STORMO s.m.

0.1 esturmo, istormo, stolmo, storme, stormi, stormo, sturmo, sturmu.

0.2 Longob. *sturm (Nocentini s.v. stórmo).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Anche s.f. (storme plur.).

La forma storme di Destr. de Troya, XIV (napol.) (cfr. qui 3 [3]) risente prob. dell'influenza formale e semantica del sinonimo torma att. nello stesso testo in contesti affini. Non è escluso, tuttavia, che possa trattarsi di un plur. collettivo associato al sing. masch. sturmo.

Locuz. e fras. andare allo stormo 1; cominciare lo stormo 1; dare stormo 1; entrare nello stormo 1; fare stormo 1; mettersi allo stormo 1; mettersi nello stormo 1; suonare a stormo 3.1; uscire dallo stormo 1; uscire dello stormo 1; uscire fuori dello stormo 1; venire allo stormo 1.

0.6 N Att. già in doc. latini di Genova (dal 1161, cfr. Aprosio I,2, p. 371) e Pistoia (cfr. GDT p. 645 sg.) col valore di 'scontro armato, tumulto', cfr. anche sonare ad sturmum a Sarzana nel 1212 (Aprosio, ib.).

0.7 1 Scontro armato, tumulto, zuffa. 2 Lo stesso che torneo. 3 Moltitudine di soldati, esercito; schiera. 3.1 Estens. Massa di individui, folla. 4 Suono intenso, per lo più associato alla dinamica di uno scontro armato. 4.1 Fras. Suonare a stormo (le campane): dare il segnale dell'allerta e chiamare a raccolta (in vista di uno scontro incipiente).

0.8 Mariafrancesca Giuliani 11.11.2013.

1 Scontro armato, tumulto, zuffa.

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 46.21: Et Troylus forte commatteo e ferito e occise assai de li Greci e tramazaoli lo cavallo ne lo stormo...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 587, pag. 121: Con quii martei pesanti assai ge stan de torno, / Ke squataran li miseri d'incerc in grand contorno, / E fan tan marteladha, bastass ke foss un stolmo...

[3] Pallamidesse Bellindote (ed. Contini), a. 1280 (fior.), [2].2, pag. 474: Poi il nome c'hai ti fa il corag[g]io altero, / pur è mester - c'aspetti stormo mag[g]io...

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 199.26: e trovalise stormi e batallie mirabilemente in ogne diverso atto, e trovalise fatta lussuria in ogne diverso atto...

[5] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 246.21: et fue lo stormo alla Fratta, et fue in dello tempo di Albertino Soffreducci.

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 294, pag. 318.25: Molto era allora lo stormo comunale, quando lo re Menon giostrò a lo re Menelaus e l'abatté nel viso ferito.

[7] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 1-12, pag. 530, col. 2.8: e comenciare stormo ... 'Stormo' si è quando alcuna gente si è ad asedio d'alcuno castello o ver fortezza...

- Andare, venire allo stormo / entrare nello stormo / cominciare lo stormo / mettersi allo, nello stormo.

[8] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 38.30: Compito lo termine Palamides començao lo stormo co li troiani incontra de li greci venne Deifobus bene armato co li troiani.

[9] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 78.20: e razzi la terra col piede e levi la polvere e soffi per le nari e faccia tutta romire la piazza, sicché paia che coninci lo stormo e sia nella battaglia.

[10] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 10, pag. 211.16: La gente di Pompeo stava serrata e forte: la gente di Cesare non tenne ordine ad entrare de lo stormo

[11] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 13, pag. 214.20: Molti ve n'ebbe che si combattero valentemente, che molto erano stati in riposo e non si tramettevano di battaglia: ora si missero ne lo stormo.

[12] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 145, pag. 203.30: e perché potessero l'altra mattina andare a lo stormo tutti freschi e riposati.

[13] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 294, pag. 318.9: Allora venne a lo stormo una molto gran gente de Greci...

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.2, vol. 1, pag. 363: Io vidi già cavalier muover campo, / e cominciare stormo e far lor mostra, / e talvolta partir per loro scampo...

[15] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 96.16: e li Romani non avendo ardire d' entrare nello stormo, uno giovane di smisurata grandeza apparve, et incominciolli a confortare che pigliassero cuore e forza.

[16] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 14.8, pag. 58: a Dogliamante comandò, che l' una / de le suo quatro schiere governava, / ch'a lo stormo si metta, e ciò la grava.

- Uscire (fuori) dello stormo, dallo stormo.

[17] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 34, pag. 249.28: e caddeli l'elmo di testa, sì che elli uscì fuore dello stormo. Allora Leonello di Spagna lo ferì d'un sasso di piombo sopra lo ciuffetto.

[18] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 19, vol. 1, pag. 151.7: Ebuzio uscì fuori dello stormo, però ch'egli non potea la lancia sostenere per la ferita ch'egli avea nel braccio.

[19] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), II, st. 38.8, pag. 131: ed in quel punto nel suo cuore pensava: / «Sed e' ci torna, io gli darò di piglio». / E dice a l'altre: - Deh! gu[a]tate donde / dello stormo esce e dove si nasconde.

[20] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 81.20: Questo era che lli feruti essivano dallo stormo e posavanose a pede delli arbori per accogliere lena...

- Locuz. verb. Dare, fare stormo.

[21] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.269, pag. 760: e de l' onor ch' eli se dàm / pens' e' ê lor cor esser pû van, (ed.: pens' ê) / chi se dàn, senza far stormo, / aver venzuo faczo colmo.

[22] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 57.18, pag. 342: Ni elo creo esse movuo / de sì lonzi per dar stormo, / se no per venir in colmo / d'onor chi g' è inprometuo...

[23] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 61.11: e no ghe pariva ch'i tegnessan moho de voler conbater né dar lo stormo per haver la terra...

2 Lo stesso che torneo.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 12, pag. 404.12: Altri sono a cavallo, e al modo degli stormi di Francia festeggiano con mazze e spade...

3 Moltitudine di soldati, esercito.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 473, pag. 490.7: Suoi huomini l'ànno più fiate tratto de la pressa, ma lo stormo de' Greci era sì grande, che nol potevano nulla fiata fare rimontare.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 20, pag. 190.36: E se in quello punto lo re Agamenone non avesse soccurto alli grieci con grande sturmo e multetudune de gente ben montata a ccavallo, senza fallo li Grieci forriano stati sconficti...

- Femm. Schiera armata.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 73.15: E facto questo, lo re Polluce, descorrendo per le storme de la gente armata, scontraose con uno de la parte Troyana...

3.1 Estens. Massa di individui, folla.

[1] f Cavalca, Vite SS. Padri, a. 1342: Fu sì grande lo stormo della gente ch'era d'intorno che non pareva che persona si potesse muovere per la grande ammirazione del miracolo. || GDLI s.v. stormo.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 211.7: Ma di questo nacque la boce per lo contado e scorse per tutto, che sse n'andavano per la Valdimarina; e di stormo in stormo si mossono i contadini sanza ordine o comandamento del Comune...

[3] F Felice da Massa Marittima, Fanciullezza di Gesù, a. 1386 (sen.), 385: e io per negligenza sempre dormo, de la pigrizia seguito lo stormo. || Varanini, Cantari, p. 289.

- [Rif. a raggruppamenti compatti di animali].

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 23.160, pag. 31: et in un cervo solitario et vago / di selva in selva ratto mi trasformo: / et anchor de' miei can' fuggo lo stormo.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 142.2: e ll'ayro parea plino de verghe per le innumerabele sagette che erano gittate, le quale gevano e venevano a muodo de aucielli quando vayno per l'ayro ad esturmo.

4 Suono intenso, per lo più associato alla dinamica di uno scontro armato.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 287.7: E i compagni allora gridano, e con orribile stormo il seguono... || Cfr. Aen., l. 9, v. 54: «Clamore excipiunt socii fremituque sequuntur horrisono».

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 191.1: Quanno li baroni sentiero tale novella una collo stormo della campana, deventaro sì ielati che non potevano favellare...

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 247.21: Li baroni staievano alla guattata, a que reiessiva. Lo stormo dello triomfo era granne. Moite banniere. Mai non [fu] tanta pompa.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 163.17: rompevanose le lanze, e l' armature se sguarnivano e per li duri cuolpi erano perforate. Lo sturmo delle vuce era grandissimo indell'ayro e per tutta l' oste...

4.1 Fras. Suonare a stormo (le campane): dare il segnale dell'allerta e chiamare a raccolta (in vista di uno scontro incipiente).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 17, vol. 2, pag. 241.6: Anco, statuimo et ordiniamo che neuna persona debia sonare o vero fare sonare alcuna campana a romore o vero ad arme o vero a stormo o vero a parlamento, senza licentia de la podestà et de' Nove...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 5.3868, pag. 353: La gente suona a stormo le campane?» / Ché il suono rompe l'aria e toglie peste.

[3] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 396, pag. 38: Io, che di sapere il ver non dormo, / mi disse un de la contrada, enformo / che vi sonavan le canpane a stormo / e a martello.

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 139.9: et cussì tucti si apparicharu a la baptagla. [[...]] Et eccu ka sona la trumba et lu strumentu a sturmu.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 22, vol. 2, pag. 546.25: Il popolo di Roma, sonando la campana di Campidoglio a stormo, la notte furono a l'arme, e vennero assalire il detto prenze e legato e loro gente

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 3, pag. 14.25: se armao e fece sonare la campana a stormo.

[u.r. 27.02.2019]