PROFESSIONE s.f.

0.1 profession, professione, professioni, professiuni, profexione, prufessiuni.

0.2 Lat. professio (DELI 2 s.v. professo).

0.3 Stat. sen., 1295: 2.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1295; Dante, Commedia, a. 1321; Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344.

0.5 Locuz. e fras. professione di religione 2.

0.7 1 Dichiarazione o manifestazione pubblica di una credenza, di un principio, di un'intento, gener. tale da impegnare moralmente a una condotta coerente. L'impegno morale assunto. 1.1 Attività cui una persona principalmente si dedica, e nella quale esplica le sue competenze e abilità (rif. partic. ad attività di tipo intellettuale); la competenza teorica e pratica acquisita in un'attività. 2 [Relig.] Atto formale solenne con cui una persona, gener. al termine di un periodo di noviziato, si impegna a osservare le regole di un ordine o di una comunità religiosa pronunciando i voti. 2.1 Condotta di vita conforme e conseguente alle regole religiose e ai voti pronunciati. 2.2 Impegno solenne, personale, liberamente assunto di fronte a Dio, a compiere un atto di devozione, di carità, di rinuncia, voto.

0.8 Zeno Verlato 11.11.2013.

1 Dichiarazione o manifestazione pubblica di una credenza, di un principio, di un'intento, gener. tale da impegnare moralmente a una condotta coerente. L'impegno morale assunto.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 1, cap. 3, par. 10, pag. 39.16: Priegoti che tu ti pensi d' esser monaco e non medico, e che non sarai giudicato della tua compressione, ma della tua professione e opera.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.51, vol. 3, pag. 397: così m'armava io d'ogne ragione / [[...]], per esser presto / a tal querente e a tal professione.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 46-57, pag. 536, col. 1.5: E a tal professione, çoè a recevere convento...

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 56v.6: però che sono christiano, religioso e apostolo in professione e vivo reprehensibilmente el mio creatore offendendo.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 415.3: [[Stazio]] per paura di Domiziano e de' persecutori de' Cristiani infinse la sua professione cristiana...

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 50, vol. 2, pag. 129.9: E clericato è nome comune di tutti, onde non è Ordine, ma è una certa professione di vita, per la quale l' uomo si dà, e ordina al divino ministerio.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 28, pag. 7.3: E qual cosa è più misera che credere al patricida dell'umanità e pietà, al libidinoso della castità, all' invidioso della scritta o all' eretico della fede catolica? Rade volte avviene che alcuno contro alla sua professione favelli.

[8] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 36, pag. 166.22: i frati ch'affogavano nel fiume sono quelli che non seguitano la evangelica professione e specialmente quanto all'altissima povertà...

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 6, Natività G. Cristo, vol. 1, pag. 82.15: Ed era detta professione in ciò che [[...]] catuno uomo [[...]] con la sua bocca confessava sé sottoposto a lo imperio di Roma.

1.1 Attività cui una persona principalmente si dedica, e nella quale esplica le sue competenze e abilità (rif. partic. ad attività di tipo intellettuale); la competenza teorica e pratica acquisita in un'attività.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 648.18: né nell'anima né nel corpo vi dovrebbe essere veruna cosa oziosa, quando puote essere attuosa ed operosa in via di virtù secondo li stati e le professioni e le condizioni delle persone.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 43.2: Parole sono de l'Autore nelle quali conta l'onore che li detti poeti li fecero; e vuole che s'intenda sè essere di loro professione o per studio, o per magistero.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 13, vol. 2, pag. 177.20: Platuni [[...]] cumandau que li fachituri di lu sacratu altari [[...]] andassiru a consilyarsi cu Euclides lu geometru, dandu locu issu Plato a la sciencia et a la prufessiuni sua.

[4] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 346.19: Qui manifesta Virgilio sua condictione sì dall' essere presente, come dall' essere ch' ebbe nel mondo, come dal tempo del suo essere, come etiandio dalla sua profexione...

2 [Relig.] Atto formale solenne con cui una persona, gener. al termine di un periodo di noviziato, si impegna a osservare le regole di un ordine o di una comunità religiosa pronunciando i voti.

[1] Stat. sen., 1295, cap. 11, pag. 13.21: Salvo che non possa essere ricevuto [[...]] niuno che fusse uscito d'alcuna Religione approvata, ne la quale avesse fatta professione...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 48.4: fortemente maladicemo al postutto coloro, e' quali appostatano da la fede cattolica; perseguitiamo con vendette [[...]], secondo che naufraganti da la professione o vero vita... || La lezione vita è per fraintendimento, come si desume dal testo lat. della costituzione federiciana qui cit. (incorporata da diversi statuti italiani): «a professione vel voto naufragantes» (cfr. Historia diplomatica Friderici secundi [...], ed. J.-L.-A. Huilliard-Bréholles, t. 4, parte 1, Parigi, Plon, 1804, pp. 8-9).

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 465.4: frate Guido morìe [[...]]; di che finge, che San Francesco, nel cui ordine elli avea fatta professione, venne per lui...

[4] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 12, pag. 93.13: i maestri si studiavano di comandare a i giovani quello [[...]] che era loro contrario; e innanzi, che gli ricevessono a professione, gli provavano con molte ingiurie, e obbedienze traverse...

[5] Stat. catan., c. 1344, cap. 1, pag. 28.3: Cum zo sia cosa ki la nostra professiuni sia princhipalimenti in obediencia, inperzò sì prigamu ki nullu presumma di diri «no» di alcunu cumandamentu ki li fussi factu per lu abbati...

[6] Stat. lucch., XIV pm., pag. 79.1: lo priore [[...]] lo dimandi se elli vuole essere frate della casa et se potrà sostenere la religione et se potrà observare castità et tenere obedientia et vivere sença proprio ançi che faccia la professione...

[7] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 3, 29, pag. 54.8: Per questo crido e tumulto se rensedà li frari e le done se partì e lo dito noviço fese profession e romase e perseverà in lo servisio de la mare de Dio.

[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 631, pag. 143: Alcuno che esce dell'ordine et rompe la professione, / Giamay bene non abe, et quisti multi sone...

[9] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 41.6: ivi prese l' abito del detto Ordine: nel quale perseverò bene e francamente infino appresso al tempo della professione, cioè presso a l' anno.

[10] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 161, pag. 387.17: Questi [[...]] n' è escito [[scil. dall'ordine religioso]] per desiderio, non osservando l' ordinazioni né i costumi dell' ordine né i tre voti promessi, che egli promisse, nella sua professione, d' osservare.

[11] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 218.4: açòe ch'el non sia tegnuo quilli in fine alora in tuto observare sì como quij è tignuj a i ordenaminti i quali vovisse professione in li ordeni approvai...

- Professione di religione.

[12] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 91.2: ma quando il voto è solenne, o per mano di prete, o per professione di religione, o per sacro ordine [[...]], allora il matrimonio non è nulla...

2.1 Condotta di vita conforme e conseguente alle regole religiose e ai voti pronunciati.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 8, pag. 118.3: Nullo di noi venne a questa professione per sapere indivinare, ma perché obbedendo ai comandamenti di Dio diventi perfetto suo amico.

2.2 Impegno solenne, personale, liberamente assunto di fronte a Dio, a compiere un atto di devozione, di carità, di rinuncia, voto.

[1] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 18, pag. 817.25: l' autore conchiude che 'l suo trattato sia di femmine absolute, non legate per matrimonio né per professione a boto...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 447.10: Piccarda [[...]] drizzò l'animo suo a Dio, e feceli professione della sua virginitade, e però entròe nel monisterio di S. Chiara de l' ordine de' Minori.