CONFINE (1) s.m./s.f.

0.1 cconfini, chonfine, chonfini, chonfino, cofini, conf., conffine, confin, confine, confini, confino, cunfine, cunfini, ghonfine.

0.2 Lat. confinis, confinem (DELI 2 s.v. confine).

0.3 Doc. pis., 1264 (2): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., 1264 (2); Doc. sang., 1281; Doc. fior., 1274-84; Doc. sen., 1294 (3); Doc. pist., 1300-1; Lett. lucch., 1301; Doc. prat., 1296-1305; Doc. volt., 1322; Doc. aret., 1337; Doc. aret., XIV pm.; Doc. amiat., 1363 (2).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Doc. bologn., 1287-1330, [1330]; Stat. venez., c. 1330; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. moden., 1347; Doc. imol., 1362; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Doc. orviet., 1351; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Doc. orviet., 1339-68 [1353]; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. castell., 1361-87; Anonimo Rom., Cronica, XIV;Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota confino (per cui cfr. DELI 2 s.v. confine).

Locuz. e fras. alle confine 1.7.1; a modo di confini 2; andare a confine 2.1; andare a confini 2.1; avere confine 1; avere i confini2; confini d'intorno 1.5; dare i confini 2; essere a confine 2.1; essere a mali confini 1.2.1.1; mandare a confine 2.1; mandare a confini 2.1; mandare ai confini 2.1; naturale confine 1.7.2; nei confini 1.2; nel confine 1.2; osservare i confini 2; porre a confine 2.1; porre a confini 2.1; rompere i confini 2; stare a confine 2.1; stare a confini 2.1; ultimo confine 1.7.2.

0.7 1 Linea ideale o parte estrema di un territorio che costituisce il limite in cui termina un bene immobile (terreno, proprietà, edificio) e ne comincia uno vicino. 1.1 [Dir.] [Come delimitazione avente valore giuridico, registrata su documenti notarili o catastali, di un bene immobile (terreno, casa, ecc.)]. 1.2 [Rif. a un'unità geografica, politica, amministrativa]. Nei confini, nel confine: entro un territorio. 1.3 Frontiera intermedia che divide due territori o due spazi. 1.4 Punto in cui ha inizio un luogo. 1.5 Plur. [Indicando prossimità:] luogo adiacente. Confini d'intorno. 1.6 Limite (da non oltrepassare); linea di demarcazione; margine. Anche fig. 1.7 [Con idea di lontananza o di termine di un'estensione rispetto a un esterno (anche fig.)]. 2 Plur. Pena consistente nell'allontanamento forzato di un condannato dalla propria patria, talvolta con l'obbligo di dimorare per un determinato periodo di tempo in uno specifico luogo. Avere, dare, osservare, rompere i confini. 2.1 La condizione determinata da tale pena e estens. il luogo in cui essa si sconta. Anche sing. Andare, essere, mandare, porre, stare a confine, a(i) confini a confine.

0.8 Elena Artale 05.09.2012 [prec. red. Anna Radaelli].

1 Linea ideale o parte estrema di un territorio che costituisce il limite in cui termina un bene immobile (terreno, proprietà, edificio) e ne comincia uno vicino.

[1] Doc. fior., 1255-90, pag. 235.25: avemo chonperato da lui due pezi di tera posta nela vale d'Agliana; questi sono i cho[n]fini del'uno pezo...

[2] Doc. pist., 1270-1310, pag. 121.22: due peççi di t(er)ra, l'uno è posto in luogo dicto Vicofario, co(n)fini: a p(ri)ma Bonaco(r)so di Micheli, a ija via publica, a iij Bonaco(r)so p(re)dicto...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 8, vol. 1, pag. 50.12: Anco, che uno officiale sia eletto per lo camarlèngo et IIIJ, el quale diligentemente sia tenuto trovare le terre et le possessioni del detto spedale, et li confini d'esse, per li uomini et persone de li luoghi, ne le dette terre et possessioni sono...

[4] Doc. sang., 1314 (4), 22., pag. 80.6: due chase poste ne la vila di Tarsigniano predetta così cho[n]finate: dal primo via, dal seco[n]do messer Giovanni, dal terço monna Dalagia moglie che fu di Be[n]venuto, e se più verace cho[n]fino se pu[r] el'avese...

[5] Doc. bologn., 1287-1330, [1330] 12, pag. 74.8: Con ço xia choxa ch'io Michelle, [[...]] conparaxe e reçevexe [[…]], peça una de tera prativa de tredexe tornadure e la quarta parte d'un'altra tornadura, [[...]] posta in la corte de la dita tera de Padulle, in lo logo lo qualle sì se dixe lo prado da la fontana Lora, posta apè de Guido Rachomaço da Chanedolo, apè de Tomaxe spiçialle, apè de le posioni de le done da santa Croxe, apè de la foxa Garlanda overo altre plue veraxe confine...

[6] Doc. moden., 1347, par. 3, pag. 155.14: una peça de tera de tre bubulche overo plue, quanta la se sia, posita in logo dicto a la Rosta in la tera de Sorbara confinà da doe ladore la via e da l'atro la' Francescho de la Molça predicto overo altre confine se le ghe fosone...

[7] Doc. aret., XIV pm., pag. 211.15: Voi mess(er) lo p(ro)posto, cun auto(r)ità et licentia dei signor caloneci che son qui e reside(n)ti en questa vostra ghiesa, [[...]] locate (con)cedete ad afficto e p(er) nome de ficto la cotal terra o vero cotal pod(er)e posto en cotal luogo co(n) tai (con)fini a M. ch'è qui receve(n)do...

[8] Doc. amiat., 1363 (2), pag. 92.13: It. lassa a Tuccia sua molglie uno peço di terra, possto in Mo(n)toto, (con)fini Pasquali di Buona(n)no e Vanuço di Saluccio; ancho uno peço di castagni a lato di Nic[o]lò, (con)f(ini) Giova(n)ni di Va(n)ni e Fiorina di Cione...

[9] Doc. castell., 1361-87, pag. 235.15: Piero del Faccia ebbe a ficto, e(n) lo Mccclxxiij del mes(e) d'agost(o), le mecçe dele casta(n)gne dela Ennistata e(n)fra le (con)fini enfrasc(ri)pt(e)...

[10] Doc. perug., 1364, pag. 263.3: la qul [sic] camora fo emquaderietro venduta p(er) ce(r)to te(n)po a Bievenuto de Malanciulo e a Semone, a Grigo(r)io Mathiuolo, dele suoie (con)fine e co(n) tutte e singole ragio(n)e e giuriditione, p(er)tene(n)tie e uteletade, actione e cose p(er)tenente ala d(i)c(t)a camora...

- Locuz. verb. Avere confine con: lo stesso che confinare.

[11] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 10-21, pag. 27.14: Ma poi che fui a piè d'un colle giunto. Qui si dimostra che, perché le selve scure comunemente sogliono essere nelle valli, e le valli ànno confine con li monti, che la speranza li venne di campare di quella selva e d'uscirne libero, perch'elli venne al piè del colle: e questa è fizione litterale...

1.1 [Dir.] [Come delimitazione avente valore giuridico, registrata su documenti notarili o catastali, di un bene immobile (terreno, casa, ecc.)].

[1] Doc. volt., 1322, 8, pag. 18.33: In ciò, di ciò et sopra ciò che -l decto ser Guasscho mi litica et dammi briga d'uno pecço di terra il quale io comperai da Nocto di ser Danello dela decta contrada per precço di li. trecento, delo quale precço et de' confini di quella terra si contiene in carta dela compra per me facta dal decto Nocto per ser Buonfigliuolo di Bene not. da Volterre…

[2] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 11, pag. 337.11: E fare delle case, botteghe, terre, poderi, e possessioni, e rendite tutte di ciascuna delle dette Opere e magioni uno registro, overo libro, nel quale scrivere facciano ordinatamente e chiar[amen]te per luoghi, confini, e misure tutte le case, botteghe, terre, poderi, e possessioni e rendite di ciascuna delle dette Opere...

[3] Doc. fior., 1348-50, pag. 163.27: Disse che fior. CCLXXX d'oro dava a Filippo di Fabrino Tolosini [[...]] per la compera della metà d'una chasa, con altra chasa di dietro e chorte e orto e altre chase dietro all'orto. Poste nel Borgo a Santa Crocie e tenenti infino al Corso de Tintori, co loro confini come si dichiarano per la carta inbreviata questo dì, per mano di ser Niccholò di ser Ghuccio...

[4] Doc. aret., 1349-60, pag. 170.10: La carta de le confini del detto podere è p(er) mano de s(er) Angniolo de s(er) Cialdo, fatta e·llo detto millesimo, dì ... del mese ...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 74, vol. 1, pag. 697.8: alquanti cittadini di Firenze, parendo loro che dovesse essere utole cosa al Comune per levare la briga a' creditori di ritrovare i beni del debitore, missono inanzi a' signori che ssi facesse una tavola, nella quale si scrivessono tutti i beni immobili della città e del contado per popoli e confini...

1.2 [Rif. a un'unità geografica, politica, amministrativa]. Nei confini, nel confine: entro un territorio.

[1] Doc. pis., 1264 (2), pag. 397.8: Questi sono li pessi dele terre posto in delle co(n)fine di Celaiano.

[2] Doc. sang., 1281, 15., pag. 72.26: Balitore Nieri laborator eccl(esi)e abo acomandato IIIJ morele del Comune i[n]fina a la morela di Valle Lupinaia i[n]fino a· lagoscello del prete a Piscile, qual è nel confino di Piscile a quello di S(an)c(t)o Donato, a dirito tramite i[n]fini i· piano di Castagneto.

[3] Doc. fior., 1274-84, pag. 491.18: (e) anche gienerale mentte tute altre terre (e) vigni' e posesioni k'eglino avesono o ch'a loro s'apertenessono nel detto luogho (e) nel populo di Santa Maria Oltrolme (e) nel populo di Sa· Iacopo a Strigliano (e) nel populo di San Giovani a Monteraoli (e) nel confini di tuto il pivieri; costoci lib. C...

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 10, pag. 378.22: Così pensando Cesare che tutta Gallia fosse in pace, e che neuno fosse ardito di fare alcuno rubellamento, le legioni ne mandò in iberna: ma egli i confini d'Ambiorige, il quale tante battaglie gli avea addosso rivolte, con crudele mortalità di genti guastò. || Cfr. Orosio, Hist., IV, 11, 15: «Amborigis fines [...] horrenda hominum strage vastavit».

[5] Doc. sen., 1294 (3), pag. 31.5: Ancho J campo di terra che fu di Buonacholto, ch'è dal'uno lato Puccio (e) dall'altro la via di Vicarello ch'è XXIIIJ staiora, ch'è i(n)t[r]a' chonfini di Castelfrancho, p(ro)p(r)ia di Gull(ielm)ino.

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 224.32: Adevene che in quel medesmo tempo li Agareni e li Barbari, abiando passade le confine de Calavria, ogni chosa a ferro e a fuogo li guastà...

[7] Doc. prat., 1296-1305, pag. 379.11: It(em) demo a Chopia d'Aiuolo p(er) J peço di terra, la quale co(m)peramo da lui, posta ne' co(n)fini d'Aiuolo...

[8] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 43.3: Anco appostutto rimovemo ogne beneficio di proclamatione et di appellagione da li eretici et favoratori et recettatori d'essi, acciò che de li confini de l'Imperio, ne' quali sempre die dimorare leale fede, sieno in tutti li modi destrutti li germolli de la eretica sozura.

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 177.11: esce della sua città, sì come la disavventura de' luoghi e non la sua l'offendesse: menato per lunghi errori, capitò colla fuggevole moglie ne' confini illirici.

[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 14.7: Poi adunca ki Venus happi zo dictu et illa mustrau li regni d' Africa et li Tirii et la chitati di Agenori, et mustrauli la terra supra la quali divi essiri hedificata la chitati, ki Iarba in li confini libychi vindiu a la regina Dido...

[11] ? Doc. imol., 1362, pag. 332.1: Item una stazone in la dita chapela in le cha del dito spedale che la tene Polino da San Martino e paga L. IIII, s. X. Item una stazone apreso le dite confine i·lle cha del dito spedale tenla Maxo de Zichino de Mocholo e paga L. V.

[12] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 126.43: Terre nela chontrada di Tavelle, infra le suoi chonfine. Le quali lavora i figliuoli di Tocia.

[13] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 180, pag. 184.3: El moscho ven portà de una regiom che fi chiamà Tumbaxi, e de una altra che se chiama Seni, e de le suò confine.

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 85.24: Era una nobile citate canto mare, nelli confini de Saracinia, la quale avea nome la Ginzera.

[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 272.12: Avevano auduto per fermo che li Greci, in quello tempo de lo verno, erano posti in mare per retornare a li paysy loro, li quali necessariamente conveneva passare per le confine de lo loro ryame.

[16] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 118.26: In questo loco se narra ch'el dicto paradiso terrestro sta posto nelli confini de India maiore, nel più alto loco de tucta la terra, del quale loco nasce un fiume che bagna tucto lo paradiso.

- Fig. (o in contesti fig.).

[17] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 43.21: Nè certo volemo exchiudere da li confini de la misericordia, che se alcuni non seguaci de la eresia del padre, la malvagia niscosta de' padri riveleranno, per qualunque pena li peccati di coloro sieno puniti...

[18] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 105.4, pag. 83: Madonna Quares[i]ma, le galine saluto vi manda di bon talento: pregemovi che lo vostro avento sïa vïaço, ch'a nostre confine venuto è contra nüy, topine misere, carnelval cum fornimento, et àne çà prese ben pyù de cento, morte, strute e mise a reo fine.

[19] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 45.19: Alla fine, con iguale animo si convien che tu porti qualunque cosa è tra' confini di fortuna, con ciò sia cosa che una volta tu abbi sotto 'l suo giogo il collo sommesso. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., II, 1: «quicquid intra fortunae aream geritur».

[20] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 16.9, pag. 85: Chè pur al mio veder fragile e losco Avea ne le man vostre alcuna spene; E poi dicea: «Se vita mi sostene, Tempo fia di tornarsi a l'aere tósco.» D'ambedue que' confin son oggi in bando...

1.2.1 Limite estremo che segna tale unità, coincidente per lo più con elementi naturali (corsi d'acqua, monti, mare).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 17.15: Dal monte appellato Rifeo, e fiume Tanais, e le paludi di Meotida, che sono dall'oriente, per le littora del mare oceano infino a Gallia Belgica, e fiume chiamato Reno, ch'ee dal ponente, e quindi poscia infino al Danubio, appellato Istrio, ch'ee dal meriggio in oriente mandato, il riceve il mare infra gli detti confini.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 106-123, pag. 283, col. 2.28: Italia chiude ... Per specificar lo logo poetiçando mette che Pola si è fine e termine d'Italia, che 'l ditto Quarnero, zoè l'acqua de quello golfo, bagna le confine ...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 244.7: Anticamente lo termine dell'isola di Sicilia era con quello di Italia, secondo alcuno; poi il mare entrò in quello mezzo, e fece Sicilia essere isola, e dal lato di Italia rimase alli confini tron[c]o monte Peloro.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 6, vol. 1, pag. 69.30: Il quarto confine di Toscana di verso settentrione sono le dette alpi Apennine, le quali confinano e partono la provincia di Toscana da Lombardia e Bologna e parte di Romagna...

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 26, terz. 17, vol. 2, pag. 24: Andonne poi appiè delle Montagne, che per confini son di Catalogna, e lo Re Pier co' suoi di ciò compiagne.

1.2.1.1 Fras. Essere a mali confini: essere ridotto allo stremo.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 41, terz. 26, vol. 2, pag. 190: I Prior s'afforzaro, e francamente fecer difesa da que' Cittadini, da' qua' fur combattuti spessamente; perchè co' lor seguaci i Gherardini col Popol tenner con gran vigoria, e rifrancarlo, ch'era a ma' confini...

1.3 Frontiera intermedia che divide due territori o due spazi.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 32.5: Ne' confini d'Arabia e Palestina da quella parte, ove le montagne delle dette luogora a terra chinate fanno campi, fuoro cinque cittadi, cioè Soddoma e Gomorra, Adama, Seboim e Segor...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 304.22: 106. l'Autore, avegna che non abia trattato ancora della terza qualitade de' violenti nella deitade, e nella natura, cioè delli usurai, neente meno qui essendo in su la stremità de' confini, che dipartono i violenti da' frodolenti, alcuna cosa tocca dello VIIJ circulo, dove li fraudolenti si puniscono.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 117.1: Quintu Fabiu Labeo datu per arbitru da lu Senatu ad urdinari li confini intra quilli di Nola et li Napulitani, essendu vinnuti supra lu factu...

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 369, pag. 81: Santantiani dicevano che erano communi. Facta fo questa briga fra loro per li confini Da l'una parte ad l'altra, ché erano vicini...

- [In contesto astronomico].

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 15, ch., pag. 188.30: E la sententia de' doctori i quali fuorono ai nostri tempi, che dissero che la cometa è una impressione e una informatione d'alcuna de le .v. pianete in sul confine de l'aiere e del fuoco, non è verace sententia, imperciò che con ciò sia cosa che sopra questo confine, ove si congiugne l'aiere col fuoco, si muovano sempre le pianete...

- Fig.

[6] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25, cap. 6, par. 8, pag. 401.10: La virtù della temperanza, la quale ritrae l'animo dalle corporali dilettazioni, fa gli uomini molto spezialmente acconci ad intendere, perocché conciossiacosaché l'anima sia nelle confine delle creature corporali e non corporali, quasi in nel mezzo, partendosi da quelle di giù s'approssima alle sovrane.

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 167.24: Già era compiuto il die, e venìa l'ora la quale tu non puoti chiamare notte nè dì, ma confini tra 'l dì e la dubbiosa notte.

1.4 Punto in cui ha inizio un luogo.

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 70.22: Allora lo sancto padre i suoi monaci confortava, dicendo: «O cavalieri di Christo, confermatevi indela fede diricta et indell'arme spirituale, che noi siamo indele confine delo 'nferno.

- Fig.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 11, terz. 43, vol. 1, pag. 127: E venuti nell'oste alli confini della battaglia, ciaschedun fuggisse, e ritrovasse gli antichi cammini, acciocchè l'altra gente sbigottisse, ed e' potesson ritornar vincenti in casa loro.

1.5 Plur. [Indicando prossimità:] luogo adiacente. Confini d'intorno.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 242.5: e conzò fosse chossa che con potente man li avesse preso el porto e Cartagene, la qual è apresso Tonixto, la infermità, la qual in quel anno fo grande, maxima mente circha le confine del mare, in l'oste de quelli tropo regnà.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 227.7: Venus si fa beffe di costui stando ella ne' suoi tempi, li quali tempi sono prossimani e ne' confini; il quale, ora avogado, ora clientulo disidera d'essere.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 35, vol. 1, pag. 325.21: e quel fuoco, e solfo, che piovve sopra li Sodomiti, e guastò cinque città con le confined'intorno per lo peccato contra natura, lo quale con maschi, e con femmine tutto dì si commette.

[4] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 1, pag. 359.12: Intendi ancora per te, e a te detta quella parola, che disse l'Angelo a Lotto, quando voleva nabissare Soddoma: Non ti porre mente drieto, e partiti eziandio de' confini d'intorno, ma ricovera in sul monte, se tu vuoi scampare; cioè salvare.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 12.6, pag. 10: Firenze bella, confortar ti déi, po' che tu vedi li tuo' cittadini, vecchi, mezzani, giovani e fantini, turchi parere in veste, e tal ebrei, e tal greci, franceschi, e tal giudei; e chi al sepolcro ha veduti i confini, e chi di catalani o saracini porta, per ogni foggia di lor, sei.

- [Rif. al sopracciglio, per indicare la palpebra].

[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 113.7: Voi sapete, sopraponendo la cera, ricever biancheza, e quella che non è rossa per vero sangue, è rossa per arte; e con arte rimpiete le nude confine de lo sopraciglio e piccula pelle cuopre le nette gote.

- [Rif. a un pianeta].

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 165, S. Clemente, vol. 3, pag. 1472.21: Udite dunque la materia de la moglie mia, e troverete che, uscita ell'ebbe la sua costellazione, sì fue Marte con la stella Diana sopra il centro, e la luna nel tramontare in casa di Marte e ne' confini di Saturno...

1.5.1 Estens. Lato, fianco.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.93, vol. 1, pag. 518: E io a lui: «Chi son li due tapini che fumman come man bagnate 'l verno, giacendo stretti a' tuoi destri confini?».

[2] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 55.38, pag. 91: e su nel cielo ascese, ove salire dovén sperrar, siede al destro confine del summo Padre, e ancor die venire, cum alta gloria e cum vertú divine, a iudicar tuti li vivi e morti...

1.6 Limite (da non oltrepassare); linea di demarcazione; margine. Anche fig.

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 12.6, pag. 45: Ché ci ha una lonza sì fiera ed ardita che, se Carlo sapesse i suo' confini e de la sua prodezza avesse udita, tosto n'andrebbe sopra i Saracini.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 15, pag. 250.11: «Quando Dio apparecchiava li cieli, io era presente; quando con certa legge e con certo giro vallava li abissi, quando suso fermava [l'etera] e suspendeva le fonti dell'acque, quando circuiva lo suo termine al mare e poneva legge all'acque che non passassero li suoi confini...

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 13, pag. 53.21: Onde, così rispondo: però che fu volere di Dio, la mia generazione non potté stare contenta a suoi confini. Avegna che Dio mi desse certi confini e termini, non mi volle chiudere le porte delli gentili ordini, a cciò non contradiasse i rei costumi...

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 89.22: In tal caso puote l'uomo peccare mortalmente, e venialmente, cioè quando il diletto non passa i confini e termini di matrimonio...

[5] Stat. venez., c. 1330, cap. 25, pag. 41.16: veramente sotto forma de queste cason no remagnerè ni dela citade ensirè e no passerè le confine ordenade per cason de sto 'ficio.

[6] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 447.16: Oh quanti uomini recò ad morte l'andare e llo redire [e] lo facile discurrimento ch'essi fa a luoghi vulgari! Oh come dovrebbe essere grato alle fenmine di stare a' termini delle loro case e observare le confine della loro onestade!

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 268.20: 82. Lo fondo suo ec. Discrive il letto del fiume, e li conlaterali confini per colore di Flegetonta; dice, ch'era fatto pietra per la natura de l'acqua, che vi corre.

[8] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 13, comp. 42.38, pag. 120: Poscia che tanto furono cresciuti, Piramo e Thisbe, che l'amor iugale per lor poteva aguale esser compiuto e demenato a fine, gli lor parenti callidi et astuti perché 'l so amor non ritornasse a male, la compagnia legale disgiunsero e serrâr tra lor confine.

1.7 [Con idea di lontananza o di termine di un'estensione rispetto a un esterno (anche fig.)].

[1] ? Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 15.5: Ma noi gli ammaestramenti de' cavalieri del popolo di Roma doviamo andare caendo, il quale popolo, di poca terra ch'avea, la sua signoria distese in tutte le regioni che sono sotto il sole, e per tutti i confini delle parti del mondo. || Ma cfr. Veg., Mil., 1, 8: «ex parvissimis finibus imperium suum paene solis regionibus et mundi ipsius fine distendit».

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 282.16: Eufrates già andava più mollemente coll'onde, e i Morini uomini nei confini della terra, e Reno con due corna... || Cfr. Aen., VIII, 727: «extremique hominum Morini Rhenusque bicornis».

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 25, pag. 138.10: «Qui sono posti gli Acarnani, li quali, contro alla forza e alla ingiuria degli Etoli combattendo, morirono». Per queste cose incitati gli animi, negli estremi loro confini contro al nemico puosero il campo loro.

1.7.1 Alle confine: in disparte. || (Innocenti).

[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 725, pag. 59: Petro, desepolo de Cristo, questo vedendo, era tristo et era molto doloroso et stava forte pensoso; sempre era presso a le confine per vedere quale fosse el fine.

1.7.2 [In accezione temporale:] momento ultimo, fine. Ultimo, naturale confine (della vita).

[1] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 22, pag. 40.3: Ancora, chi ha questa provedenza, guarda non solamente el fine ma el principio d'ogni cosa; però che piccolo principio lascia grande confine.

[2] Petrarca, T.Ae. (Vat.Lat. 3196), 1374, 87, pag. 275: O felici quelle anime che 'n via Sono, o seranno, di venire al fine Di ch'io ragiono, quandunque e' si sia. E tra l'altre leggiadre e pellegrine Beatissima lei, che morte occise Assai di qua dal natural confine.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 172.6, pag. 178: Corre la nostra vita e mai non cessa infin che giugne a l'ultimo confine; chi più combatte contro a tal ruine più tosto è vinto e più s'appressa a morte.

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388-89] 1.215: poi disse: "Figlio, io son su le confine del detto mio, però meco t'acosta con la mente disposta, e con memoria tuo ingegno sotiglia, se vòi sentire un'alta maraviglia qual si contene in la divisa magna...

2 Plur. Pena consistente nell'allontanamento forzato di un condannato dalla propria patria, talvolta con l'obbligo di dimorare per un determinato periodo di tempo in uno specifico luogo. Avere, dare, osservare, rompere i confini.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 148.11: messer Bindo, messer Torrigiano e Ubaldino di Cerchi fuoro condannati per questa opera e pagaro al Comune di Firenze XIJ.M CC libre; e dati loro i confini. Sinibaldo fratello di messer Corso e Simone suo filgluolo fuorono condanati in libre MM e mandati a' confini.

[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 51.35: In quel tempo Guido Conte da Monte Feltro a posta ed ad prego di certi Ghibellini si partì da Piemonte, et ruppe i confini vegnendo in Pisa, et li Pisani lo ricevettero con grande onore...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 346, vol. 2, pag. 379.19: et per le predette cose inchierere, possa la podestà, procedere et confinidare et ordinare a suo arbitrio...

[4] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 134.8: e a quelli che sostenessono lo incarico de' confini, fusse dato dal Comune, per ristoro del suo esilio, alcuni danari il dì, ma meno al non cavaliere che al cavaliere.

[5] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 5, pag. 88.5: Et di ciò diano buoni et ydonei pagatori di observare le suprascripte terrafine, secondo la qualità del facto. Et se lo dicto Capitano overo Rectore non fusseno di ciò in concordia delle decte confinedari, vasti la voce d'uno delli Rectori et del Judice alle predicte cose fare.

[6] Doc. aret., 1337, 770, pag. 653.1: E se decti confinati non obedissero a li confini loro dati sieno avuti per ribelli del Comune d' Areço, e le loro confini sieno X millia fore del contado d' Areço..

[7] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 288.16: In questo tempo del detto mese lo conte Guido da Montefeltro partito di Piemonte e rotti li confini che avea colla chiesa di Roma venne in Pisa...

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 30, pag. 597.19: Et alora fia facto sì come per esso Rectore, thesorero, judice et advocato del fisco, fermandolo cum juramento che quello ch'igli ordenarano de credere de procedere e de fir facto per lo migliore e più utile stato de la provincia on de la terra sopra quello facto sia stato ordenato, e de questo dare confine o no e d'imponere la pena a quelli chi non oservasseno le confine similmente s'oservi...

[9] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 149.31: Et debbano dare sopra ciò buona pagheria d'ubidire le chonfine là dove fussi facto per don Ghualtieri, et di sichurare se non lle paghassino debbano stare in charciere senpre.

[10] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 87, pag. 201.19: Dino, rimaso furioso, la sera medesima va nell'audienza, raguna i compagni, e mette il partito che era proposto, di mandare uno bullettino allo esecutore, e che 'l maestro Dino abbia i confini.

- Fig.

[11] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 23, pag. 111.20: Come è detto, la somma Provedentia, cioè Dio padre, signiore del cielo e de la terra, à messi giustitieri nello 'nferno, e quali punischono ell'anime de' pecchatori secondo che ne' corpi loro ànno commesso, e così à dato loro confini, de' quali confini essi spiriti partire non si possono.

- Fras. A modo di confini: con l'esilio.

[12] Novellino, XIII u.v. (fior.), 79, pag. 309.1: Or avenne che 'l signore fu di ciò molto ripreso, sì ch'elli propuose di dare commiato a questo suo giullare a modo di confini.

[13] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 83, vol. 3, pag. 174.16: per la qual cosa più discordie ebbono col conte loro signore, perché tenea col re di Francia, e cacciarlo di Fiandra alcuna volta alla cortese a modo di confini, e poi rimandavano per lui, come popolo ch'era in bacillare e in non fermo stato.

2.1 La condizione determinata da tale pena e estens. il luogo in cui essa si sconta. Anche sing. Andare, essere, mandare, porre, stare a confine, a(i) confini a confine.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 16, pag. 315.11: E tra loro ordinato il die, e postovi iudici alle dette cose fare, per fellonia dannato Metello, a confini con dolore di tutto il popolo di Roma n'andò.

[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 242.15: Diedi ad A(r)righuccio di Va(n)ni Stancholli i(n) sua mano, dì s(oprascric)to, qua(n)do andoe a co(n)fine a Prato, x fiorini d'oro (e) lb. ij p.

[3] Lett. lucch., 1301 (2), 3, pag. 117.28: P(er) che vo facciamo assapere che Gieri Chasstrachane è morto, (e) di sua malatia morio i(n)n Anchona, là u elli era a cho(n)fine p(er) lo Chomune, (e) lo pianto d'è fato a Luc(cha) dì XV d'otobre: Dio li abia l'anima.

[4] Doc. prat., 1305, pag. 459.6: e che quello s(er) Nuto p(er) li tempi passati no[n] è istato a co(n)fini, cioè del mese di febraio passato e d'altri mesi assai; e p(er)oa, accioe ch'elli istia a cco(n)fini ed elli e lli altri, sia punito e co(n)dannato secondo li ordinam(en)ti del comune di Prato il detto s(er) Nuto.

[5] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 47.23: Et in quest'anno Guido da Monte Feltro Conte s'accordò co la Chiesa di Roma, et fu per lo Legato mandato a' confini in Piemonte, et diede per istadichi due suoi figliuoli.

[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 308, vol. 1, pag. 229.29: Et che cotale adimandatore, contra alcuno officiale, nel tempo del sindacato, secondo la forma de lo statuto, non possa essere posto o vero mandato a confini...

[7] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 225.21: A poche dì puoie, per quisto remore fuoro mandate a confine meser Venciolo de meser Venciolo e meser Oddo degl' Onde e meser Baglone de meser Gualferduccio e molte altre de persone de gra[n]deza e de popolo.

[8] Doc. aret., 1337, 769, pag. 649.15: Domandasi per bene e per pace del Comune d'Areço e de tutta la provincia che messere Buoso vescovo d'Areço e tutti li altri de la casa de li Ubertini e Paççi e Conti da Montedollio, [[...]] non possano habitare nè venire in la cità d'Areço e sieno mandati a confine fore del contado per IIII anni...

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 3, pag. 11.10: altri se lamentan de quei chi son deschazai de la soa citae o mandai lonçe a star in confine in strannie terre...

[10] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 63, par. 4, vol. 2, pag. 105.6: E ke 'nfinatantoké l'omicidaio devesse stare a confine overo relegato, se se retornerà overo starà overo trovato sirà stare overo essere en la cità overo en lo contado de Peroscia, per ciascuno dì en lo quale trovato sirà contrafare sia punito en pena de doiecento libre de denare.

[11] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 115, pag. 232.23: Questo sì fatto amore di Pilades e d'Oreste in quelle parti per lunghi tempi memorabilmente durò in tanto, che Ovidio, quando in quella contrada fu posto a confino per Ottaviano Augusto, questa istoria udì recitare a uno vecchio...

[12] Doc. orviet., 1351, pag. 65.43: VII. Anco che X ghibellini i quali sonno di fuore d'Orvieto deghano stare p(er) quel t(em)po (e) i(n) quegli luochi a co(n)fine che piacerà ai priori di Peroscia, e la rendita dei loro bieni aiano. VIII.

[13] Lett. volt., 1348-53, pag. 176.20: E non obstante che fusse in tanta gravecça dela persona in Casale, gli ançiani di Pisa gli feceno mandare comandando ch'egli dovesse andare a certi confini a llui per ogni ragione molto impossibili...

[14] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 108.30: a Siena predetta si deliberò per pace e unione, che tutti e' chonfinati tornasero da chonfino e fuseno ribanditi senza paghare alcuno danaio...

[15] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 165, S. Clemente, vol. 3, pag. 1480.7: Allora il prefetto disse a san Clemente con lagrime: "Il Domenedio tuo, che tu puramente adori, ti sia in aiuto!" E apparecchiogli la nave e ciò che li facea mestiere, molti cherici e molti laidici gli tennero dietro a confine. || Cfr. Legenda aurea, CLXVI, 216: «Multi autem clerici et laici eum in exilium sunt secuti».

- Fig. (o in contesto fig.).

[16] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 6, par. 12, pag. 59.25: Seneca ivi medesimo. Non troverai sbandimento o confini in luogo, dove alcuno non abiti per sua volontà.

[17] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 59.12, pag. 100: Santa Maria, di Dio tempio sacrato, òra per noi, mortali e peregrini, che in questa valle piagnemo el peccato dei primi nostri miseri taupini che 'l precepto divin prevaricaro, di che noi siamo a sí gravi confini...

[18] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 55.13: Or sappi che queste, che tu vedi, sono vere anime, e sono a questi confini per difetti di loro voti.

[u.r. 04.02.2022]