LIGIRE (1) s.m.

0.1 legere, legire, ligire, lisgire.

0.2 Fr. loisir (Cella, I gallicismi, p. 463).

0.3 Lett. sen., 1262: 1.

0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1262; Lett. lucch., 1296; Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.); Lett. pist., 1331.

0.5 Locuz. e fras. avere ligire 1; essere di ligire 1.1; per ligire 1.2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 La disponibilità, l'occasione e il tempo per fare qsa. Avere ligire. 1.1 Locuz. verb. Essere di ligire. 1.2 Locuz. avv. Per ligire: con comodo. 2 La possibilità che scaturisce dalla legittimità riconosciuta da norme e consuetudini.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 11.11.2013.

1 La disponibilità, l'occasione e il tempo per fare qsa. Avere ligire.

[1] Lett. sen., 1262, pag. 284.17: (e) quando avaremo lisgire di richordarlo al deto abate, lo faremo sì chome ne parà q(ue) sia da fare.

[2] Lett. lucch., 1296, pag. 28.19: e) sapemo bene che al fare della ragione vo cho(n)vene avere leg[e]re (e) ispasio di xv die lo meno...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 179, pag. 153.16: egli non trovava niuno sì ardito cavaliere, se venise incontro a lui, ched e' molto volentieri no voti la piazza se ne puote avere ligire.

1.1 Locuz. verb. Essere di ligire. || Modellata sul fr. être de loisir, cfr. Cella, I gallicismi, p. 463.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 76, pag. 81.18: e più volontieri t'ascolterò domane, ché io fia di più grande ligire che io no sono istato ogi.

[2] Lett. pist., 1331, pag. 255.2: A Borgies non à denaio, secondo che m'ànno scripto, per queste aversitadi. No' sono anchora stato di ligire [[Ed.: di lì gire]] d'andar lì a vedere: credo v'andrò ora.

1.2 Locuz. avv. Per ligire: con comodo. || Modellata sul fr. par loisir, già proprio del Roman de la Rose, cfr. Cella, I gallicismi, p. 463.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 155.2, pag. 312: «Or ti dirò, figl[i]uola mia cortese, / Po' che parlar possiamo per ligire / E più arditamente...

2 La possibilità che scaturisce dalla legittimità riconosciuta da norme e consuetudini.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 24, par. 15, pag. 402.5: Ché di questa a llui dovuta piena possanza, a ccolui se ne segue legire qualunque; per lo quale tutte l'umane ordinanze e lleggi, così per lo consilglo gienerale ordinate, secondo suo voto à ssospenduto e rappella...