PROFETESSA s.f.

0.1 profetessa, profetesse, profetissa, prophetissa.

0.2 Lat. prophetissa.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.).

0.7 1 [Nella tradizione cristiana:] donna che Dio ha scelto come portavoce per manifestare all'umanità la propria volontà, il significato di fatti arcani; partic., donna capace per dono di Dio di predire il futuro. Anche come apposizione dopo un nome proprio. 1.1 [Rif. a personaggi della storia antica, della mitologia o della letteratura profana:] donna che indovina il futuro su ispirazione di un dio; lo stesso che sibilla. 1.2 [Rif. a personaggi della storia antica, della mitologia o della letteratura profana:] donna che indovina il futuro su ispirazione di un dio; lo stesso che sibilla.

0.8 Zeno Verlato 11.11.2013.

1 [Nella tradizione cristiana:] donna che Dio ha scelto come portavoce per manifestare all'umanità la propria volontà, il significato di fatti arcani; partic., donna capace per dono di Dio di predire il futuro. Anche come apposizione dopo un nome proprio.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 72, pag. 354.1: [[Dio]] volle vincere le demonia co la più debile cosa, in tutti i modi debile, che fosse: per femina, non profetessa, debile, povera, umile.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, vol. 2, pag. 310.31: E così poi successivamente Debora profetessa, per la vittoria, che ebbe di Sisara tiranno: e poi Anna [[...]] fecero cantico a Dio...

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 90.17: [[Elisabetta]] eciande' fo fachia profetissa e dè quel nome al figlio che l'angel disse al pare, po' cognossè Criste in lo ventre de Madona...

[4] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 8, pag. 212.12: una donna di tempo la quale aveva nome Anna profetessa, figliuola di Famuel, della schiatta di Asser.

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 773, pag. 306.19: di che era costei [[scil. la beata Caterina]] quasi una profetessa tenuta da quelli della Parte e dagli altri ipocrita e mala femmina.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 62, S. Filippo, vol. 2, pag. 571.14: la Storia Ecclesiastica pare che dica, che fue Filippo apostolo quelli ch'ebbe quattro figliuole profetesse...

1.1 [Rif. a personaggi della storia antica, della mitologia o della letteratura profana:] donna che indovina il futuro su ispirazione di un dio; lo stesso che sibilla.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 31.18: Actenor, Panctus, Ector, Elenus sacerdos e Casandra profetissa diceano ad Priamo ke devesse rendere Elena et altri presori troiani...

[2] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 73.16: in Archadia fo una femina Carmentis prophetissa, molie de Palante.

[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 250.1, pag. 102: D'intaglio v'è Cassandra profetessa, / com' ella profetò tutta la mena...

[4] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. V [Phars., V, 64-140], pag. 79.37: E negata la voce, le profetesse di Cirra non piangono, e usano della ferma ragione del tempio.

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 109.3: la oscura profetessa, non ricordatrice delle sue parole, ciò è la santa Temis, giaceva sanza essere nominata...

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 201.26: Mante, figliuola di Teresia, profetessa, mossa per divino amonimento avea indovinato per lo mezzo delle vie.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 91.16: E poi che [[...]] sarai pervenuto alla cittade di Cuma [[...]], tu vedrai la profetessa repleta di spirito divino...

[8] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 22, pag. 39.13: Sibilla non è nome propio, anzi è nome di dignitade e di ufficio; e non è generale d'ogni femmina profetessa.

[9] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 40, pag. 249.3: A questa Minerva consecravano monache, le quali erano profetesse per arte di demonio; tra le quali fu Casandra del re Priamo, e Dido di Cartagine...

[10] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 152.20: In questa etate se hedificò la cità [di] Samo et fo la Sibilla Eriptia, la quale fo illustrissima et grande profetessa.

[u.r. 12.12.2017]