0.1 profecia, profecìa, profecía, profeçia, profecie, profeçie, profecii, profectia, profesia, profesìa, profesie, profethie, profetia, profetìa, profetie, profetìe, profezia, profezìa, profezía, profezie, profezíe, proffetia, proficìa, profitia, profitía, profitie, profitíe, profizie, prophecia, prophecìa, prophecie, prophetia, prophetie, prophezíe.
0.2 Lat. prophetia (DELI 2 s.v. profeta).
0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.).
In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Lucidario ver., XIV.
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. dono di profezia 1.1.1; falsa profezia 2; grazia di profezia 1.1.1; spirito di profezia 1.1.1.
0.7 1 [Nella Bibbia e nella tradizione cristiana:] messaggio che Dio trasmette all'umanità attraverso un portavoce, per far conoscere una verità arcana, per ammonire circa la propria volontà; partic., rivelazione di un fatto futuro. 1.1 La capacità umana, per dono divino, di conoscere e rivelare fatti arcani, in partic. di predire il futuro. 1.2 [Rif. a ciascuno o al complesso dei libri dell'Antico Testamento in cui sono contenuti i fatti e i detti dei profeti e all'Apocalisse]. 1.3 [Rif. a tradizioni religiose non cristiane, in partic. dell'antichità greco-romana]. 2 Predizione, per lo più svolta in modo enigmatico e oscuro, pretesamente o presuntamente ispirata da Dio o da altra entità sovrannaturale, il cui senso e la cui veridicità sono verificati a posteriori. Motto sentenzioso, per lo più enigmatico o vago, che pare pronosticare un fatto. 2.1 Preannuncio di un fatto, di una situazione, basato sul ragionamento, su intuizioni. 2.2 Frase, discorso con cui è manifestato involontariamente e fortuitamente un fatto di là da compiersi.
0.8 Zeno Verlato 11.11.2013.
1 [Nella Bibbia e nella tradizione cristiana:] messaggio che Dio trasmette all'umanità attraverso un portavoce, per far conoscere una verità arcana, per ammonire circa la propria volontà; partic., rivelazione di un fatto futuro.
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1274, pag. 69: Avanti q'el sëa nasuo / Per tuto 'l mondo è cognosuo, / Mai sì 'l terraf om a bausia / S'el no fosse la profecia / Q'a nui lo mostra veramente, / Qé la devinitad no mente.
[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 26.48, vol. 1, pag. 187: Questo disse Ysaia / in sua vera prophetia: / «Come agnello si tondea,» / et ponias' inn ella croce.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.150, pag. 159: Non te temere, ca en te so compiute / onne profezia che de te è ditta...
[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 44, vol. 1, pag. 120.18: Chè profezie sono in quattro maniere; o in fatto, o in detto, o in visione, o in sogno.
[5] Stat. tod., 1305 (?), pag. 281.3: Ancho per l' ora della conpieta ciaschuno dega dire V p. emperciò che en questa hora fo adampita onne prophetia che della sua [[scil. di Cristo]] morte parlava...
[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 97-105, pag. 624, col. 2.11: Eçechiel pone ch'el vide li ditti animai [[...]] a mostrare che la fe' che quilli amaestravano e meteano in scritti, se trovarave nella freda gente, çoè no nel povolo de Israel, ch'era caldo de profizie e de scriture.
[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 9, pag. 26.12: Fo adimpluta la profecìa de chillu sanctu patri Bonifaciu, chè chistu presti Constanzu fo mortu senza episcupatu...
[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 65.3: Ben doncha fo vraxa la profecia de Iona quando el disse: "Anchor tri dì e Ninive firà suvertia"...
[9] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 11, vol. 1, pag. 42.3: O Ierusalem! [[...]] Certo tu se' ben punita della crudeltà, e le profezie sono in te compiute.
[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 113.1: per revelazione divina gli fu mostrato che tra gli mercatanti là venuti avea uno giovane di cui parlava la profezia sopra Ismael nel XVI capitolo del Genesis...
[11] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 838, pag. 61: Et alora fo adimpleta / la profetia de lo propheta / la quale Yeremia disse.
[12] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 41.68, pag. 222: Lo qual gli disse, com'fu innanzi a lui: / «Benedicta tu in mulïeribus, / et benedictus fructus ventris tui» [[...]], / finendo qui la vera profezia, / ch'al grembo verginal raffermò spene.
[13] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 8, pag. 138.24: Arte magica viene tanto a dire quanto favellare e dire per bocca di Demonio, e profezia per bocca di Dio.
[14] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 87, pag. 154.3: D. Dunca perqué parlò sì scuramente le lor prophecie? M. Non parlò sì scuro che li santi che vene poy, che De' non ge desse gratia de intender-li bene.
[15] Contr. Cristo e diavolo, XIV (ver.), pag. 28.7: e veno Abraam cum la ubediencia, e Iacob cum la paciencia, e Salamon cum la sapiencia, e li prophete cum le prophecie...
[16] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 101.22: E veo tanto a dicere Aito Luoco quanto che aito favellare, ché santo Ianni aitamente parlao in soie profezie.
[17] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 81, pag. 330.16: Egli à la profetia di Chayfas, quando disse: «Elli è di bisogno che uno uomo muoia...
[18] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 8, pag. 30.20: E çò volsse Dio perquè se complisse la profeçia de Osea profeta...
- Segno divino premonitorio.
[19] Taddeo Dini, Sermoni, a. 1359 (fior.), pag. 497.24: Il nome delle persone de santi si è una prophetia della vita loro, non è così de' nomi de peccatori, che molti avranno nome Bonaventura e Buonaiuto e sarà tutto il contrario...
1.1 La capacità umana, per dono divino, di conoscere e rivelare fatti arcani, in partic. di predire il futuro.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 181.23: E Dio rinchiuse e chiuse solo in caritade e profesìa e lleggie; e chi carità enpie, enpie onni iustisia e onni bene.
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 3, pag. 14.17: Dice: «S'io parlerò con lingue d'uomini e d'angeli, s'io avrò ogne scienzia e ogne profetìa [[...]], se non ho carità, nulla è, tutte sono nulla e vane».
[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 74.25: Et baciandosi avicendevilemente et standosi quine, catuno chiamò per nome; lo quale odendo chosì dire, li frati molto si ne meravilliono, non solamente dela sua profetia et di quel che dicea, ma etiandio del' abito.
[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 22, pag. 637.17: Sentendo chostui la vita di san Benedetto e chom'egli avea in sé profezia, per farsi beffe di lui e per vedere se quel che diciea era vero, tolse un suo ischudiere, il quale egli assimigliava, e sì llo fecie vestire di tutto il vestimento reale e sì llo mandò a san Benedetto...
1.1.1 Dono di profezia, spirito di profezia, grazia di profezia.
[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 49, pag. 144.2: David cade in adulterio et in homicidio, et Deo habe misericordia, et non perdeo dono de profecia.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.104, pag. 128: L'ermito [[...]] / conmenzá con devotion / li ogi a cel levar; / e De' gi vosse revelar / de 'sto faito tuta la via, / per spirito de profecia...
[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 29, pag. 39.16: elli fe' demandar Elyseo propheta, el qual per esser plu tosto en devocion et illuminado de don de profecia se fe' sonar algun instrumento, e puo' li profetà ch'eli serave segnori de la bataja.
[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 8, pag. 118.15: Cotale fu l'anima d'Eliseo e di molti altri santi e profeti, li quali, secondoché la Scrittura ci manifesta, ebbero spirito di profezia».
[5] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 2, pag. 3v.5: Onde spirito di prophetia, revelationi, visioni, rapti, iubili e estasi sono gratie: ma non sono virtù.
[6] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 307.13: [[Gioacchino da Fiore]] disse in quelli trattati e scritti [[...]] tanto perfettamente, che puote essere stimato il suo spirito profetico, quasi dotato di grazia di profezia...
[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 11, pag. 53.4: Non solamente in chisti miraculi era famoso sancto Benedicto, ma eciamdeu in spiritu de profecìa, per lla qualj annunciava li cosj futurj [[...]], et eciamdeu sapia et canoschìa lj cosj li qualj si fachìano in remoti lochi...
[8] Bosone da Gubbio, Sp. S. di vera, XIV m. (eugub.), 1, pag. 175: Spirto Santo di vera profezia, / don Pietro mio, non è uom che mo l'abbia...
[9] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 340.2: Iddio dà ad alcuni il dono della profezia e delle lingue.
[10] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 61, pag. 113.21: Alcuna volta mi manifesto (e questa è pure la seconda) dando lo' spirito di profezia, mostrando lo' le cose future.
[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 87.30: Or ète usio de mente como David, lo qua solea avei' spirito de prophecia, contra lo figlo de Ionata, lo quar era innocente, dè se[n]tencia odando la fasa acusa da lo vasalo de lo dito Ionata?
- [Rif. all'ambito pagano].
[12] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 6, pag. 9.17: Enea domandò Eleno (perchè avea spirito di profezia) del suo cammino.
1.2 [Rif. a ciascuno o al complesso dei libri dell'Antico Testamento in cui sono contenuti i fatti e i detti dei profeti e all'Apocalisse].
[1] Poes. an. urbin., XIII, 6.31, pag. 547: O povera Maria, / assai volte trovata / innela prophetia / ke ssirai coronata...
[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 14, pag. 36.1: Questa bellula significa lo bono predicatore, che predica le paraule de li Evangelii e de le pistole e delle profecie e le legge vecchia e la novella...
[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 9, pag. 77.18: in del libbro delle profetie, lo quale è libbro chiamato Apocalipsis.
[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 64.7: questo con Moyses de la leçe antiga e con Helia de la profecia e con Yesu Criste de la leçe nova fa vraxa quarantenna.
[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 2, vol. 1, pag. 15.4: Tucti kisti et multi altri nobili sentencii avimu per tucta la filosofia et per tucta la profecia...
1.3 [Rif. a tradizioni religiose non cristiane, in partic. dell'antichità greco-romana].
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 196.6: Se non che ingannato da uno idolo [[...]] che s' appellava Delfico, e da un altro [[...]] ch' era chiamato Nebulone; [[...]] non ne seppe trarre lo 'ntendimento che poscia venne, abbiendo la parola della loro profezia posta in tale modo, che a due intendimenti si potea trarre.
[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 247.8, pag. 101: fu scritta in Dardanà la profezia / che Troia peria chi la port' abbattesse.
[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 135, pag. 207.21: E la reina si ricordò de la profezia ch'ò detto di sopra: incontanente rendéo la terra, e incontanente tutte le città de li Mangi si rendero a Baian.
[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 451, pag. 470.21: Sì vi dico che ogiumai averanno le profetie che Cassandra la savia dicea.
[5] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), Prologo, pag. 3.16: E così come Merlino avea detto e fatto scrivere per profezia, così era già adivenuto.
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 63.32: issu audiu una vuci qui dicia que issu li aviria tutti sani et salvi se issu li purtassi incontinenti [[...]] a Tarantu , et illocu li recreassi di lu altari [[...]] di Proserpina. Auduta quista prophecia, issu stava tuttu confusu...
[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 8, vol. 2, pag. 381.9: Noi veggiamo dieci sacerdoti della plebe, i quali sono ordinati a fare li sacrificii, e a sporre le profezie di Sibilla e li destinati del popolo di Roma, che fanno li sacrificii d'Apollo...
[8] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 129.22: Quando Enea ebbe dimandata la sibilla di sua aventura, pregolla che sua profezia non scrivesse in foglie, acciò che sua sentenza non fosse impedita dal vento.
[9] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, sommario, pag. 5.33: Come i consoli, fatte le cose sacre, n' andarono nelle loro provincie, e trovata una profezia in certi versi antichi, il senato ordinò certi voti e giuochi.
2 Predizione, per lo più svolta in modo enigmatico e oscuro, pretesamente o presuntamente ispirata da Dio o da altra entità sovrannaturale, il cui senso e la cui veridicità sono verificati a posteriori. Motto sentenzioso, per lo più enigmatico o vago, che pare pronosticare un fatto.
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 43.14, pag. 260: Ma dritto il pel di corno l'onor porta, / tien fermo poi, suo contrari fug[g]endo, / e la divina possa no va corta: / e cui ne duole va il core pungendo, / perché la fiam[m]a al gran foco s'amorta, / a la p[r]edetta profezia giugnendo.
[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 113.8: Della quale presura molti cittadini della terra [[scil. di Costantinopoli]] da ivi a pochi die non poteano credere che cciò fosse vero, sì perké [[...]] si trovava in una profezia ke lla terra dovea esser presa per uno angelo, e non per huomo humano.
[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 237.4: ploxor abitador dela cità non credeva [[...]] per amor dela antigha profecia deli propheti...
[4] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8.69, pag. 730: e meser Lamba Doria fé / capitanio e armirajo, / nobel e de gram corajo / e d' onor como 'lo dé, / segondo quela profectia / che par che De' gi revelà / stagando in Peyra o in Cafà, / chi aora è stâ compia.
[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 28, pag. 177.24: I Ghibellini e Bianchi, che erano rifuggiti in Siena, non si fidavano starvi per una profezia che dicea: «La lupa puttaneggia», ciò è Siena, che è posta per la lupa...
[6] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 26, 1-12, pag. 618, col. 2.15: Poi toca per vendetta la benevolenzia che i à li soi vixini velando tale dicto sotto modi di profecía o ver preditto notificà per insonio...
[7] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 46.31, pag. 690: Ecco, la profezia che ciò sentenza, / or è compiuta, Firenza, e tu 'l sai: / se tu conoscerai / il tuo gran danno, piangi che t' acerba...
[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 35, vol. 1, pag. 322.14: Lo 'mperadore vegnendo in Toscana, non volle entrare nella città di Firenze [[...]] che per suoi aguri, overo detto d'alcuno demonio, overo profezia, trovava ch'egli dovea morire in Firenze...
[9] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 125, pag. 490.25: Lancialotto [[...]] arrivò al petrone Merlino, là dove avea lettere intagliate, le quali diceano così: - Profezia di verità, in luogo d'ignoranza.
[10] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 181.106, pag. 197: Tutte le profezie, che disson sempre / tra 'l sessanta e l'ottanta esser il mondo / pieno di svari e fortunosi giorni, / viddon che si dovea perder le tempre / di ciascun valoroso e gire al fondo.
[11] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 11, terz. 95, vol. 1, pag. 132: O come seppe bene astrologia / que', che chiamato fu Cardinal Bianco, / che ciò, che disse, è stato profezia.
- Falsa profezia.
[12] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 31, pag. 383.9: questi fraticegli [[...]], secondo che dice santo Bernardo, è meglio di tacere che di parlarne, tanto sono miseri e miseraboli, fondati in false profezie, sempre inquieti perché sempre sono in aspetazioni di novitadi.
2.1 Preannuncio di un fatto, di una situazione, basato sul ragionamento, su intuizioni.
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 5, pag. 8.14: Li senatori allora presero guardia, dottando una profezia che Lucio Silla avea detta...
[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 34, pag. 274.10: li homigni de quelo nostro [[...]] comune de Fiorença no àvene unqua cosa chi turbase tanto loro animo quanto fece e fa questa vixenda [[...]]. E per vendegare vue si v'è profesie in avere e in persona a fare et a dire et a metere in overa tuta loro posança...
2.2 Frase, discorso con cui è manifestato involontariamente e fortuitamente un fatto di là da compiersi.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 3, vol. 3, pag. 300.14: E quando ciò fu raportato al re Filippo di Francia suo sovrano, subitamente disse a' suoi baroni che gli erano d'intorno in sua lingua: «Alberges est le pelegrin, mas il i a mavoes ostes», il quale fu un propio motto e di vera sentenzia e profezia, come poco tempo apresso gli avenne.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 19, vol. 3, pag. 349.11: E bene fu profezia e vera sentenzia in questo nostro fortuito caso, e in quelli che seguiranno apresso, per le nostre disimulazioni.
[u.r. 15.04.2019]