres. con valore verbale:] essere risorgente.

[8] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 54.18, vol. 1, pag. 399: Fiero raunate intorno / l'anime a' quatro venti; / ad uno suono di corno / sarano resurgenti.

2.3 Estens. Ritornare (anche fig.). [In partic.:] ritornare in auge.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 13.26, pag. 45: E l' Accidia c' è morta - e iustizia c' è resorta: / dirizat'ha l'alma storta, - en onne cosa ordenata.

[2] Poes. an. perug., c. 1350, 7, pag. 15: Pietro resurga che per la via dricta / sì ce conducha a piei del giusto lengno / dua Maria con Giovangnie fe trafficta...

[3] Poes. an. fior., XIV m. (3), 36, pag. 288: Dirada in te le maligne radici, / de' figliuol' tuoi impietosa, / che fanno star tuo fior succiso e vano; / e vogli le virtù sien vincitrici, / sì che la fé nascosa / resurga con giustizia a spada in mano.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 3, vol. 2, pag. 115.15: Non in die festo (non vali iudiciu in iornu feriatu), homu di bona fama non divi litigari inprixunatu, homu lu quali avi sufficienti pligiria non stia in prixunia; set altra era la fidi di li disscipuli di Cristu. Et ideo, Cristu mortu, resurgi la fidi di Cristu.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 149.59, pag. 141: Ercole qui resurga / e vinca te, sì come vinse Anteo / e 'l crudo re di Trazia ed Ateleo.

3 Manifestarsi di nuovo; ricomparire. [In partic.:] scoppiare di nuovo. Anche fig.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.68, vol. 1, pag. 591: Ma la notte risurge, e oramai / è da partir, ché tutto avem veduto».

[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1541, pag. 89: E mo è resorto una verra / A l'inperio grande e fiera, / Che quelly de Persia li à fato / E novellamente desfidato...

[3] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 551.2: Così è vero di molti mali e quali tu vedi al dì d' oggi ogni dì resurgere; questo adivenne per gli grandi peccati che si commettono per la umana gente.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 5, (frammento).4797, pag. 408: Ma qui risorge il dubitare umano, / Considerando le genti passate.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 284, vol. 2, pag. 452.21: in Siena risurse la congiura de' giudici e de' beccari e altri popolani contra l'uficio de' nove...

[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 34, 55-69, pag. 856.7: Ma la notte risurge; cioè ritorna, e così mostra che si facesse notte...

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 245.203, pag. 291: che forse ancor sotto Marte e 'l Batista / risurgerebbe il ben ch'al tutto manca...

3.1 Estens. [Di una città:] essere rifondato. [In partic.:] ritornare all'antica potenza.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 368.21: Qual cagione ti fa fugire? Qui non risurge nuova Troia, né alcuno di ricapo chiama li tuoi compagni all' arme. || Cfr. Ov., Rem. Am., 281: «non hic nova Troia resurgit».

3.2 Estens. Fig. [Lungo l'albero genealogico:] trasmettersi di padre in figlio. [In partic.:] rinascere.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 7.121, vol. 2, pag. 118: Iacomo e Federigo hanno i reami; / del retaggio miglior nessun possiede. / Rade volte risurge per li rami / l'umana probitate...

[2] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1128.15: Chi dubita che, risurgendo ancora in loro nella debita età lo spirito de' loro passati, essi, vivendo voi, non vi sieno ancora di grandissima consolazione cagione o, morendo, di futura speranza?

[3] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 60, pag. 677.20: In cui riviva, cioè per buone operazioni risurga, la sementa santa Di que' Roman che vi rimaser...

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 7, 121-129, pag. 164.33: il filliuolo simillia ne la virtù al padre, benchè di rado; e però dice: risurge per li rami L'umana probità ; cioè l'umana virtù rade volte si rileva nei filliuoli, come la virtù del troncone de l'albaro nei suoi rami...

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), pist. 295, pag. 341.6: sempre mi sono rallegrato quando nel mondo de' vallorosi resurgono, e massimamente de' signori, li quali con loro valore hanno a suplire a molti loro sudditi.

4 [Di un liquido:] uscire fuori (da una fonte); scaturire, sgorgare.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 18 rubr., pag. 571.37: Quando resorse l'olio.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 14.10: Io veggio al senno sonno sì mortifico, / se 'l fonte fanti tal vuol pur risorgere, / che sopra 'l mel el mal sarà magnifico.

[3] Esercizi cividal., XIV sm., 6, pag. 99.1: L'ago de la nuestro fontano aresorç a la montagna per diviarsis avenis, lis quals taponadis, gllu mestris las convegneran avrì, per sutiligeço d'inçen in la lor art. Aqua nostri fontis schaturit in monte per diversas fibras, quas, obturatas, magistros oportebit aper[ire] ex perspicacitate ingenii in eorum arte.

- Fig.

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 48.8, pag. 168: ed ogne altra passate - di valore: / di voi risurge e vene l'alegranza...

[5] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.30, pag. 97: Stringe lo core e gronda / lo viso di condutto / dell'aigua, che tale fonte risurge; / non ho coverta a gronda / che lo mal che m'è adutto / covrir potesse, s'el non risurge.

4.1 Straripare.

[1] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 53, pag. 69.12: E quanto plu questa fontana çoè misier sen Polo vegniva coverto e stropado, tanto plu 'lo rompeva e pluxor flumi feva resorçer.

4.2 Fare sgorgare. [In partic.:] riversare (lacrime).

[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.27, pag. 97: Stringe lo core e gronda / lo viso di condutto / dell'aigua, che tale fonte risurge...

4.3 Estens. Ribollire.

[1] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Inf..53, pag. 236: truovan di Stige la nera palude, / la qual risurger vede di bollori, / da' sospir mossi d' alme in essa nude...

4.4 Estens. [Di un vegetale:] germogliare. Estens. Crescere.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 22, pag. 198.12: si vero inpigher fueris veniet ut fons messis tua et egestas longe fugiet a tte», [[...]]; se ttu non sarai pigro la biada tua e lle vittuali risurgeranno come fonte e lla povertà dalla lungha fuggirà'.

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 15, pag. 274.20: e non tocheno la pianta che resurge nel lor letame, idest non tocano D. el qual surge intra lor letame, idest intra la lor viltà.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 91-108, pag. 362.10: imperò che nella natura alcuna volta il seme della spelda resurge in grano, che è meglio che spelda; ma quivi l'anima risurge e nasce in peggio: ché di corpo umano risurge in pianta...

4.4.1 Fig. Trasformarsi.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 91-108, pag. 362.11: imperò che nella natura alcuna volta il seme della spelda resurge in grano, che è meglio che spelda; ma quivi l'anima risurge e nasce in peggio: ché di corpo umano risurge in pianta; e potrebbesi ancor dire, come gran di spelda...

[u.r. 11.12.2017]