IMPUDENTE agg.

0.1 impudente, impudenti.

0.2 Lat. impudens (DELI 2 s.v. impudente).

0.3 Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che non sente vergogna; degno di riprovazione.

0.8 Leonardo Francalanci 11.11.2013.

1 Che non sente vergogna; degno di riprovazione.

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 4, pag. 377.13: Vedraine alquante vedove, ma in verità non ebbono mai marito, che ricoprono la loro lorda, e infelice coscienza con vestimenti religiosi, e onesti; le quali sono sì sfrontate, e impudenti, che in fin che 'l ventre grosso, e lo vagire, e 'l piangere del loro misero parto non le reca in aperto, vanno baldanzose, e a capo levato come fossero innocenti.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 22, pag. 131.28: E tutti con espettazione eretti quello che egli dovesse addomandare, la infermità degli occhi scusò, dicendo: «Impudente imperadore e governatore essere colui, a cui cogli occhi altrui ogni cosa convenga fare...