PROFESSA s.f.

0.1 professa, professe.

0.2 Lat. crist. professa.

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Religiosa che, al termine del periodo di noviziato, ha pronunciato i voti.

0.8 Zeno Verlato 11.11.2013.

1 Religiosa che, al termine del periodo di noviziato, ha pronunciato i voti.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 102.13, pag. 206: Ella si fa pinzochera e badessa / E monaca e rinchiusa e serviziale, / E fassi sopriora e prioressa. / [[...]] / Altr'or si fa noviz[z]a, altr'or professa; / Ma, che che faccia, non pensa c[h]'a male».

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 5. par. 11, pag. 276.1: Parla [[scil. Rasis]] alla badessa, e contale quatromila petruzze, e feciele vedere ch' erano fiorini d' oro [[...]] e disse, che volea che stessono in diposito lą dentro serrati tanto che lle fanciulle fossono professe...

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 74.32: quello Serafin, che pił sente dell'amore divino, e quello Moisč datore della riceuta legge [[...]] sentono maggiore dolcezza [[...]] e per conseguente giustamente sono pił capaci di gloria, che quelle professe nelli monisterii, e tratte al mondo non acquistarono...

[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 99, par. 3, vol. 2, pag. 152.13: Ma quillo el quale glie luoke religiose entrerą per cagione de conoscere alcuna monaca overo professa, e essa carnalmente conoscierą, sia punito en cinquecento libre de denare.

[5] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2 cap. 23, pag. 146.15: In te [[scil. Dio]] abbia ogna cosa, lo quale amare desideri sopra tutti; quello che professa conservi per solo piacere a te, che vedi e ricerchi le 'nteriuole del petto dentro.