0.1 pestefero, pestifer, pestifera, pestiferi, pestifero, pestiferre; a: pestefiro.
0.2 Lat. pestifer (Nocentini s.v. peste).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.3.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
0.7 1 Di peste o di altra malattia infettiva, gen. mortale. 1.1 Caratterizzato da un'epidemia (un periodo). 1.2 [Con rif. a una calamità o a un elemento naturale:] che porta rovina e distruzione. 1.3 Fig. [Di un sentimento o di un comportamento:] che provoca effetti nocivi morali o spirituali. 1.4 Fig. [Di una persona:] che conduce alla degenerazione morale o specif. spirituale. 1.5 Fig. Estens. [Di una persona:] che agisce con malvagità e crudeltà.
0.8 Diego Dotto 11.11.2013.
1 Di peste o di altra malattia infettiva, gen. mortale.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 13.2: Di questa pestifera infermità i medici in catuna parte del mondo, per filosofia naturale, o per fisica, o per arte di strologia non ebbono argomento né vera cura.
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 34, pag. 345.21: sì come una coinquinazione pestifera, non solamente gl' Ilergeti e Lacetani, ma il romano campo impazzato fosse.
- Fig.
[3] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 5, pag. 45.31: Siedevi la frebicosa infermità de la mente, essendovi di discordanti voleri angoscia continua, la quale spesso la conduce a morte pestifera e penosa.
1.1 Caratterizzato da un'epidemia (un periodo).
[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 65, pag. 359.25: in questa città avvenne a molti nell'anno pestifero del MCCCXXXX che, essendo soprapresi gli uomini dalla pestilenzia e vicini alla morte, ne furon più e più li quali de' loro amici, chi uno e chi due e chi più ne chiamò...
1.2 [Con rif. a una calamità o a un elemento naturale:] che porta rovina e distruzione.
[1] f Consolazione a Marcia volg., XIV (fior.), XXVI, pag. 101.29: In un altro luogo con ismisurati iati s'aprirà la terra, e percoterà le città co' tremuoti, e manderà fuori il pestifero anelito, e con diluvii coprirà ciò che s'abita, e sommerso il circuito delle terre affogherà ogni animale... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
- Fig.
[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 51, vol. 7, pag. 264.7: [25] Ecco, egli è a te il pestifero monte, dice il Signore, il quale corrompi l' universa terra...
1.3 Fig. [Di un sentimento o di un comportamento:] che provoca effetti nocivi morali o spirituali.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 17, pag. 80.7: Et imperciò, neuna cosa de' avere tanto in odio, nè per sì pestifero, quanto la delettanza...
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 6, 64-76, pag. 189, col. 2.18: E soçunge che la caxone de tale lite si è tre pestiferre vizii, çoè superbia, invidia et avarizia...
[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 49, pag. 420.1: Entrato adunque co' due pronomi il veleno pestifero, del volere ciascuno più che per bisogno non gli era, nelle menti degli uomini...
[4] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1. cap. 15, pag. 103.20: Questa rissa con considerassione che v'è appiattato veleno pestefiro a l'anima...
1.4 Fig. [Di una persona:] che conduce alla degenerazione morale o specif. spirituale.
[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 30, pag. 167.1: Abbiamo trovato questo Paolo, uomo pestifero e sedizioso, il quale per diverse parti e contrade va seminando suoi errori, e predica contro i Giudei, seguitando e lodando la superstiziosa setta delli Nazareni, cioè Cristiani...
[2] f Cavalca, Frutti della lingua, a. 1342: O perchè molti lusinghieri, pestiferi lo facciano loro per compiacere. || Crusca (1) s.v. pestifero; diversamente Bottari, Frutti della lingua, p. 143: «pestilenti».
1.5 Fig. Estens. [Di una persona:] che agisce con malvagità e crudeltà.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 19.76, pag. 309: Filippo pestifer nomare udio / lo quinto apresso e, s'io non sono errato, / superbo fu, malizioso e rio.