IMPURO agg.

0.1 impura, impurissima, impuro.

0.2 Lat. impurus (DELI 2 s.v. impuro).

0.3 Arrigo di Castiglia, a. 1267/68 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Arrigo di Castiglia, 1267/68 (tosc.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Non puro, contaminato da vizi o difetti (morali o spirituali).

0.8 Pietro Bocchia 11.11.2013.

1 Non puro, contaminato da vizi o difetti (morali o spirituali).

[1] Arrigo di Castiglia, 1267/68 (tosc.), 19, pag. 208: Sia rimembranza de la pena oscura / la laida morte di piano nascoso, / la fallanza che fè la slealtà impura / e crudele a guisa d'amaroso.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 16, pag. 83.25: Ne l'altra parte il peccato fa ne l'anima che lla fa tenebrosa, oscura, laida, impura e maculate.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 41, pag. 214.26: e diremo de la mundizia de la carne, e mosterremo come non è mundizia vera, ma falsa; e questo potremo vedere per quattro ragioni: ratione vanitatis, ratione impuritatis, propter occupationem, propter imitationem. Prima in ciò ch'è vana, e non è da nulla; apresso ché questa purità fa lordura, ché nne diventa l'anima impure.

[4] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 12, pag. 430.12: Che, siccome disse quello impurissimo, e pessimo Manicheo, lo diavolo è fattore, e creatore delli loro corpi, e di tutte le cose visibili.

[5] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 8.15: Poi venne ch' egli cominciò avere il male maestro, e spesso cadeva di questo male; onde questa donna Candidan cominciossi molto a contristare, imperò che vedeva costui impuro uomo et avere el male maestro.

[6] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 94, col. 1.39: E se ancora per maggiore illuminazione da Dio donata, il mescuglio fantastico si parta dallo intelletto, sempre quantunque sia illuminato dal Cielo, ancora comprende Iddio con modo finito e limitato, il quale è nondimeno senza misura e infinito. E perciò ogni pensiero intellettuale è impuro e immondo.