USCIUOLO s.m.

0.1 uscioli, usciolo, usciuolo, usollo, usolo; a: usciuol.

0.2 Da uscio.

0.3 Memoriali bologn., 1279-1300, [1288]: 1.

0.4 In testi tosc.: Milione, XIV in. (tosc.); Doc. pist., 1338; Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, [1288].

0.7 1 Piccola apertura per il passaggio da uno spazio ad un altro. Estens. Piccola porta. 1.1 Sportello.

0.8 Diego Dotto 23.08.2013.

1 Piccola apertura per il passaggio da uno spazio ad un altro. Estens. Piccola porta.

[1] Doc. pist., 1338, pag. 62.13: Item spesi in aguti per l' usciolo del necessario di ca[m]bera sol. - .

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 2, pag. 84.2: avendogli prima mostrato che via tener dovesse a venir dentro a ritrovare il fante suo, per quello usciuolo onde era entrato il mise fuori.

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 6, vol. 3, pag. 336.11: [33] E fece nell' entrata del tempio uscietti di legno d' ulivo a quattro canti, [34] e due uscioli di legno d' abeto da lato; e ciascuno uscio era doppio, e tenendo l' uno l' altro s' aprìa.

- [In un contesto che risale a un errore di trad.]. || Traduce «per la port de sa maison» (dell'adoratore, non del dio) (Bertolucci Pizzorusso).

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 69, pag. 94.20: La moglie pongono da· lato manco e li figliuoli dinanzi: molto gli fanno onore. Quando vegnono a mangiare, egli tolgono de la carne grassa e ungogli la bocca a quello dio e sua moglie e a quegli figliuoli. Poscia pigliano del brodo e gittanne giù da l'usciuolo ove stae quello idio.

1.1 Sportello.

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, [1288] App. a.8, pag. 87: Planze lo fantino / però che non trova / né lo ozellino / en la gaiba nova; / e dise cun dollo: / «Chi t'abrí l'usollo

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 459.1: fabricòe un bue di rame, nel cui ventre era uno usciuolo, per lo quale si mettesse il malfattore degno di morte.

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 1, pag. 13.14: fece uno toro d'ottone grande, e dal lato uno usciuolo, laonde vi si mettessero quegli che doveano essere iudicati a morte...

[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 10, cap. 34, vol. 3, pag. 242.7: Questo strumento si pone nella tana della volpe, quando si sa ch'ella v'è. E la parte dond'è l'usciuolo si pone dentro all'entrata della fossa, e tutti gli altri entramenti da lato di fuor della fossa, che sogliono esser più, si chiudono. La volpe volendo uscire, entra nell'alveo, non pensando da' fili sottili essere impedita, e così trae seco il fuscello, e l'usciuol si chiude, e tornando addietro, più fortemente è serrata e ferma.

1.1.1 Botola.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 10, pag. 394.32: andò verso una scala la quale assai vicina n'era, sotto la quale era un chiuso di tavole vicino al piè della scala, da riporvi, chi avesse voluto, alcuna cosa, come tutto dì veggiamo che fanno far coloro che le lor case acconciano. E parendogli che di quindi venisse il suono dello starnuto, aperse uno usciuolo il qual v'era...