0.1 enpingue, impinga, impinghua, impingua, impinguati, impinguato, impinguava, impingue, impinguerà , inpingue; a: impinguata.
0.2 Lat. eccl. impinguare (DELI 2 s.v. impinguare).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 2.1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Cicerchia, Passione, 1364 (sen.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
In testi sett.:Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.
N Gli ess. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.
0.7 1 Far diventare grasso (anche pron.). 1.1 Pron. Intridersi. 1.2 Arricchire d'acqua (fig.). 2 Fig. Crescere, aumentare. 2.1 Fig. Rendere Rendere ricco, prospero (anche pron.) 3 Pron. Provare piacere, soddisfazione.
0.8 Maria Fortunato 23.08.2013.
1 Far diventare grasso (anche pron.).
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 17.1823, pag. 238: Non puo' con gli altri vizii far contesa / Chi la sua ghiotta gola non raffrena, / Ché con la gola la lussuria è accesa [[...]] / Debilita lo spirito e la lingua / E toglie l'intelletto dello Bene / E subito soffòca, tanto impingua...
[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 44.169, pag. 308: Et cotesti serràe tutti gli segni: / caçiar dimoni et parlar nove lingue, / adoprando il meo nome et mei contegni; / gli serpi a morder questi no(n) se inpingue, / et beveranno il venen sença noglia, / et a gl'infirmi il mal con man gli estingue.
[3] Contemptu mundi (III), XIV sm. (tosc.), cap. 2, pag. 197.26: L' uomo vivo ha ingenerato e' pidocchi e' bachi; morto genererà vérmini e mosche; lui vivo ha imp[ingu]ato l' uomo solo; morto imp[ingu]erà più vermini.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 481.21: un'acqua minuta e cheta che tutta s'impinguava nella terra...
[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae III.57, pag. 260: Tuchidide vid' io, che ben distingue / I tempi e' luoghi e l' opere leggiadre / E di che sangue qual campo s' impingue.
1.2 Arricchire d'acqua (fig.).
[1] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 11, pag. 77.8: E di quine, quazi non avedendotene, sarai tirata in su la perfetta contemplassione, dove l'affaticata anima fi' recreata, l'affamata pasciuta, l'arida fi' impinguata...
[1] Poes. an. perug., c. 1350, 220, pag. 21: So' bei colore lor dicte distingue, / senpre arengando per metaforisma / così nelglie diote 'l male enpingue.
2.1 Fig. Rendere ricco, prospero (anche pron.).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 10.96, vol. 3, pag. 165: Io fui de li agni de la santa greggia / che Domenico mena per cammino / u' ben s'impingua se non si vaneggia.
[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 10, 91-102, pag. 242, col. 1.8: çoè io fui fra' predicatore dell'ordene de san Domenego; nel quale ordene, se 'l non s'antende a vanità, ben s'impinga, çoè ben s'ingrassa.
[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 10, 91-102, pag. 322.19: U'; cioè nel qual cammino, ben s'impingua; cioè ben s'ingrassa, cioè ne le virtù, se non si vanegia...
[4] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [JacBol] madr. 18.4, pag. 44: Per ben fare e per ben dire s'impingua / ed è la mente de colui felice, / chi a rason sa tacer...
3 Pron. Provare piacere, soddisfazione.
[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 157.7, pag. 348: Di farli e dirli ingiuria ognun s'impingua: / Iesù sta come non avesse lingua.
[u.r. 28.03.2014]