SORGENTE (1) agg.

0.1 sorçente, sorgente, sorgenti, surgente, surgenti, surgiente, xorzente.

0.2 V. sorgere 1.

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1 [6].

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Framm. Milione, XIV pm. (emil.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Regimen Sanitatis, XIII (napol.).

0.7 1 [Di una fonte:] che sgorga direttamente in superficie. [In partic.:] privo di ciò che ne compromette la purezza; limpido. 2 [Di un corpo celeste:] che sale verso lo zenit. 2.1 Estens. [Di un monte:] che si erge (in un luogo). 3 Che cresce in altezza. [In partic. di un'onda:] che si gonfia e si leva in alto. 3.1 [Di un fanciullo:] che sta crescendo.

0.8 Diego Dotto 23.08.2013.

1 [Di una fonte:] che sgorga direttamente in superficie. [In partic.:] privo di ciò che ne compromette la purezza; limpido.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 475, pag. 577: Ma no per tanto dicoti de fontana surgente: / se lo so curso dirige inverso de oriente, / assai plu sana dicise cha gisse in occidente...

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 1.8, pag. 3: le pratora son piene di verdore / e li verzier' cominciano ad aulire, / quando son dilettose le fiumane / e son chiar' e surgenti le fontane...

[3] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 163.2: Avendo tu fame, non t' atterresti agevolmente essendo posta la mensa, e l' onda surgente incita molto la sete.

[4] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 1, pag. 504.1: Et è-lli molti bagni caldi de aqua sorgente et èno molto boni ala rogna et a molte altre malatie.

- [Prov.].

[5] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 78, pag. 298: 31. Cerbio corrente / a fonte surgente.

- [In contesto fig.].

[6] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 42.22: E Agustino del galdio d'essa dicie: «Ghaldio di vertù è come fonte surgiente in propia casa, cioè in propia mente, ove dimora».

[7] Poes. an. urbin., XIII, 11.129, pag. 563: lo tristo ke peccava / de lacreme se lava - sì ssovente, / se fosse aqua surgente - bastaria.

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.15, pag. 181: Or, segnor De' onnipontente, / mandai in noi o fai venir / qualche fontanna xorzente / per lo cor nostro atenerir...

[9] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 48.22, pag. 105: O madre de Cristo omnipotente, / fontana de l'aqua sorçente, / manda paxe fra tuta la çente...

[10] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 81, pag. 99.3: Et Augustinu di lu gaudiu di illa dichi: "Gaudiu di virtuti est comu fontana surgenti in la propria casa, ço est in la propria menti, undi illa dimura".

2 [Di un corpo celeste:] che sale verso lo zenit.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 213.11: e descriveranno le vie del cielo co la verga geometrica, e prediceranno le stelle surgenti...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 81, pag. 70.35: e questo, per ciò che, come i monti son quegli che prima ricevono i raggi del sole materiale surgente...

[3] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 5, 62.2, pag. 403.1: [Appollo surgente]: il sole che si levava.

2.1 Estens. [Di un monte:] che si erge (in un luogo).

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 23, pag. 739.13: 25 E così in quelli luoghi andanti le cose, tra bretti monti surgenti quasi in mezzo tra Corito e la terra della nutrice di Romulo... || Non escludibile un'interpretazione come v.

3 Che cresce in altezza. [In partic. di un'onda:] che si gonfia e si leva in alto.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 193.26: acciò che la tua nave spogliata dell'arme e del maestro scossa, non venisse meno in tante onde surgenti.

3.1 [Di un fanciullo:] che sta crescendo.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 194.4: Per la qual cosa io ti prego per lo giocondo lume del cielo, e per l'aure, e per lo padre tuo, e per la speranza del surgente Julo...

[2] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1122.14: ma l'avere i beni paterni e gli acquistati perduti, de' quali mantenere il cavalleresco onore e allevare la surgente famiglia si convenìa, e il vedersi già vicino alla vecchiezza...