TORPERE v.

0.1 torpente, torpenti, torpi, torpo.

0.2 Lat. torpere (DEI s.v. torpere).

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Petrarca, Canzoniere, a. 1374.

0.5 Accento incerto: l'etimo richiederebbe torpère, ma i lessici italiani tendono a mettere a lemma tòrpere (segnalando l'accento piano come forma alternativa): cfr. GDLI, GraDIt e passim.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Essere intirizzito, intorpidirsi. 1.1 Fig. Permanere, attardarsi (con sfumatura neg.).

0.8 Elisa Guadagnini 11.11.2013.

1 Essere intirizzito, intorpidirsi.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 335.11, pag. 418: Ma tropp'era alta al mio peso terrestre, / et poco poi n'uscì in tutto di vista: / di che pensando anchor m'aghiaccio et torpo.

1.1 Fig. Permanere, attardarsi (con sfumatura neg.).

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 6.4039, pag. 363: E dico che impossibil è due corpi / In un sol loco, e loco senza corpo; / Non voglio che nel falso più ti torpi.

[u.r. 08.10.2014]